Livorno-Udinese 1-2, ed è crisi societaria

Il Presidente Spinelli ha annunciato, dopo le contestazioni di sabato, di lasciare a giugno 2014 e, da ora in poi, di non metter più piede all'Armando Picchi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2013 18:54
Livorno-Udinese 1-2, ed è crisi societaria

All’Armando Picchi la speranza era quella di chiudere l’anno con una bella vittoria. I pronostici davano per favoriti gli amaranto, l’Udinese di Guidolin è una squadra battibile. Invece No. Niente festa e ed entusiasmi sopiti in attesa del centenario del Livorno. E poi, c’è l’uscita del Presidente Spinelli, che dopo le contestazioni lascia ancora di più l’amaro in bocca: “Non andro più allo stadio, e a giugno venderò, basta troppa ingratitudine”. Il match finisce 2 – 1 per l’Udinese. Nel primo tempo Mister Nicola schiera la formazione con il solito asse d'attacco Siligardi-Paulinho.

Al 10’ i bianconeri di Guidolin passano in vantaggio con l’assalto in contropiede di Nico Lopez, che insacca con un tiro rasoterra. Proteste per un presunto fallo dell'attaccante friulano, ma l'arbitro Doveri (e soprattutto il quarto uomo) non ci sentono: non c'è fallo, il gol è valido. In ogni caso, c'è un'incertezza del centrale brasiliano. Il Livorno ci mette la reazione e trova in Schiattarella un bel motore sulla corsia destra. Dal 25' in poi gli amaranto vanno al tiro. Ci prova Biagianti con ribattuta sulle sue due concusioni, poi è la volta di Luci, finito alto.

Brkic fra i pali prende tutto ciò che buca la sua difesa. Al 32' il Livorno pareggia. A segnare è Siligardi. Nel Secondo tempo è l’Udinese a reagire ed in questa parte della ripresa gli amaranto perdono efficacia e arretrano. Al 20' torna in vantaggio l'Udinese. Il gol arriva su assist dal calcio d'angolo, gli amaranto marcano a zona. Danilo non è marcato ed è libero di saltare; Bardi respinge ma Heurtaux è solo, si avventa sul pallone e butta dentro. L’udinese ritorna in vantaggio la partita e non concede più niente.

Finisce così, con la speranza in un buon mercato a Gennaio, se ci sarà, e con l’augurio di fare meglio nel 2014. Andrea Sargenti

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