Via Francigena: il fascino del Medioevo in Toscana

Sabato 5 e domenica 6 ottobre gran kermesse tradizioni, leggende, musici e poeti, sfilate e un calendario di escursioni. Montalcino: il 12 ottobre musica e danze antiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2013 14:32
Via Francigena: il fascino del Medioevo in Toscana

Un menestrello di altri tempi, ma anche un cantautore e un simbolo della “toscanità” più irriverente, scanzonata, mordace. E’ Riccardo Marasco una delle novità più attese della “Via Francigena. Il Cammino di Sigerico”, suggestiva combinazione tra la riscoperta dell’antico tracciato e il fascino irresistibile del Medioevo, che si svolgerà il prossimo fine settimana (sabato 5 e domenica 6 ottobre) nel piccolo borgo di Castelnuovo d’Elsa (Castelfiorentino). Il programma della manifestazione è stato illustrato questa mattina nel cuore della frazione dall’Assessore alla Cultura, Maria Cristina Giglioli, e da alcuni rappresentanti delle numerose associazioni che, ogni anno, conferiscono al festival la sua specifica identità: Nicola Pannocchi (Associazione GAT- Gruppo Amici del Teatro di Castelnuovo d’Elsa), Giancarlo Paglialonga (Vallerbike), Fabio Viti (Polisportiva I’Giglio), Mauro Corsi (Anthos), Ottavo Iacomelli (Comitato Festaiolo di Castelnuovo) e Marzio Matteoli (poeta).

Escursionismo e rievocazioni storiche ispirate al Medioevo sono i due punti di forza della manifestazione, in grado di mettere insieme gli appassionati di trekking o di bicicletta con gli amanti di antiche leggende, tradizioni dimenticate o episodi meno noti, i quali affiorano in modo carsico attraverso performances teatrali, sfilate in costume, poesie in rima. Sarà proprio un poeta, Marzio Matteoli, musico liutista e grande improvvisatore, ad accogliere sabato sera i primi pellegrini e visitatori per il banchetto conviviale (allietato dai musici del gruppo storico di Montopoli Valdarno) e poi ad accompagnarli a suon di canti e ottavine alla postazione del “ciclo della vita”, spettacolo teatrale a tinte comiche che racconta il momento del parto nella civiltà contadina del Medioevo.

Ispirata ad un episodio avvenuto nel 1369 è la rievocazione della sottomissione di Castelnuovo d’Elsa alla Repubblica Fiorentina, a sua volta articolata in tre diversi momenti: la decisione presa da un “parlamento” formato da 79 persone (piazza della Chiesa di Santa Maria Assunta) che dette vita ad una vera e propria rissa con un esito pittoresco, la “grande festa” con musici e balli per il passaggio alla Repubblica, con colpo di scena finale (piazza Santa Barbara) ed infine la dura realtà del dominio fiorentino, con Francesco Di Giovanni “condannato al taglio del membro” (via Roma).

Domenica 6 ottobre apertura al mattino del “mercatino dell’accoglienza”, cui seguirà lo spettacolo di intrattenimento di Marzio Matteoli insieme ai musici e l’accoglienza dei viandanti. Nel pomeriggio (dalle 16.30) apertura dei festeggiamenti con la sfilata e numerose esibizioni. Alle 18.00 “Un giullare in piazza”, concerto di Riccardo Marasco intitolato “Dalla Maiorca a piazza della passera” (ingresso gratuito). Nutrito anche il calendario delle escursioni, che prenderanno il via fin dal mattino di sabato per poi svilupparsi per l’intera giornata di domenica con itinerari e destinazioni per tutti i gusti: Siena (in mountainbike), la Chiesa di Santa Maria a Chianni (Gambassi Terme) e lungo la via per Coiano.

Un percorso speciale, “tra arte, devozione e credenze popolari” partirà domenica mattina dal Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino. L’itinerario si snoda attraverso una parte del tracciato di fondovalle della Via Francigena, per poi ricongiungersi a quello descritto da Sigerico. Pranzo finale organizzato dal Comitato Festaiolo di Castelnuovo d’Elsa. “Una grande festa – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Maria Cristina Giglioli – nel nome di un antico itinerario, oggi come in passato percorso dai pellegrini diretti verso Roma ma anche – da diversi anni, ormai - dai numerosi turisti che desiderano abbinare la conoscenza del patrimonio storico artistico all’ammirazione per il nostro paesaggio collinare, che la via Francigena ci porta dolcemente a scoprire.

Un ringraziamento non rituale desidero esprimere nei confronti delle tante associazioni che ad ogni edizione mettono il cuore e l’anima in questa festa, insieme a tutti cittadini della frazione di Castelnuovo d’Elsa”. La “Via Francigena. Il Cammino di Sigerico”, che è promossa dal Comune di Castelfiorentino in collaborazione con i Comuni che si trovano lungo il tracciato, gode del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa ed è organizzata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano. Dalla storia e dalla cultura medievale di Montalcino, a ridosso della vendemmia del Brunello, il grande rosso simbolo del made in Italy enoico nel mondo, nasce “Montalcino d’Ottobre”, una serie di appuntamenti culturali ed enogastronomici volti alla riscoperta dei piatti della tradizione del territorio e della Toscana.

“Montalcino d’Ottobre, colori, profumi, sapori e tornei” è l’evento di scena sabato 12 ottobre, per le vie della città del Brunello, organizzato dai Quartieri Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio, come anteprima della “Sagra del Tordo” (26-27 ottobre), kermesse che, da oltre mezzo secolo, a colpi di frecce scoccate nel Torneo con l’arco, tuffa Montalcino nella storia, nel glorioso passato medievale, che vedeva la città del Brunello una vera e propria capitale militare, economica e culturale del territorio senese.

La cultura del cibo, il connubio di saperi che fondono tradizione e modernità e sapori in equilibrio tra antiche ricette e fantasia dell’arte culinaria, sono i veri protagonisti di “Montalcino d’ottobre” l’appuntamento che, attraverso il rito dello stare insieme, attorno ad un tavolo, e per le vie del centro storico, attraverso la condivisione del cibo e dei segreti che stanno dietro ad ogni piatto, porterà gli amanti del buon bere e del buon mangiare in dietro nel tempo, con un tuffo nella tradizione e nel passato di questo fazzoletto di terra amena del Senese.

Divisi i compiti e i piatti i Quartieri, per la cena “Montalcino d’ottobre, colori, profumi, sapori e tornei” si sfideranno in una competizione all’ultima forchetta di piatti tipici come la “Frittata in trippa” del Borghetto, in via Panfilo dell’Oca, contro le “Pappardelle al sugo di carne” della Ruga, davanti alla trecentesca Chiesa di Sant’Agostino, la “Trippa allo zafferano” del Pianello nella suggestiva Piazzetta San Pietro e la “Schiacciata con l’uva” del Travaglio, nella panoramica via Donnoli, solo per citare i piatti che saranno serviti per le vie del centro storico in abbinamento a Rosso e Brunello di Montalcino e, l’immancabile ed antichissimo, Moscadello di Montalcino.

Un appuntamento che, oltre dal cibo e dal vino, vedrà le vie di Montalcino, animate da spettacoli itineranti, le performance del gruppo di danze antiche “La Vita Nova” di Judith Bartlett, le alchimie musicali di “Inchanto” e “Messer Lurinetto” e, ancora, per gli amanti delle tradizioni popolari, il concerto, in Piazza del Popolo, dell’Orchestra “Vg Big Band”. “Montalcino d’ottobre, colori, profumi, sapori e tornei” è, quindi, l’ouverture dell’attesissima “Sagra del Tordo” (26-27 ottobre), la prima manifestazione di questo genere in provincia di Siena, nata nel 1958, con l’obiettivo di unire la storia medievale della città con quello culinario, legato alla tradizione venatoria del territorio che, con i suoi boschi custodiva il “passo” autunnale degli uccelli migratori.

Per informazioni e prevendita è possibile rivolgersi all’Ufficio Turistico di Montalcino (tel. 0577-849331, info@prolocomontalcino.it). I tagliandi sono acquistabili anche direttamente nei Quartieri: il costo della cena, con “menù a tappe”, è 25 euro per gli adulti, 10 euro per i ragazzi (dai 6 ai 12 anni) e per i bambini (fino 6 anni) è gratuito.

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