Mobilità regionale, dalla gomma al ferro, come spostarsi resta un dilemma

Uil: "La Regione non vuole rinnovare il Contratto con Trenitalia? Prima deve spiegare cosa succederà agli oltre 2000 posti di lavoro e come verrà garantito il servizio ai cittadini con le future gare pubbliche"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 gennaio 2014 12:54
Mobilità regionale, dalla gomma al ferro, come spostarsi resta un dilemma

Ataf - “È giusto che i conducenti Ataf passino in rassegna tutti i mezzi prima di partire, verificando la funzionalità ma tutto questo non danneggi gli utenti”. L’assessore provinciale ai trasporti, Stefano Giorgetti, commenta così la notizia emersa sulla “obbedienza civile” dei lavoratori Ataf che protestano contro l’azienda per il mancato pagamento dei premi 2013. “Controllare che i bus siano in sicurezza è doveroso – continua l’assessore – ma queste operazioni di verifica non possono essere fatte a discapito dell'utenza con possibili ritardi sugli orari programmati delle corse e conseguenti maggiori attese alle fermate”. “Come Provincia di Firenze, titolare del contratto di servizio – conclude Giorgetti – domani effettueremo una verifica attenta per il rispetto degli orari, affinché questo aspetto di protesta rimanga interno all’azienda”. Ferrovie - "Siamo molto preoccupati per i posti di lavoro e per il futuro del servizio ferroviario toscano".

E' questo, in sintesi, il contenuto della lettera che la Segreteria della Uil Trasporti Toscana ha inviato al Presidente della Regione Enrico Rossi e all'assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli per chiedere un chiarimento circa la volontà della Regione Toscana di di non rinnovare il Contratto di Servizio con Trenitalia spa e di procedere quanto prima con una o più gare pubbliche in Toscana. "Come Sindacato UIL Trasporti siamo molto preoccupati per queste decisioni perché non siamo mai stati consultati e non sappiamo nemmeno cosa succederà agli oltre 2000 ferrovieri che operano in Trenitalia spa - è la posizione del sindacato -.

Infatti, i ferrovieri di Trenitalia spa non hanno ad oggi nessuna garanzia relativa al mantenimento del proprio posto di lavoro e del proprio salario nel caso in cui la società Trenitalia spa non dovesse aggiudicarsi la futura o le future gare. Inoltre nutriamo forti dubbi e perplessità che con un semplice cambiamento di operatore ferroviario si possano risolvere i principali problemi che affliggono il trasporto dei pendolari ovvero puntualità, frequenza, pulizia e sovraffollamento". Problemi, questi, che secondo la Uil Trasporti derivano "da una manutenzione del materiale rotabile ad oggi affidata ad officine con poche risorse umane e non bene organizzate, da una sostituzione completa del parco mezzi con nuovi treni, da una infrastruttura dedicata al trasporto dei pendolari indipendente da altri traffici e da più personale ferroviario in generale".

La Uil infatti ricorda che "gli accordi tra FS, Comune, Provincia e Regione per il centro di Osmannoro e il passaggio del sottoattraversamento dell’ AV di Firenze prevedevano 900 addetti alla manutenzione dei treni che non si sono mai concretizzati nonostante i solleciti e le proteste delle organizzazioni sindacali. Qualsiasi altra impresa ferroviaria non riuscirà a fare meglio dell'attuale operatore ferroviario se prima non saranno risolti questi problemi". "Inoltre - conclude la Uil Trasporti - nel caso in cui si lavorasse con più vettori ferroviari, facendo più gare in più lotti, i problemi relativi alla gestione delle varie imprese e dei differenti orari renderebbe ancor di più incerta l'efficienza del servizio.

Anche noi come Uil vogliamo un trasporto ferroviario sempre più efficiente ma non condividiamo una riforma che ad oggi appare più di facciata che risolutiva di problemi ormai noti". Trasporto pubblico su gomma - Oltre 300 nuovi autobus entreranno in servizio sulle linee urbane ed extraurbane toscane grazie ai co-finanziamenti garantiti dalla Regione con l'utimo bando per l'acquisto di nuovi mezzi destinati al servizio di trasporto pubblico su gomma. Il bando, che attiva risorse per un valore totale di circa 40 milioni di euro, permetterà di acquistare in tutto 304 nuovi bus, di cui 254 urbani, 44 extraurbani e 6 per i cosiddetti 'servizi deboli' in piccoli Comuni. "Grazie a queste risorse - ha spiegato l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli - avremo nel giro di un anno oltre trecento nuovi autobus in servizio.

Un bel risultato. Il bando ha riscosso il massimo successo da parte delle aziende, premiando il grande sforzo fatto dalla Regione per dare un forte impulso all'azione di rinnovamento del parco mezzi, che sarà poi portato a compimento con la prossima gara unica per il servizio di trasporto pubblico su gomma, nella quale si prevede l'acquisto di almeno altri nuovi 1000 bus". Il decreto che approva la graduatoria dei 'vincitori' del bando regionale è attualmente in corso di certificazione. Grazie alle risorse assegnate si sono potute soddisfare tutte le richieste dei Comuni, il 99% delle richieste presentate dalle aziende per gli autobus urbani e il 42% delle richieste per gli autobus extr-urbani. Si ricorda che i nuovi autobus saranno acquistati dalle attuali aziende di trasporto pubblico, che riceveranno il cofinanziamento regionale in percentuale variabile in base al tipo di mezzi richiesti: meno inquinante è il mezzo scelto, maggiore è la percentuale di finanziamento pubblico.

Si va dal 55% per i bus a gasolio Euro 6, fino ad un massimo del 70% per i bus a metano. Gli autobus acquistati con cofinanziamento regionale saranno vincolati all'uso nel servizio pubblico e dopo la gara europea per l'individuazione del nuovo gestore unico del tpl in Toscana passeranno in dote al vincitore. Nel dettaglio, i fondi sono stati così ripartiti : - AUTOLINEE TOSCANA NORD - ATN di Carrara, cui sono stati destinati 1.798.500 euro per rinnovare i propri mezzi urbani; - TIEMME SPA di Arezzo, cui sono stati assegnati 9.521.240 euro (8.140.000 euro per i mezzi urbani e 1.381.240 per i mezzi extraurbani); - C.A.P.

Soc. Coop.Autotrasporti Pratese, cui sono stati destinati 2.585.000 euro per i mezzi urbani; - COPIT SPA di Pistoia, cui sono andati 780.472 euro (660.000 per i mezzi urbani e 120.472 per quelli extraurbani); - TRASPORTI TOSCANI SRL UNI PERSONALE di Pisa,cui sono stati assegnati 247.500 euro per i mezzi urbani; - ATAF GESTIONI Srl di Firenze, cui sono andati 9.409.692 euro per il rinnovo dei propri mezzi urbani; - COMPAGNIA TOSCANA TRASPORTI - C.T.T. di Pistoia, cui sono stati destinati 9.410.500 euro (di cui 8.035.500 per i mezzi urbani e 1.375.000 per i mezzi extraurbani); - LI-NEA S.p.a.

di Scandicci (Fi), cui sono andati 1.691.250 euro per i mezzi urbani; - BUSITALIA - S.I.T.A. NORD S.r.l. di Firenze, cui sono stati assegnati 1.273.250 euro per il rinnovo dei propri mezzi extraurbani; - TRASPORTI TOSCANI SRL UNI PERSONALE di Pisa, cui sono stati destinati 1.375.000 euro per il rinnovo dei propri mezzi extraurbani; I fondi per i servizi 'deboli' gestiti direttamente dai Comuni in ambito urbani sono invece stati assegnati a tutti comuni che hanno fatto richiesta: - Comune di Pieve S.Stefano, 154.000 euro; - Comune di San Godenzo, 55.000 euro; - Comune di Badia Tedalda, 40.573 euro; - Comune di Firenzuola, 45.050 euro; - Comune di Londa, 46.750 euro.

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