Natal’ja e le donne dell’Avanguardia Russa

Il contributo femminile alle nuove teorie estetiche del Modernismo russo, nella mostra “L’Avanguardia russa, la Siberia e l’Oriente. Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2013 10:18
Natal’ja e le donne dell’Avanguardia Russa

Le “Amazzoni dell’Avanguardia” come il poeta Benedikt Livšic aveva nominato Natal’ja Gončarova, Aleksandra Ekster e Ol’ga Rozanova, hanno un ruolo importante nell’arte russa dell’inizio del Novecento. La loro presenza nell’ambito della pittura, della scenografia, dell’illustrazione e nella produzione tessile, ha permesso il riappropriarsi di un legame storico con le origini e la cultura popolare infondendo nuova linfa creativa alla rappresentazione artistica dell’Avanguardia. Le protagoniste femminili dell’Avanguardia russa si distinguono per il loro alto livello qualitativo.

Dotate di una singolare originalità, le loro storie si esprimono senza legami artistici in comune, con filosofie e tendenze separate e valori politici e sociali differenti. Alcuni dei loro lavori sono presenti nella mostra “L’Avanguardia russa, la Siberia e l’Oriente. Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova” a Palazzo Strozzi, dal 27 settembre 2013 al 19 gennaio 2014, che presenta, come in un viaggio illuminante, l’arte russa di inizio secolo attraverso tanti, molteplici punti di vista, quanti possono esistere in una terra immensa, tra ghiacci e deserti, dalle steppe al mare. Influenzati da sculture neolitiche, rituali sciamanici siberiani, stampe cinesi, teorie teosofiche e antroposofiche indiane, artisti come Wassily Kandinsky, Kazimir Malevič, Natal’ja Gončarova, Michail Larionov, Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov e scrittori russi, poco prima della Rivoluzione d’Ottobre del 1917, sviluppano idee estetiche e teoriche, che unite ad una ricerca storica delle proprie origini hanno reso più fervida e creativa ogni loro rappresentazione artistica, segnando profondamente la cultura artistica mondiale.

Cecilia Chiavistelli Natal’ja Gončarova (Nagaevo, regione di Tula 1881-Parigi 1962) è certamente la più nota delle artiste. Pittrice, illustratrice, scenografa, decoratrice, artista di grande talento e impegno. Nel 1901 conosce Michail Larionov, che sposerà e a cui sarà legata da un lunghissimo sodalizio anche artistico. Nel 1906 partecipa alla sezione russa del Salon d’Automne di Parigi; prende parte a molte collettive tra cui “Fante di quadri”, “La coda d’asino” e “Il bersaglio”.

Nei primi anni dieci sperimenta gli stili neoprimitivista, cubista, futurista e raggista; nel 1914 parte per Parigi insieme a Larionov per disegnare per Sergej Djagilev le scenografie di Le Coq d’Or di Rimskij-Korsakov; nel 1915 si trasferisce a Ginevra e non fa più ritorno in Russia. Nel 1916 è a Roma, Napoli e Firenze, Venezia e Torino, per poi fare ritorno a Parigi nell’ottobre del 1917. Vera Chlebnikova (Maloderbetovskij 1891-Mosca 1941) Paesaggista, illustratrice e ritrattista, sorella del poeta futurista Velimir Chlebnikov.

Fra il 1912 e il 1916 è in Francia e in Italia, vive principalmente a Firenze fra il 1913 e il 1916. Nel 1924 sposa Petr Miturič. Negli anni venti e trenta dipinge ed espone paesaggi e bozzetti di scenografie teatrali. Alisa Poret (San Pietroburgo 1902-Mosca 1984) Illustratrice. Dopo il diploma, nel 1926 si unisce alla Scuola dell’Arte analitica di Pavel Filonov; è vicina a Danijl Charms e Aleksandr Vvedenskij. L’anno seguente partecipa alla collettiva “Maestri dell’arte analitica” a Leningrado; dalla fine degli anni venti e per tutto il decennio successivo illustra riviste per bambini; a partire dal 1945 vive a Mosca. L’Avanguardia russa, la Siberia e l’Oriente.

Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova Palazzo Strozzi, Firenze 27 settembre 2013-19 gennaio 2014 Orario: tutti i giorni inclusi i festivi 9.00-20.00 - giovedì 9.00-23.00 Info:. +39 055 2645155 www.palazzostrozzi.org

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