Stensen: la prima toscana di “Leviathan”

L’opera è un esperimento cinematografico unico: un arsenale di telecamere avvolgono un enorme peschereccio in cui lo spettatore diventa protagonista diretto. Iscrizioni aperte ai corsi: storia della nostra filmografia e cinema di Ingmar Bergman

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2014 16:44
Stensen: la prima toscana di “Leviathan”

Domenica 12 gennaio alle ore 20.30 presso la Fondazione Stensen (viale Don Minzoni 25c) sarà presentato il documentario Leviathan di Lucien Castaign-Taylor e Véréna Paravel (ingresso euro 6, ridotto euro 4.50). Vincitore del Premio Speciale al Torino Film Festival come “uno dei lavori più originali del cinema contemporaneo” e pluripremiato al Festival del Cinema di Locarno (Don Quixote Award e FIPRESCI Prize), il film non ha mai trovato distribuzione in Italia ed approderà per la prima volta in sala con una proiezione unica nell’ambito del Novembre Stenseniano, il percorso di conferenze, dibattiti e proiezioni cinematografiche su tematiche socio culturali quest’anno dal titolo Soma-Psiche-Pneuma (Corpo-Anima-Spirito).

Opera di un docente di Harvard e un’antropologa, Leviathan parte dal progetto di descrivere la crisi di New Bedford, un tempo capitale mondiale della caccia alla balena e oggi principale porto di pesca industriale degli Stati Uniti (nota per essere il luogo dove Herman Melville scrisse Moby Dick). Il risultato, tuttavia, è qualcosa di completamente diverso. Un arsenale di piccolissime videocamere impermeabili, posizionate ad arte sul corpo di un peschereccio che solca le acque gelide dell’Atlantico – essere mostruoso, decadente e terribile: il Leviatano del titolo – costringono lo spettatore ad un’immedesimazione totale e straniante con la nave, tra la violenza delle onde, i corpi dei pesci, le grida dei gabbiani e lo sforzo umano, trasformando la visione in pura esperienza sensoriale.

Il documentario è un reportage vivido e brutale della pesca d’altura, dove la camera passa di mano in mano tra operatori ed equipaggio della nave, per insinuarsi poi tra le reti da pesca, scalare albero maestro e sospendersi pericolosamente sulla chiglia, in un’infinità di visioni soggettive che si fondono in un unico grande sguardo: quello del mostro marino. Uno sguardo appannato dalla salsedine, confuso dall’acqua e alterato dai ritmi del lavoro umano, in cui i contorni si perdono e le forme diventano ombre su cui domina il ruggito del mare, in una metafora tanto crudele quanto quotidiana dell’eterna lotta tra uomo e natura.

Leviathan Trailer July 2012 from Sensory Ethnography Lab on Vimeo. Arriva, puntuale come ogni anno, uno degli appuntamenti più importanti e attesi della programmazione culturale della Fondazione N. Stensen, i corsi di storia del cinema tenuti da Marco Luceri. Per l'inverno-primavera 2014 sono in calendario la ‘Storia del cinema italiano’ e il ‘Cinema di Ingmar Bergman’.

Iscrizioni aperte. La storia del cinema italiano è un percorso di 10 lezioni (dal 3 febbraio al 14 aprile, ogni lunedì ore 21-23 presso l'Auditorium Stensen, euro 99.00) per scoprire il lungo e avventuroso percorso compiuto dal nostro cinema in un secolo e oltre di storia, dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. Dai grandi capolavori del cinema muto al periodo fascista, dal Neorealismo al grande cinema d'autore degli anni Sessanta, dal '68 alla nuova rinascita di oggi, per scoprire come il cinema italiano abbia accompagnato tutte le grandi trasformazioni sociali, politiche e culturali del nostro Paese.

Il cinema di Ingmar Bergman è un percorso di 6 lezioni (dal 29 aprile al 3 giugno, ogni martedì ore 21-23 presso la sala multimediale dell'Istituto Stensen, euro 79.00) pensato per scoprire i film di uno dei più importanti autori della storia del cinema, Ingmar Bergman. Da “Il settimo sigillo” a “Persona”, da “Il posto delle fragole” a “Fanny e Alexander” un lungo viaggio tra i personaggi, le storie e le visioni del grande regista svedese.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza