Furti di rame, fenomeno in crescita oramai all'ordine del giorno

Mariano Bizzarri Ollandini, A.U. Corpo Guardie di Città: “Negli ultimi tempi si è registrata una nuova ondata di furti o tentativi di furto consumati in case ed in appartamenti, ma anche in attività commerciali ed aziende”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2013 15:13
Furti di rame, fenomeno in crescita oramai all'ordine del giorno

Solo nelle ultime due settimane il reparto operativo del Corpo Guardie di Città ha sventato 8 tentativi di furto intervenendo tempestivamente su segnalazioni di allarme intrusione provenienti da abitazioni, negozi o aziende oppure sorprendendo e mettendo in fuga malintenzionati durante i giri ispettivi di pattugliamento di controllo delle proprietà dei clienti dell’Istituto di Vigilanza Privata. Domenica 29 dicembre alle ore 20:00 gli uomini del Corpo Guardie di Città, per la nona volta in 4 mesi, hanno sventato un grosso furto di rame alla Carlo Colombo Spa, leader nel mercato nazionale e internazionale dei semilavorati in rame. Il personale in servizio, sentite delle urla provenire dalla parte posteriore dello stabilimento di Ospedaletto ma non avendo rilevato niente dai sistemi di allarme perimetrale e di videosorveglianza (guasti da alcuni giorni), si dirige verso quella zona per verificare cosa stava accadendo, nel frattempo veniva avvisata la centrale operativa delle Guardie di Città affinché fosse richiesto l’intervento anche delle Forze dell’Ordine per garantire una più solerte ed attenta verifica della situazione. Arrivate sul posto le Guardie di Città armate hanno notato 10 individui, di etnia rom, di cui 5 intenti a fuggire mentre gli altri cinque stavano lanciando grosse pietre e rincorrendo Marco Antoni, ex carabiniere e attuale titolare con il fratello Michele del Soccorso Stradale Antoni, azienda attigua alla Carlo Colombo spa che si era accorto della loro presenza in quanto trafugavano lastre di rame attraverso il muro della recinzione dello stabilimento, dove avevano posizionato dei pancali per attraversarlo con più facilità, posizionando le matasse di rame nel piazzale della società Toscopelli confinante sia con la Carlo Colombo che con la sede del Soccorso Stradale Antoni.

Le Guardie di Città prontamente intervenute hanno costretto alla fuga i malintenzionati e le volanti della Polizia di Stato arrivate poco dopo sul posto hanno setacciato la zona senza però riuscire a trovarli e a fermarli. In questa occasione i ladri sono fuggiti a mani vuote. Tutto lo stabilimento della Carlo Colombo spa e il piazzale della Toscopelli sono stati vigilati per tutta la notte fino alle ore 06:30 di lunedì 30 dicembre. Intorno alle 06:45, come testimoniano le telecamere di sorveglianza, la banda dei 10 rom, che aveva atteso la fine del servizio di vigilanza del Corpo Guardie di Città probabilmente nascosti in prossimità dei campi agricoli confinanti la zona industriale di Ospedaletto, accertato che si erano allontanate definitivamente le Guardie di Città sono passati attraverso un varco creato sul retro della sede della Toscopelli , è stata tagliata prima la recinzione esterna al confine con la stradina dei campi agricoli adiacenti e poi una ulteriore e più robusta recinzione interna, dopodiché hanno iniziato ad asportare le lastre di rame attraverso i campi fino alla strada di Via Titignano dove un camion li attendeva. Anche in questa occasione sono stati sorpresi e costretti alla fuga perché intorno alle 07:00 un dipendente della Toscopelli che stava entrando nell’azienda per iniziare la sua attività lavorativa ha notato il gruppo dei rom ed ha lanciato l’allarme mettendo in fuga i malintenzionati e costringendoli ad abbandonare gran parte del materiale trafugato nei campi.

Successivamente il rame è stato recuperato dal personale della Carlo Colombo spa. Il fenomeno criminale dei furti di rame colpisce aziende che producono semilavorati e bobine come la Carlo Colombo ma anche società operanti nel settore dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni, nonché aziende elettrotecniche ed elettroniche attive nella produzione e nell'utilizzazione di beni prodotti con l’impiego di rame. La crescita del prezzo di questo metallo è passata da € 4,65, a € 6,82 al kg nell'arco di un solo anno. È logico che il traffico di rame rubato sia un business estremamente proficuo per le organizzazioni criminali. Per monitorare il fenomeno e mantenere alto il livello di attenzione delle istituzioni preposte alla tutela dei beni e della sicurezza del cittadino, è stato creato nel febbraio scorso dal Ministero dell’Interno l’Osservatorio nazionale sui furti di rame.

Istituito presso il dipartimento della Pubblica sicurezza, direzione centrale della Polizia criminale, l'Osservatorio agisce secondo il principio della cosiddetta 'sicurezza partecipata', intesa come insieme delle iniziative con cui tutti i soggetti pubblici e privati, che hanno possibilità d'intervento a fianco delle Forze di polizia, contribuiscono a produrre il 'bene sicurezza'. Anche il Corpo Guardie di Città, che ha aderito al protocollo d’intesa Mille Occhi sulle Città, sta contribuendo con le forze dell’ordine a sviluppare i compiti previsti dall’Osservatorio Nazionale Furti di Rame che prevedono : - monitoraggio, valutazione e analisi del fenomeno ivi compresa l’esplorazione degli eventuali collegamenti tra i furti di rame e le attività delle organizzazioni criminali nazionali ed internazionali; - idonee strategie di prevenzione e contrasto strutturate anche con modelli d’intervento territoriale adeguati alle differenti realtà, coinvolgendo le istituzioni nazionali e locali interessate. In questa circostanza sono stati relazionati nel dettaglio i fatti accaduti e consegnati i filmati degli impianti di videosorveglianza del Soccorso Stradale Antoni e dello stabilimento della Carlo Colombo spa alle Forze dell’Ordine che sono già sulle tracce dei malviventi.

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