La Misericordia di Firenze festeggia il suo Patrono, San Sebastiano

Il 20 gennaio la Misericordia di Firenze celebra San Sebastiano martire, patrono dell’Arciconfraternita dal 1575

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2014 15:21
La Misericordia di Firenze festeggia il suo Patrono, San Sebastiano

Firenze, 20 gennaio 2014 - Il 20 gennaio la Misericordia di Firenze celebra San Sebastiano martire, patrono dell’Arciconfraternita dal 1575. Come ogni anno sono stati donati ai fiorentini i panellini benedetti, simbolo di solidarietà e carità verso i bisognosi, che sono stati distribuiti nel corso della giornata dai volontari della Misericordia nella sede di piazza Duomo e in tutte le sezioni. I panellini benedetti sono stati anche consegnati alle scuole, agli ospedali, agli istituti religiosi ed alle associazioni assistenziali. Alle 9 le autorità civili, militari e religiose invitate hanno preso parte alla messa officiata da Monsignor Claudio Maniago nell’Oratorio di piazza Duomo, e poi hanno assistito al discorso del Provveditore della Misericordia di Firenze Andrea Ceccherini. “Se nel 2014 abbiamo deciso di celebrare i 770 anni dalla nostra nascita – ha spiegato il Provveditore Andrea Ceccherini - non è per un vacuo senso autocelebrativo, bensì per rafforzare la nostra identità, dimostrando come il passato sia la linfa dalla quale si può e si deve attingere per vivere il presente e organizzare il futuro”. Quest’anno l’Arciconfraternita festeggia i 770 anni di vita e per questa occasione speciale sono stati organizzati eventi ed iniziative per condividere assieme ai fiorentini questo importante traguardo.

La storia della Misericordia coincide in gran parte con quella di Firenze che da otto secoli si dedica con attenzione ai più bisognosi. “Celebriamo questo anniversario – dice Maurizio Naldini, presidente del comitato dei festeggiamenti – con l’intento di dimostrare che la nostra città non fu soltanto la culla dell’arte, della scienza, dell’economia di mercato, ma anche di una sconfinata carità che portò alla attenzione verso i deboli, gli svantaggiati, i sofferenti. Di questo impegno sociale, che oggi definiremmo welfare, ma del tutto gratuito e mosso da una incrollabile fede, la Misericordia fu testimone e protagonista per quasi otto secoli, e ancor oggi continua ad esserlo.” Tra le iniziative più importanti che si terranno nei prossimi mesi verrà presentata la nuova edizione della storia della Misericordia di Firenze, aggiornata con quanto emerso in nuove ricerche d’archivio e verranno proclamati gli studenti vincitori del premio letterario Sacravita, fino ad arrivare alla settimana compresa tra il 20 maggio e il 1° giugno, nel corso della quale si svolgeranno le iniziative più significative come la cerimonia in Palazzo Vecchio, il convegno e la mostra alla Galleria delle Carrozze. Oggi è stato anche presentato il tabernacolo realizzato dallo scultore di origine morava IvanTheimer e donato alla fine di dicembre alla Venerabile Arciconfraternita. La scultura in bronzo, realizzata con la collaborazione con l’artista senegalese Ndary Lo, nasce da un disegno che l’artista aveva realizzato per commemorare i due senegalesi uccisi in piazza Dalmazia il 13 dicembre 2011.

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