Il Politicians Forum a Firenze nei giorni 12 e 13 novembre

Il Politicians Forum darà modo agli operatori del settore di spiegare al mondo della politica il valore strategico degli eventi e i benefici per i territori in termini di ricaduta economica, brand della destinazione, visibilità internazionale ed economia della conoscenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2013 18:45
Il Politicians Forum a Firenze nei giorni 12 e 13 novembre

Dalle Olimpiadi invernali di Torino 2006 al World Congress of Dermatology 2019, dal ruolo dei convention bureau nazionali alle case history di destinazioni virtuose che hanno fatto del turismo congressuale uno strumento di traino e rilancio per l’economia del Paese: se ne parlerà durante il primo Italian Politicians Forum, organizzato nell’ambito di BTC, la fiera degli eventi, in programma a Firenze nei giorni 12 e 13 novembre. Il Politicians Forum darà modo agli operatori del settore di spiegare al mondo della politica il valore strategico degli eventi e i benefici per i territori in termini di ricaduta economica, brand della destinazione, visibilità internazionale ed economia della conoscenza. Il forum, intitolato: L'industria degli eventi risorsa per l'Italia – Il valore del settore congressuale per il turismo e per i comparti imprenditoriale, scientifico e accademico.

Il ruolo della politica per la competitività della destinazione è aperto a tutto il pubblico presente in BTC, agli operatori e alle associazioni di categoria, e vedrà in platea assessori regionali, provinciali e comunali, sindaci e rappresentanti delle istituzioni. Si ispira negli obiettivi al Politicians Forum organizzato da Imex, una delle più importanti fiere europee del settore. Ricco il panel di relatori, moderato da Margherita Franchetti – direttore di Event Report e content manager di BTC – che affronterà il tema del rapporto tra settore congressuale e politica sotto tante angolature per poi aprire il dibattito e al confronto con i presenti. Aprirà il forum Cristina Scaletti, assessore alla Cultura, Commercio e Turismo della Regione Toscana, capofila del progetto interregionale Mice in Italia, cui seguirà l’intervento introduttivo di Andrea Babbi, direttore generale dell’Enit che, insieme alle Regioni e a Federcongressi, sta lavorando per dare nuovo impulso al congressuale italiano. Si entrerà poi nel vivo con il contributo di Pier Paolo Mariotti, Meeting Manager dell’Eurac Convention Center di Bolzano, che farà il punto sullo stato del settore congressuale in Italia presentandone caratteristiche e dimensioni, fattori di competitività internazionale, aspetti di governance e toccando i tasti (dolenti) del convention bureau nazionale e degli studi di impatto economico. Ospite d’eccezione sarà Piero Fassino, sindaco di Torino, uno dei pochi (forse l’unico?) primo cittadini italiani a recarsi personalmente all’estero per sostenere la candidatura della sua città a ospitare congressi internazionali.

Fassino racconterà come si sta muovendo la sua amministrazione per sostenere e sviluppare il comparto, e quale valore (economico, di business e di conoscenza) gli eventi hanno portato e stanno portando a Torino, evidenziando i termini e del suo impegno personale per il settore. La parola passerà quindi a Sergio Chimenti, direttore della Clinica dermatologica del Policlinico di Tor Vergata e presidente del comitato di candidatura italiano per il congresso mondiale di dermatologia 2019. Il suo intervento illustrerà come un’associazione sceglie la destinazione per un congresso internazionale, quali sono gli elementi della candidatura che maggiormente influenzano la scelta, quale tipo di supporto o incentivi le associazioni si aspettano dalla destinazione, e quindi dai politici che la rappresentano. Mario Buscema, presidente di Federcongressi&eventi, si concentrerà invece sulle istanze del settore, raccontando che cosa chiedono gli operatori e le imprese alla politica e quali sono gli ambiti di intervento prioritari per consentire al comparto di affrontare e superare la crisi. Sarà poi la volta del confronto internazionale, con gli interventi di Matthias Schulze, managing director del German Convention Bureau, e Rolf-Barnim Foth, assessore al Marketing e Turismo della Regione Metropolitana di Amburgo: pur in un contesto molto diverso da quello italiano, la meeting industry tedesca ha trovato soluzioni efficaci che possono essere utilizzate come esempio di best practice.

