Derubavano autotrasportatori fermi su autostrade in Toscana

Le indagini hanno preso avvio nell’autunno del 2012, precisamente nella nottata del 18 ottobre 2012, allorquando, nel parcheggio esterno al casello di Monte San Savino (AR) dell’autostrada del Sole, si era verificato il furto di un cospicuo carico di televisori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2013 15:33
Derubavano autotrasportatori fermi su autostrade in Toscana

La Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale Toscana, unitamente a personale della Sottosezione Polizia Stradale di Battifolle (AR) e con l’ausilio del personale del Commissariato P.S. San Giovanni Barra (Napoli), al termine di una complessa attività investigativa congiunta, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in furto pluriaggravato (artt.624/625 c.p.) emesse dal GIP del Tribunale di Arezzo nei confronti di un cittadino italiano di origine partenopea, residente a Napoli, facente parte di una organizzazione che esprimeva la propria illecita attività con la tecnica del c.d.

“taglio telo” - ovvero individuando e quindi depredando autotrasportatori mentre erano in sosta notturna in aree di sosta e parcheggio lungo l’intera rete autostradale; organizzazione che aveva di mira soprattutto merce facile da piazzare sul mercato nero della ricettazione. Le indagini hanno preso avvio nell’autunno del 2012, precisamente nella nottata del 18 ottobre 2012, allorquando, nel parcheggio esterno al casello di Monte San Savino (AR) dell’autostrada del Sole, si era verificato il furto di un cospicuo carico di televisori L.C.D.

da 32 pollici, in danno del conducente di un mezzo pesante, proprio secondo il modus operandi c.d. del “taglio telo”. Al di là del notevole danno economico cagionato, calcolato in alcune decine di migliaia di euro, l’evento ha destato enorme allarme sia in considerazione della recrudescenza del fenomeno su tutto il territorio nazionale sia in considerazione del fatto che, in passato, tali episodi sono stati accompagnati da episodi di violenza, anche grave, sulle vittime del reato. La Squadra di P.G.

del Compartimento Polizia Stradale Toscana, insieme al personale della Sottosezione Polizia Stradale di Arezzo, ha così messo in piedi una complessa attività tecnica - realizzata grazie al capillare sviluppo dei tabulati di traffico telefonico delle utenze telefoniche con specifici programmi di analisi all’avanguardia messi a disposizione dal Servizio Polizia Stradale ed utilizzati da personale appositamente addestrato – che ha consentito, tra le altre cose, l’individuazione dei numeri di utenza cellulare delle persone che avevano partecipato all’evento.

Da qui ne è conseguito un costante monitoraggio degli spostamenti del sodalizio criminoso – effettuato con tecniche “classiche” di investigazione come il pedinamento ma anche avvalendosi di una sofisticata attrezzatura informatica - che ha portato, il 5 aprile scorso, a sottoporre a fermo di P.G. 5 personaggi di origine partenopea, pluripregiudicati, da considerarsi come elementi di spicco della “banda”, resisi responsabili di un ulteriore furto di 13440 paia di calze da donna – per un valore finale di alcune decine di migliaia di euro - consumato in danno di un cittadino straniero in località Lazise.

Nell’ambito della stessa attività, poi, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo aveva emesso, già il 4 marzo 2013 ed il 5 maggio 2013, un totale di quattro ulteriori ordinanze di custodia cautelare in carico di altrettanti soggetti facenti parte della stessa banda uno dei quali già sottoposto a fermo nella descritta operazione. Con l’esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita oggi, è stata, di fatto, completamente individuata e debellata una organizzazione criminale dedita al costante furto di merce dai mezzi pesanti in sosta notturna lungo la rete autostradale e costituita da due distinte batterie.

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