Affitto immobili Regione, la Toscana solo adesso inizierà a guadagnarci

Ogni anno la Regione incassa dagli immobili dati in concessione circa due milioni e mezzo. Fino all'anno scorso ne spendeva quasi 3 milioni e 800 mila per altri locali affittati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2013 14:27
Affitto immobili Regione, la Toscana solo adesso inizierà a guadagnarci

Ogni anno la Regione incassa dagli immobili dati in concessione circa due milioni e mezzo. Fino all'anno scorso ne spendeva quasi 3 milioni e 800 mila per altri locali affittati FIRENZE – L'ultimo palazzo in affitto ad essere stato lasciato è quello di via Toscana a Novoli, un paio di settimane fa: 156 dipendenti trasferiti nei palazzi di fianco A e B, con altri a loro volta spostati a villa Fabbricotti e palazzo Cerretani. Prima ancora, alla fine di marzo, erano stati liberati i locali di via Bardazzi.

In questi giorni toccherà quindi a via Galliano, immobile che la Regione aveva messo a disposizione del Corpo Forestale. "Stiamo lavorando per risparmiare sugli affitti e utilizzare sempre di più solo immobili di proprietà – spiega l'assessore alla presidenza e al bilancio della Regione Toscana, Vittorio Bugli -. Non sempre logisticamente questo è possibile". Già nel 2014 comunqe, grazie agli affitti già dismessi, la spesa per gli affitti pagati sarà più bassa di quella per gli affitti riscossi. Ogni anno infatti la Regione incassa dagli immobili dati in concessione circa due milioni e mezzo.

Fino all'anno scorso ne spendeva quasi 3 milioni e 800 mila per altri locali affittati. Già quest'anno scenderanno a 3 milioni e 182 mila euro (620 mila euro risparmiati) e l'anno prossimo caleranno a 2 milioni e 375 mila euro. "Non ci fermeremo comunque qui" annuncia l'assessore Bugli. Altri traslochi infatti sono previsti. I più rilevanti riguardano la sede del Genio Civile di Pisa, archivi compresi, che si sposterà da Navacchio ad Ospedaletto, in locali di proprietà della Regione. Ci sono poi gli uffici della sanità in via Alderotti a Firenze, destinati ad altra sede.

L'operazione consentirà di risparmiare complessivamente un altro milione e mezzo, riducendo così la spesa degli affitti a meno di un quarto di quanto speso fino all'anno scorso: appena 875 mila euro l'anno. "Il trasloco – avverte Bugli – potrà però essere effettuato solo quando i lavori di ristrutturazione delle due sedi di proprietà saranno conclusi". Attualmente l'appalto per Ospedaletto è in corso di aggiudicazione. L'applicazione per navigare all'interno del patrimonio immobiliare della Regione è accessabile dal sito della Regione dall'indirizzo www.regione.toscana.it/-/patrimonio-georeferenziato, nella sezione dedicata all'amministrazione trasparente nelle pagine che riguardano appunto il patrimonio immobiliare: www.regione.toscana.it/regione/amministrazione-trasparente/beni-immobili-e-gestione-patrimonio. La Regione è proprietaria di 931 fabbricati e di terreni per 117 mila ettari, sparsi per tutta la Toscana e in qualche caso anche oltre: la sede a Bruxelles ad esempio.

Alcuni sono affittati e la Regione incassa ogni anno 2 milioni e mezzo. Altri sono occupati da uffici E poi ci sono gli immobili che la Regione, per esigenze varie, è costretta a prendere in affitto. E quelli ancora che ha deciso di vendere, gli ultimi di una serie visto che dal 1997 ad oggi di immobili ne sono stati venduti oltre 500 incassando, solo negli ultimi sei anni, più di 20 milioni. Questi dati e tante altre informazioni erano già pubbliche. Adesso saranno ancora più accessibili e di facile lettura, con pochi click col mouse sul computer.

La Regione Toscana ha messo infatti a punto un'applicazione web che consente di navigare all'interno di una mappa della Toscana, in maniera intuitiva, e scoprire quali sono le proprietà della Regione (vederle anche, attraverso una foto) e capire come la Regione le utilizza. Accanto alla mappa georeferenziata, nel sito, ci sono poi tre elenchi dettagliati ed anch'essi scaricabili. Nel primo, 90 pagine, non ci sono non solo gli immobili ma anche i terreni e i beni demaniali (boschi e sorgenti ad esempio) di proprietà della Regione.

Ci sono i beni non alienabili, quelli utilizzati direttamente dalla Regione o per altre finalità pubbliche, quelli concessi in affitto e quelli in vendita: tutti con le loro coordinate catastali e in qualche caso la rendita. Le altre due schede riguardano invece gli affitti: quelli pagati dalla Regione e quelli percepiti. C'è scritto il canone annuo e quando scade l'affitto. "Tante volte si parla di amministrazione trasparente – commenta l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli -.

