Inps: il presepe politico nella sede regionale

Nell'ufficio pubblico il simbolo della tradizione religiosa cristiana accostato a un’opinione personale del dirigente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2013 23:16
Inps: il presepe politico nella sede regionale

Chiunque si trovi a passare in questi giorni davanti all’ingresso di Palazzo Pazzi Quaratesi, sede della Direzione regionale INPS in via del Proconsolo a Firenze, troverà un bizzarro allestimento: un presepe, un cielo stellato e una stella cometa, sormontati dalla foto dei due militari italiani incarcerati in India e da uno slogan in cui si auspica la loro immediata liberazione. "Che in un ufficio pubblico si possa allestire un presepe o qualsiasi cosa abbia a che fare con un credo religioso è già materia delicata e dibattuta -commenta Il Segretario Funzioni Centrali di FP CGIL Firenze, Giulietta Oberosler- ma abbinare a questo un proclama politico è evidentemente un’offesa per chiunque abbia un minimo di buon senso e di buon gusto, credente e non.

Non si tratta di schierarsi contro o a favore del rientro in Italia dei due marò; ma cosa ha a che fare questo con il rispetto di una tradizione religiosa? Predisporre un simile allestimento, discutibile anche dal punto di vista estetico, è quantomeno improprio per un ufficio pubblico. C’è di più, è blasfemo usare il presepe come bacheca di simili desiderata, proprio perché non si tratta di una colorata decorazione, ma di un simbolo di fede: perché allora non affidare la richiesta anche ad una letterina a Babbo Natale? Se le immagini fossero state riferite alle vittime della guerra civile in Siria o alle condizioni del CIE di Lampedusa, non troveremmo niente da dire.

La pace, il ripudio della violenza e la tutela della dignità umana sono valori inseriti nella nostra Costituzione. Il rinnovare (dopo un anno) l'appello alla liberazione di due connazionali, coinvolti in una vicenda controversa e ancora tutta da chiarire, è palesemente un segnale politico, che viene pure imposto dalla Dirigenza INPS senza alcun confronto e avallo del personale. La sede INPS non è il salotto di casa di nessuno".

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