Agricoltura, un settore in potenziale crescita? Tassato sulla fiducia

L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena esprime forte preoccupazione sulle significative novità in materia di tassazione previste dalla finanziaria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2013 15:24
Agricoltura, un settore in potenziale crescita? Tassato sulla fiducia

La Toscana è la regione italiana, e probabilmente del pianeta, più desiderata dagli stranieri che non solo l’amano alla follia, ma se ne sono assicurati anche un pezzetto. Sono 2.392 gli imprenditori “non italiani” che hanno acquistato un’azienda agricola nella nostra regione, il 14% degli oltre 17mila che in Italia hanno deciso di investire sull’agroalimentare, più sui prodotti di “punta” del nostro ricchissimo paniere come il vino e l’olio extravergine di oliva, e sempre più su uno stile di vita e sull’irresistibile appeal della nostra campagna e dei nostri borghi. Ma sono tantissimi gli “ordinary people”, gente normale, almeno nell’apparenza, che hanno messo radici nella nostra regione realizzando il sogno di una vita: vivere “sotto il sole della Toscana”. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti, sulla base dei dati Inea-Infocamere rispetto all’inizio crisi nel 2007, divulgata in occasione dell’Assemblea elettiva in corso questa mattina, venerdì 15 novembre, a Roma, dalla quale emerge che l’agricoltura è il settore che è stato più in grado di attirare gli stranieri in netta controtendenza all’andamento generale (info su www.toscana.coldiretti.it). Per gli agricoltori della provincia di Siena però si stanno addensando nubi nere cariche di tasse.

Lettera aperta dell’Unione Provinciale Agricoltori ai Sindaci dei Comuni del senese sulla questione fiscale, che va a sommarsi a tutte le criticità che colpiscono il comparto agricolo. Solo per fare qualche esempio: maltempo, crisi di mercato, consorzi di bonifica, fauna selvatica, burocrazia asfissiante e norme non sempre chiare che talvolta si contraddicono tra di loro. «La legge di stabilità, attualmente in discussione in sede parlamentare - afferma il Presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, Alessandro Cinughi de Pazzi - introduce significative novità sulla tassazione che potrebbero incidere, se non viene calcolata la specificità del settore, in modo notevole sulle imprese agricole».

L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena ha avviato una forte campagna di sensibilizzazione di tutti i Sindaci della provincia di Siena per aprire un confronto costruttivo e per sottolineare la preoccupazione degli imprenditori agricoli, in un momento di grave difficoltà economica: dai Comuni dipendono infatti le aliquote Imu, la tassazione per la copertura dei costi per il servizio di gestione dei rifiuti (Tari) e per la copertura di quelli dei servizi indivisibili (Tasi). «Ricordiamo - prosegue Alessandro Cinughi de Pazzi - che per la Trise (somma di Tari e Tasi) viene riconosciuto ai Comuni il potere di disciplinare l’applicazione dei nuovi tributi». «E’ indiscutibile che i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti (Tari) e quelli relativi ai servizi indivisibili dei Comuni (Tasi) gravino sensibilmente sulla fiscalità immobiliare.

La nostra forte preoccupazione – continua Cinughi - è che non sia adeguatamente considerata la peculiarità del settore agricolo, in cui la componente immobiliare (terreni e fabbricati agricoli) incide fortemente nel processo produttivo delle imprese». L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena è disponibile ad un confronto per poter sottolineare le esigenze del settore, auspicando che vengano fatte scelte ragionevoli e non punitive nell'elaborazione dei criteri di individuazione della materia imponibile. «In particolare – sottolinea il Presidente Alessandro Cinughi de Pazzi - per la materia dei rifiuti, non pare ragionevole assimilare i rifiuti prodotti dall'attività agricola ed agrituristica a quelli urbani ed occorre individuare la quantità di rifiuti effettivamente conferite per lo smaltimento per alcune categorie agricole.

