Sfratti a Firenze, esecuzioni da rinviare per motivi di 'ordine pubblico'

“Al fine di evitare un aggravamento della tensione sociale già operante per le ovvie conseguenze della crisi economica, con preoccupanti risvolti sull’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 agosto 2013 10:49
Sfratti a Firenze, esecuzioni da rinviare per motivi di 'ordine pubblico'

Rinviare l’esecuzione degli sfratti e favorire la gestione dell’emergenza abitativa sul territorio: è quanto ha chiesto il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi nella lettera inviata ieri al prefetto di Firenze Luigi Varratta. Una richiesta che si è resa necessaria, ha spiegato il sindaco, “al fine di evitare un aggravamento della tensione sociale già operante per le ovvie conseguenze della crisi economica, con preoccupanti risvolti sull’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini”. Nell’arco di un solo mese - dall’inizio di settembre all’inizio di ottobre - sul territorio di Sesto Fiorentino sono previsti infatti almeno diciotto sfratti con forza pubblica, quasi tutti causati da situazioni di morosità. La medaglia ha due facce.

Per volerla guardare da tutti i punti di vista, questa situazione si traduce nella mancata riscossione dell'affitto da parte dei proprietari degli immobili in oggetto. Le spese restano, l'affitto non arriva, il mercato immobiliare è fermo: il proprietario che non percepisce rendita è il prossimo in lista per la casa popolare. Forse il sistema è andato in frantumi? La bomba sociale. Nell’elenco delle famiglie che a breve subiranno lo sfratto, ve ne sono almeno una decina - nella maggior parte dei casi con minori - che sono presenti nella graduatoria comunale per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, ma alle quali il Comune non sarà in grado, se non in minima parte, di offrire una soluzione abitativa.

Perché si rischia la lotta sociale tra poveri? Perché in questo modo le case di proprietà, messe in affitto spesso per garantirsi un reddito altrimenti inesistente, diventano l'alloggio sociale che il Comune non è riuscito a trovare ed il piccolo proprietario si sostituisce all'ente di assistenza sociale. “Le assegnazioni verranno disposte utilizzando il patrimonio già esistente - ha precisato Gianassi - poiché nel breve periodo non sono previste consegne di alloggi di nuova costruzione”.

Un rinvio dell’esecuzione degli sfratti in programma nelle prossime settimane servirebbe a dare respiro all’emergenza abitativa, considerando anche che alla fine di settembre è prevista la pubblicazione della nuova graduatoria dell’Erp. In tempi recenti il Comune di Sesto Fiorentino ha investito circa 3 milioni di euro di risorse proprie per incrementare con nuove costruzioni il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che è ad oggi costituito da circa 800 alloggi. “Fino ad oggi tutte le famiglie sestesi in possesso dei requisiti necessari per l’assegnazione di un alloggio hanno sempre trovato risposta all’emergenza - ha concluso il sindaco nella lettera al prefetto - purtroppo la situazione sta precipitando in modo drammaticoAntLen

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