Ultima emergenza in Toscana costata 410.000 euro solo per Massaciuccoli

Interventi urgenti e funzionamento degli impianti: il Consorzio di Bonifica fa un bilancio della pioggia eccezionale e ricorda che per le emergenze collinari la competenza spetta alla Provincia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2014 15:25
Ultima emergenza in Toscana costata 410.000 euro  solo per Massaciuccoli

Tanti, tantissimi interventi, più o meno impegnativi hanno visto all’opera il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli, dal 17 gennaio scorso per contenere i danni provocati dal maltempo. Dal riempimento e messa in opera dei sacchi di sabbia per rialzare gli argini ed evitare le tracimazioni, alla ripresa di frane e asportazione del materiale crollato. E ancora, installazione di pompe mobili di emergenza per far defluire l’acqua, riparazione del guasto elettrico all’impianto della Bufalina colpito da un fulmine, rimozione delle ostruzioni di materiale trasportato dalla corrente nei canali che impediva il normale deflusso, riparazioni di argini e sponde, questo l’elenco completo di cinquanta interventi di somma urgenza eseguiti, per un totale di 410.000 euro richiesti alla Regione Toscana per le somme urgenze, come previsto dalla normativa. Nel corso dei tre giorni di piena la sala operativa per le emergenze ha risposto con verifiche sul posto a circa ottanta richieste di intervento da parte dei cittadini, richieste che, in questi giorni continuano a pervenire. “Anche nel corso di questa emergenza abbiamo messo in campo tutte le nostre squadre – spiega il Commissario del Consorzio Fortunato Angelini - cercando di seguire al meglio le criticità sull’intero comprensorio, da Montignoso a Vecchiano nelle aree di pianura”. Per le emergenze in collina il Consorzio ricorda che, come disposto dalla recente legge regionale, gli interventi sono passati alla Provincia e pertanto invita i cittadini a rivolgersi direttamente agli uffici di competenza. “A distanza di meno di una settimana dall’ultima pioggia i lavori sono quasi ultimati e il siamo tornati alla normalità – conclude Angelini – ma la piena appena trascorsa ha evidenziato alcune criticità importanti in alcune zone per le quali abbiamo chiesto alla Regione di finanziare lavori urgenti” “Chiediamo con forza che i finanziamenti stanziati dalla Legge di Stabilità per il 2014 a favore delle zone alluvionate, pur essendo assolutamente inadeguati per rispondere alle gravi problematiche esistenti anche sul territorio senese, siano trasferiti al più presto a Regioni ed enti locali”.

E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta per portare all’attenzione del premier la situazione critica che alcune aree del territorio senese, in particolare nella zona di Buonconvento, stanno ancora vivendo dopo gli eccezionali eventi alluvionali dello scorso ottobre e a fronte della scarsità di risorse a disposizione degli enti locali per rispondere alle emergenze. “L’ondata eccezionale di maltempo dello scorso ottobre - continua Bezzini - ha provocato in provincia di Siena danni a patrimonio pubblico, imprese e privati cittadini per oltre 47 milioni di euro, a cui si aggiungono le forti criticità registrate dal settore agricolo.

Allo stato attuale, i maggiori disagi sono dovuti alla chiusura di strade, rese inagibili da frane e ponti crollati o lesionati, con gravi ripercussioni sulle attività di numerose aziende, già messe in ginocchio dalla crisi. Dove possibile, e contando su risorse limitate - scrive ancora Bezzini - la Provincia di Siena ha promosso immediatamente interventi di somma urgenza, dando però risposte insufficienti alle forti criticità presenti. Adesso serve un impegno concreto del governo che dia seguito allo stanziamento di risorse previsto con la Legge di Stabilità per il 2014, per poter promuovere ulteriori interventi sul territorio e per alleviare, almeno in parte, i disagi”. “Per dare respiro a un tessuto sociale ed economico particolarmente colpito dai danni e già provato dalla crisi generale - conclude Bezzini - chiediamo al governo di verificare anche la possibilità di sospendere, per alcuni mesi, i pagamenti legati agli adempimenti fiscali a carico di imprese e cittadini di Buonconvento, come avvenuto in altre zone del Paese in occasioni simili”.

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