Per la Tasi vanno differenziati i servizi, come nel caso dell’illuminazione, della manutenzione delle strade, in relazione alla loro piena fruibilità da parte degli agricoltori». Non di meno desta preoccupazione, per l’Unione, l'incertezza sull'applicazione dell'Imu sui fabbricati strumentali agricoli. «In particolar modo - precisa sul tema Cinughi - è la provincia di Siena quella che rischia maggiormente una 'batosta' dall'applicazione dell'Imu. Va ricordato che il nostro territorio è tra quelli con i più alti valori catastali d’Italia, il che ha provocato, per le aziende agricole della provincia, aumenti spropositati rispetto a quello che le stesse realtà 'versavano' per la vecchia ICI". "E' fondamentale - conclude Cinughi - che la clausola di salvaguardia venga applicata in quanto presente in legge (Decreto 'Salva Italia') e, soprattutto, perché l'extra gettito di cui alla clausola, e che dovrebbe evitare ulteriori pagamenti degli agricoltori, è in massima parte derivante dai terreni agricoli". Da Sting, il più famoso, a Figline Valdarno, Chianti, con i suoi trecento ettari a l’ex chief executive della Time Warner Richard Parsons nel Brunello di Montalcino, sono tanti i Vip e i “potenti” che hanno scelto la Toscana, in particolare le zone del Brunello e del Chianti.

In Toscana hanno messo radici per esempio il gallerista tedesco Peter Femfert, con la moglie veneziana Stefania Canali, è proprietario della Fattoria di Nittardi a Castellina in Chianti; l’imprenditore argentino Alejandro Bulgheroni proprietario di Poggio Landi a Montalcino; gli imprenditori americani Dan ed Ellen Lugosh, sempre nel Chianti, con La Porta Vertine di Gaiole in Chianti; il fondatore del gruppo Orient - Express Hotels James B. Sherwood, ancora nel Chianti, fino all’azienda “La Fiorita” di Natalie Oliveros, pornostar in arte nota col nome di Savanna Samson, compagna di Louis Camilleri, a.d.

del colosso del tabacco Philip Morris. A fargli compagnia, nell’ultimo anno, è arrivato anche l’imprenditore cinese della farmaceutica You Yi Zhu che a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero, ha acquistato l’azienda agricola Casanova – La Ripintura. Gli investimenti nelle aziende agricole - sostiene la Coldiretti - non sono infatti delocalizzabili e le opportunità di sviluppo che possono creare sono legate ai territori italiani, a differenza di quanto accade per le altre attività economiche, dove spesso al passaggio di proprietà ha fatto seguito la chiusura degli stabilimenti ed il loro trasferimento fuori dai confini nazionali”.

In coincidenza con la più grave crisi economica degli ultimi decenni, l’agricoltura - sottolinea Coldiretti - ha fatto segnare il record negli investimenti stranieri per la grande attrattività che esercitaall’estero. I terreni agricoli della penisola sono praticamente diventati la “banca” degli svizzeri che - sottolinea la Coldiretti - con il 16% del totale delle proprietà agricole sono la nazionalità più rappresentata tra gli imprenditori agricoli stranieri presenti in Italia, proprio mentre gli italiani sono tentati dall’esportare i propri capitali per metterli in sicurezza.

Sul podio degli investitori stranieri - continua Coldiretti - ci sono a seguire i tedeschi (15%) ed i francesi (8%) che apprezzano il potenziale economico del Made in Italy agroalimentare, ma anche la qualità della vita delle campagnenazionali. Forte la presenza anche di rumeni, (5%), statunitensi (4%), inglesi (4%) e belgi (3%). Gli imprenditori agricoli stranieri non provengono però solo da economie forti, ma a scegliere il Belpaese sono soprattutto i giovani, con quasi due investitori su tre (61%) che – precisa Coldiretti - hanno meno di 50 anni. Mettere al centro dell’attenzione l’aspetto più spirituale e sociale dell’agricoltura: è la Giornata del Ringraziamento di Coldiretti di Siena che, quest’anno, si terrà domenica 17 novembre a San Gimignano.

Il messaggio di speranza e fede dopo una stagione caratterizzata dalle violente piogge e dalle anomalie climatiche che hanno colpito le campagne provocando perdite di produzione importanti per le aziende partirà dalla Val d’Elsa per abbracciare tutto il territorio. Primo appuntamento quello con la Santa Messa al Duomo di San Gimignano celebrata da Don Mauro Fusi (ore 11) e a seguire la benedizione dei trattori e dei mezzi agricoli. “La Giornata del Ringraziamento è un momento tra i più sentiti per il mondo agricolo ed è diventata - spiega Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena - un’occasione per rafforzare l'impegno, il sacrificio e lo sforzo collettivo di un settore che sta tornando centrale per l'economia, l'occupazione e l'equilibrio sociale”.

Momento importante per fare riflessioni sul mondo rurale, sui valori associativi, sulla qualità e tipicità delle produzioni fatte nel rispetto della salute dei consumatori, sul corretto equilibrio per la salvaguardia dell'ambiente e delle tradizioni.

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