Dal 28 marzo, si paga con Bancomat sopra 30 euro. Chiuderanno altre attività?

“Necessario un segnale di attenzione da parte del mondo bancario, presto un incontro con i vertici locali dell’ABI”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2014 18:27
Dal 28 marzo, si paga con Bancomat sopra 30 euro. Chiuderanno altre attività?

Entrerà in vigore dal prossimo 28 marzo, l’obbligo, per gli esercenti (imprese e professionisti), di accettare i pagamenti di importo superiore a 30 euro effettuati tramite carte di debito, per l’acquisto di prodotti e prestazioni di servizi. È quanto stabilito dal decreto 24 gennaio del ministero dello Sviluppo economico, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, sentito il parere della Banca d’Italia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri. Si tratta di un provvedimento atteso, previsto dalla norma che ha introdotto la procedura, ovvero l’articolo 15 del Dl 179/2012, che rinviava, appunto, a uno o più decreti attuativi la determinazione degli eventuali importi minimi, le modalità e i termini da rispettare, in relazione anche alle categorie di contribuenti interessati. Tornando alle regole stabilite dal decreto pubblicato in Gazzetta, il metodo va utilizzato, quindi, per tutti i pagamenti superiori a 30 euro, i cui beneficiari sono imprese o professionisti, abilitati all’accettazione di carte di pagamento anche attraverso canali telematici, per l’acquisto di prodotti o la prestazione di servizi. Il provvedimento, inoltre, prevede una partenza più ravvicinata, e cioè dal prossimo 28 marzo, soltanto per i beneficiari con un fatturato, nell’anno precedente a quello in cui viene effettuato il pagamento, superiore a 200mila euro; gli altri hanno tempo fino al 30 giugno per mettersi al passo con la normativa. In Confesercenti il Presidente Nico Gronchi fa notare che, “anche questa volta, come sempre accade, saranno le imprese a farsi carico, in toto, dell’innovazione tecnologica, assumendosi ulteriori costi ed oneri che, anche nel nostro territorio, risultano essere tutt’altro che trascurabili per le attività economiche e commerciali.” “Chiederemo un incontro, nei prossimi giorni, ai vertici dell’ABI Regionale con l’obbiettivo”, conclude Gronchi “di addivenire quanto prima, con il mondo bancario ad una serie di accordi ed intese destinati ad abbattere e ridimensionare tali costi di gestione”.

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