Questo è il modo più semplice per farlo: attraverso il web. Stiamo lavorando anche per rendere le pagine ancora più interattive, in modo che i cittadini che hanno suggerimenti e idee per un miglior utilizzo dei nostri immobili, oppure vogliono segnalare una situazione di degrado, lo possano fare scrivendo una mail ad un indirizzo di posta elettronica". "Allo stesso modo utilizzeremo il web e il sito della Regione, in altre pagine -aggiunge –, per fornire tutti i dettagli sugli immobili, non più strumentali all'attività dell'ente, che abbiamo deciso di mettere in vendita". La Regione l'anno scorso ha deciso di dismettere 45 case ed appartamenti, 26 edifici con uffici, magazzini, locali commerciali e produttivi e poi ancora un ex presidio ospedaliero a Borgo San Lorenzo, garage, alcuni alberghi ed un ex colonia, oltre a 31 terreni.

Il patrimonio agricolo forestale che sarà ceduto - affidato per legge in gestione ad Unioni di Comuni, ex Comunità montane e Province - riguarda altri 340 beni: 73 fabbricati e 207 particelle di terreno. Immobili non più utili o incapaci di generare reddito. Dalla vendita la Regione Toscana ha ipotizzato di incassare 45 milioni, altri 1,6 milioni dai terreni e beni del patrimonio agricolo forestale: un'aspettativa, non una previsione di bilancio. Il mercato immobiliare vive però un momento difficile.

Dall'anno scorso la Regione è così riuscita a vendere solo un ex casa cantoniera a Castiglione d'Orcia e cinque terreni tra Capalbio, Manciano, Castiglion Fiorentino e Magliano per 80 mila euro. L'asta per il complesso immobiliare in via Modena a Firenze, uno degli edifici di maggior valore tra quelli messi in vendita, è andata per due volte deserta: l'ultima a maggio. Altri bandi saranno pubblicati entro la fine dell'anno. Per lo più si tratta comunque di beni di modesto valore: gli immobili più pregiati sono stati venduti negli anni prima. Il patrimonio immobiliare della Regione Toscana Ci sono immobili - frutto di acquisti, cessioni e donazioni -, che in parte la Regione utilizza per i propri uffici, in parte affitta o mette a disposizione di terzi e in parte appunto ha deciso di vendere.

Oltre a case, fondi commerciali, qualche abbazia dismessa e qualche ex albergo ci sono anche più di 1.500 km di ex strade statali, opere idrauliche, porzioni di porto e tre tratti ferroviari in provincia di Arezzo: uno dismesso da sessanta anni (quello da Arezzo a San Sepolcro), con i caselli ferroviari diventati agriturismi e la strada ferrata, per buona parte, trasformata in un percorso trekking, altri due invece ancora funzionanti (quello da Arezzo a Stia e quello da Arezzo a Sinalunga, meno di cento chilometri tra tutti e due), in appalto alla Lfi, una spa di cui il socio di maggioranza è la Provincia di Arezzo per l'appunto. Le vendite passate La Regione ha pubblicato dal 2006 ad oggi venti diversi bandi, vendendo più di cento immobili e terreni.

Tutti sono stati offerti in prelazione a chi già li occupava. E in molti casi sono stati acquistati. Dalla vendita la Regione ha incassato più di 20 milioni. Cosa è stata venduto dal 2006 Tra i beni messi all'asta negli ultimi sette anni c'erano un ex convento nell'aretino diventato nei secoli casa padronale (anche se un po' malconcio), un appetitoso albergo ristorante, in ottimo stato, a Follonica. C'erano uffici e abitazioni di varie metrature a Firenze, un appartamento in condominio a Cecina ed altri in altri borghi toscani.

C'erano tante case cantoniere, quelle con i muri rossi, le cornici bianche attorno alle finestre e il giardino fiorito attorno, nate negli anni lungo le vecchie strade statali. Magari in luoghi un po' isolati..Alcuni immobili sono stati acquistati da Comuni, che magari li avevano già in affitto Prima del 2006 Altri quattrocento immobili, fondi ed appartamenti sono stati venduti dalla Regione dal 1997 al 2006. C'erano ex colonie marine della Gioventù italiana, a volte già in concessione a privati.

C'erano appartamenti e fondi commerciali, un ristorante anche – a Firenze come altrove - e poi di nuovo molte ex case cantoniere dell'Anas che non servivano più allo scopo. Tutte proprietà che spesso erano diventate parte del patrimonio della Regione con lo scioglimento nel 1977 dei cosiddetti ‘enti inutili'. L'Ente profughi dalmati ed istriani possedeva ad esempio 38 appartamenti a Massa e 12 a Firenze, l'Ente nazionale ciechi un centinaio. Poi c'erano le colonie della disciolta gioventù italiana, appunto.

Ed altri ancora.

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