Europa: la semplificazione normativa come fattore di sviluppo

Se ne parla giovedì 17 ottobre all'Università con Sabino Cassese e Domenico Sorace

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2013 22:27
Europa: la semplificazione normativa come fattore di sviluppo

Semplificare il contesto normativo a favore dei cittadini e delle imprese, evitare regole non chiare o inattuabili, riconsiderare il rapporto fra i costi e i benefici nell’introduzione di oneri amministrativi, che talvolta costituiscono un inutile aggravio non solo per i singoli e per chi produce, ma anche per la stessa Pubblica Amministrazione. Sono i temi dell’incontro, in programma giovedì 17 ottobre all’Università di Firenze (ore 18, Aula Magna, piazza San Marco, 4) per la presentazione del volume “Verso la Smart Regulation in Europa” a cura di Federico Basilica, avvocato dello Stato, e Fiorenza Barazzoni, direttore generale della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Insieme agli autori del testo, che affronta il tema attraverso un confronto comparativo fra i vari Paesi e Istituzioni europee, interverranno Sabino Cassese, giudice della Corte istituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, e Domenico Sorace, già ordinario di Diritto amministrativo dell’Università di Firenze. Coordina Giovanni Tarli Barbieri, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Ateneo fiorentino. La Smart Regulation è considerata uno strumento fondamentale della politica economica dei Paesi dell’Unione Europea, adatto a migliorare la crescita, la competitività, lo sviluppo e l’occupazione. "Evoluzione e Valutazione della Ricerca Giuridica" è il titolo del convegno di studi in programma venerdì 18 ottobre a partire dalle 9,30 nell'Aula Magna del Polo delle Scienze Sociali (via delle Pandette 35 a Firenze).

A promuoverlo sono stati l'Università degli Studi di Firenze, il Centro di Studi per la Storia del Pensiero Giuridico Moderno e il Dipartimento di Scienze Giuridiche. L' evento è sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e prevede l'intervento della Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

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