In Toscana via al microcredito: 35mila toscani senza un euro di entrata

Da giovedì entrerà in vigore la misura sul microcredito, varata dalla Regione per sostenere tutti coloro che hanno necessità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2013 15:07
In Toscana via al microcredito: 35mila toscani senza un euro di entrata

Ancora non rifinanziata la cassa integrazione in deroga. Da mesi 35 mila lavoratori toscani non ricevono alcuna indennità, mentre per 22.800 lavoratori per cui sono partite le richieste di cassa integrazione in deroga rischiano di rimanere senza nulla. "Colpite le aspettative dei soggetti piú deboli- spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Sono a migliaia gli espulsi da imprese e fabbriche e costretti ad una insostenibile precarietà salariale e reddituale in un contesto di forte recessione economica e di impoverimento generale delle condizioni di vita.

Impressionante è la navigazione a vista da parte del Governo che in modo irresponsabile ignora questa grande sofferenza sociale e contribuisce all’aumento di ingiustizie e disparità". Mercoledì 6 novembre incontro tra le Regioni assessorati al lavoro con il governo. Rifondazione comunista, con una domanda d'attualità, chiede al Presidente della Provincia di Firenze di riferire "l’esito dell’incontro, quanti sono i lavoratori con la cassa integrazione in deroga che sono ancora in attesa di ricevere le mensilità specificando le zone geografiche di provenienza e i settori, quanti sono i lavoratori delle aziende in crisi che sono fuori dal sistema degli ammortizzatori, quante sono le altre richieste di cassa integrazione in deroga arrivate in quest’ultimo anno nella sola Provincia di Firenze e quanti sono i lavoratori nelle nostre aziende che hanno ancora da percepire gli arretrati della cassa integrazione".

A partire dal 7 novembre lavoratori e lavoratrici in difficoltà economiche saranno meno soli. Da giovedì entrerà in vigore la misura sul microcredito, varata dalla Regione per sostenere tutti coloro che hanno necessità di rivolgersi alle banche per un piccolo prestito per fronteggiare una fase di difficoltà. La Regione, grazie ad un investimento di 5 milioni, per tre anni, assicura la copertura totale degli interessi e delle garanzie sui finanziamenti erogati. I lavoratori interessati troveranno tutto quanto necessario all'indirizzo www.regione.toscana.it/toscanasolidale, oppure rivolgendosi alle organizzazioni sindacali. A partire da giovedì 7 novembre Fidi toscana inizierà a ricevere le domande.

Il finanziamento massimo concendibile è di 3 mila euro, erogati in una unica soluzione. "E' una misura – commenta l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – che abbiamo pensato per sostenere chi da mesi è senza stipendio o non riceve gli ammortizzatori sociali e si trova nella necessità di avere risposte concrete per tirare avanti. Situazioni di questo tipo sono, purtroppo, molto frequenti in questo periodo di crisi protratta, sia in conseguenza dei ritardi dello Stato nell'erogazione della cassa integrazione, sia della insufficiente risposta per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga.

La Regione farà di tutto perchè questa misura, con la collaborazione del mondo bancario toscano, riesca a dare una risposta, sia pure non completa, almeno tempestiva e in grado di alleviare i problemi e le necessità più impellenti di tante famiglie". I destinatari dell'intervento sono lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti in Toscana, che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o che sono in attesa di percepire gli ammortizzatori sociali. L'intervento, in particolare, è destinato a famiglie monoreddito o nelle quali entrambi i coniugi sono nella stessa situazione (ovvero non ricevono stipendio o ammortizzatore da almeno due mesi).

I lavoratori e le lavoratrici che ritengono di poter accedere a questa misura possono farsi assistere dai sindacati per istruire, in forma del tutto gratuita, la pratica che dovrà poi essere inoltrata a una delle banche che ha sottoscritto l'accordo. I lavoratori si possono rivolgere a tutti gli sportelli Cgil, Cisl e Uil. Il prestito di 3 mila euro sarà erogato in un un'unica soluzione e potrà essere restituito in 36 mesi, con una rateazione mensile. L'intervento regionale è rivolto, come si è detto, da una parte a dare una garanzia totale sul prestito, dall'altra, attraverso Fidi Toscana, a coprire integralmente il costo di interessi.

Sarà Fidi Toscana a erogare al lavoratore il corrispettivo degli interessi entro trenta giorni dall'erogazione del finanziamento garantito. E dato che, nel primo anno, il lavoratore sarà tenuto a restituire esclusivamente gli interessi, l'intervento della Regione gli consentirà di iniziare a restituire il prestito, di fatto, a partire dal tredicesimo mese. "Per quanto parziale – prosegue Simoncini – questo intervento potrà dare risposta ad un numero significativo di lavoratori e lavoratrici in difficoltà.

Il fondo di 5 milioni di euro stanziato annualmente dalla Regione, destinato in parte al pagamento degli interessi ed in parte alle garanzie, permetterà di attivare prestiti cinque volte superiori: questo consentirà nell'arco triennale in cui si articolerà questa misura di poter concedere oltre 15.000 prestiti". Ecco le banche che sin qui hanno aderito a questo intervento di microcredito e che, vista la loro presenza sul territorio, ne permetteranno una diffusione capillare. Si tratta delle Casse di Risparmio di Firenze, di Volterra, di San Miniato, di Pistoia e della Lucchesia, del Monte dei Paschi di Siena, di Banca Etruria, delle Banche di credito cooperativo di Castagneto Carducci e di Cambiano, Unicredit, Banca Etica, Banca Federico del Vecchio.

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