Galluzzo: al via l’attrezzaggio della galleria

Anas ha appena avviato il cantiere. Primo lotto del bypass pronto a febbraio. Alle Cascine del Riccio i cantieri si apriranno nel 2014 e dureranno 16 mesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2013 15:21
Galluzzo: al via l’attrezzaggio della galleria

L’Anas ha avviato da pochi giorni i cantieri per l’attrezzaggio della galleria delle Romite. Si tratta di uno degli ultimi atti previsti prima dell’apertura del primo lotto del bypass del Galluzzo, opera fondamentale per la viabilità tra Firenze e Scandicci e per i residenti del quartiere che comprende, oltre alla galleria, anche le rotatorie di via Senese e via delle Bagnese. I lavori termineranno a febbraio. Il bypass viene realizzato sulla base della convenzione del 1998 e dell’accordo procedimentale del 1999 sottoscritto tra Regione, Provincia e Comune di Firenze e società Autostrade per l’Italia nell’ambito dell’attuazione degli interventi di potenziamento e messa in sicurezza dell’A1 tra Firenze nord e Firenze sud.

L’opera consentirà di drenare il traffico diretto a Firenze dall’autostrada e dalla Firenze Siena, alleggerendo considerevolmente il tratto della Cassia che attraversa il Galluzzo che con la nuova struttura verrà completamente bypassato. I lavori del primo lotto della galleria sono finiti ma spettava ad Anas attrezzare la galleria, ovvero principalmente sostenere i lavori di illuminazione. Una volta terminato l’attrezzaggio, ci saranno gli ultimi controlli e il collaudo e poi la galleria potrà essere aperta, presumibilmente a primavera.

Il Comune infatti, con una delibera approvata ormai due anni fa, ha già previsto la presa in carico della gestione, nella more del completamento del secondo lotto, di questo primo tratto di bypass completato, con la conseguente apertura anticipata, la sua gestione e la sua manutenzione. “Rimane la preoccupazione per i tempi di realizzazione del secondo lotto - afferma il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli - i cui ritardi sono legati a un problema di classificazione di terre di scavo.

L’auspicio è quello di avere l’opera intera completata il prima possibile”. Passo in avanti significativo per il bypass delle Cascine del Riccio: c’è stata infatti l’aggiudicazione provvisoria del bando uscito lo scorso agosto e, fatte nei prossimi giorni le verifiche di legge, i cantieri dell’importante opera di viabilità si potranno aprire ad anno nuovo. La durata prevista dei lavori è di 16 mesi. A vincere il bandi è stata l’Ati (Associazione temporanea di imprese) tra Cogefri Infrastrutture srl e Freguglia srl, con un ribasso d’asta del 23,65% (il bando partiva da una base di quasi cinque milioni di euro).

Il bypass è un’opera compensativa per i lavori della Terza corsia dell’Autostrada A1 nel tratto Firenze Nord-Firenze Sud, prevista nell’accordo procedimentale del giugno 1999. La realizzazione è stata inizialmente di competenza di Società Autostrade ma, a seguito dell’atto aggiuntivo all’accordo procedimentale firmato nel 2011, il Comune ha deciso di realizzare le opere direttamente con oneri a carico di Autostrade. “Siamo contenti - commenta l’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi - di poter finalmente sbloccare un’opera che questa città e i suoi cittadini aspettavano da almeno 20 anni.

Siamo un’amministrazione che fa ogni giorno di tutto per migliorare la vivibilità della città per il benessere degli abitanti. Ora vigileremo ogni giorno con attenzione affinché i lavori siano portati a termine nei tempi contrattuali”. “Con quest’opera – sottolinea il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli – si consentirà al traffico pesante diretto alla zona artigianale di Impruneta di non utilizzare le strade strette del borgo storico e ci sarà un miglioramento anche per quanto riguarda il traffico privato e le tratte degli autobus”. Il bypass delle Cascine del Ricco Si tratta della realizzazione di una variante all’attuale viabilità di collegamento tra lo svincolo di Firenze Sud e l’abitato del Galluzzo, che mediante via della Cinque Vie, raggiunge via delle Cave di Monteripaldi attraversando l’abitato di Cascine del Riccio.

Il progetto prevede quindi la realizzazione di un collegamento diretto tra via delle Cinque Vie e via delle Cave di Monteripaldi (Variante Cascine del Riccio), che fiancheggiando l’area occupata dalla ex cava di Monteripaldi, consente al traffico di by-passare l’abitato. Questo collegamento si ricongiunge alla viabilità esistente in corrispondenza della rotatoria realizzata nell’ambito della viabilità di cantiere per l’accesso all’area dell’ex cava. Il raggiungimento del centro abitato è invece garantito dalla viabilità di Monteripaldi che dalla rotatoria utilizza la viabilità di cantiere sia nel tratto di scavalco del torrente Ema che in quello con cui fiancheggia la zona dei campi sportivi, per poi riconnettersi alla viabilità esistente in prossimità del Ponte a Iozzi. L’opera principale è la variante di Cascine del Riccio e consiste nella realizzazione di un collegamento esterno all’abitato che inizia dalla rotatoria realizzata per l’accesso all’ex cava di Monteripaldi, si sviluppa per circa 800 metri affiancando nella parte iniziale il torrente Ema ricalcando il tracciato esistente; nel tratto intermedio si sviluppa tra l’abitato di Cascine del Riccio e l’area di deposito dell’ex-cava ed è affiancata in destra da una duna antirumore.

Successivamente dall’intersezione con via San Michele a Monteripaldi alla fine dell’intervento, il tracciato si riporta sulla viabilità esistente che però verrà allargata. Altro intervento importante è quello della viabilità di Monteripaldi, che collega la viabilità esistente in corrispondenza della rotatoria a via delle Cinque Vie in corrispondenza di Ponte a Iozzi. Il collegamento, che si sviluppa per 435 entri, nel tratto iniziale utilizza la viabilità di cantiere compresa nei lavori autostradali, della quale sfrutta anche l’opera di scavalco del Torrente Ema.

Prevista la realizzazione di ulteriori opere come la riprofilatura altimetrica della viabilità di accesso al centro abitato (via delle Cave di Monteripaldi), l’innalzamento della rotatoria e dei rami che si innestano su di essa per raccordarsi con il ponte sul Torrente Ema.

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