Nello specifico, Schultze parlerà di governance del settore e del rapporto del convention bureau nazionale tedesco con le proprie istituzioni politiche, mentre Foth racconterà come l’amministrazione di Amburgo, la seconda destinazione congressuale della Germania, investe nello sviluppo del settore, portando il caso del centro congressi cittadino, che deve essere rinnovato con una spesa pubblica di 200 milioni di euro. In conclusione l’intervento di Paolo Audino, amministratore delegato di Exmedia-BTC che, alla luce degli interventi precedenti, proporrà una possibile road map per lo sviluppo del congressuale italiano. L’Italian Politicians Forum, in programma il 12 novembre, è realizzato in collaborazione con la Regione Toscana e Federcongressi&eventi e la partnership organizzativa di Triumph Group. Nell’ambito del workshop “Il resto del Mondo una bussola globale per le politiche industriali”, che si terrà domani, martedì 29 ottobre 2013, ore 15, a Palazzo Incontri (via dei Pucci 1) Firenze, Confindustria Toscana e Luiss Lab of European Economics presentano l’Analisi delle esigenze di servizi per l’internazionalizzazione delle imprese toscane.

All’incontro di approfondimento partecipano Pierfrancesco Pacini, presidente Confindustria Toscana; Andrea Fabianelli, vice presidente Confindustria Toscana all’internazionalizzazione; Enrico Rossi, residente Regione Toscana; Luca Severini, direttore generale Banca CR Firenze; Stefano Manzocchi, director Luiss Lab of European Economics. La sfida di intercettare la domanda estera come motore di nuova crescita è indispensabile per un’economia matura come la nostra. Per i prodotti toscani si tratta di confrontarsi con mercati sempre più lontani e con culture complesse e distanti: ma le traiettorie dello sviluppo vanno intercettate dove maggiori sono le potenzialità di crescita.

E’ un tema centrale anche per le politiche industriali della nostra regione, che vanno messe al passo con il mondo che cambia. Ed è un terreno di confronto per le istituzioni e le organizzazioni di rappresentanza che - mediante una riflessione “non-infinita” – devono marciare unite su un programma condiviso di reindustrializzazione e riposizionamento internazionale della Toscana. In occasione dell'uscita del libro "Libertà di cultura. Meno stato e più comunità per arte e ricerca" (Rubbettino editore) di Luca Nannipieri, saggista e firma del Giornale, si terrà a Firenze una tavola rotonda sul futuro della Cultura e dell'Arte in Italia.

Giovedì 31 ottobre, ore 17, presso il Palazzo Bastogi del Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour 18 Firenze, con il patrocinio del Consiglio Regionale e del Centro studi umanistici dell'abbazia di San Savino, avverrà la tavola rotonda dedicata alla drammatica situazione in cui versano la cultura e le migliaia di giovani disoccupati o precari nei settori culturali, della ricerca, della scuola e dell'università. Afferma il curatore e della tavola rotonda Luca Nannipieri: "Le statistiche ci dicono che il settore che ha più potenzialità occupazionali, economiche, di rilancio del brand <> e dell'identità nazionale sullo scenario della competizione globale, è proprio quello culturale e turistico.

I dati ci dicono che il settore turistico, culturale e creativo in termini di PIL fornisce un contributo considerevole alle economia italiana, generando in media il 14% del PIL nazionale, pari ad un fatturato di 104 miliardi di euro (Dossier ConfCultura). Tale cifre sarebbero ben più considerevoli se avvenissero riforme urgenti e radicali da approvare in campo nazionale e locale, per incentivare la partecipazione continua (e non sporadica) di consorzi, cooperative, associazioni, comitati, aziende, fondazione, nella valorizzazione del patrimonio e nella creazione di luoghi e attività culturali, per ridisegnare un diverso rapporto tra istruzione, formazione e immissione nei luoghi di lavoro.

". Intervengono al convegno fiorentino Paolo Bambagioni, consigliere regionale del PD, Maurizia Tazartes, storica dell'arte e firma del Giornale, Vittorio Santoianni, docente all'Accademia di Belle Arti di Firenze, Elena Gurrieri, saggista e responsabile della Biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore di Firenze, Rosalba de Filippis, insegnante e scrittrice, Fiorenzo Smalzi, governatore Lyons della Toscana, Padre Bernardo Francesco Gianni, priore della Basilica di San Miniato al Monte di Firenze, Luca Nannipieri, saggista e membro di board della Fondazione Magna Carta.

La cittadinanza è invitata. Ingresso gratuito.

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