Luglio: la cassa integrazione in rallentamento

In linea con la tendenza nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 agosto 2013 09:32
Luglio: la cassa integrazione in rallentamento

Firenze 13.08.2013.- I dati di Luglio sulla cassa integrazione evidenziano un rallentamento, in linea con la tendenza nazionale, della cassa integrazione anche in Toscana. Nell’aggregato Gennaio-Luglio, il dato a nostro giudizio di maggior valore statistico perché non misura le oscillazioni di breve periodo, il valore complessivo delle ore approvate dall’INPS risulta però superiore con 29.969.208 ore al dato dello scorso anno. Questo mero dato statistico è alterato al ribasso, dal blocco dei finanziamento operato sulla cassa in deroga, ragione per la quale, le domande non vengono approvate, ma le sospensioni del lavoro ci sono state e i lavoratori sono senza salario. Se il dato “ufficiale” della cassa in deroga risulta quindi di poco più di 8,4 milioni di ore secondo l’INPS, il dato complessivo delle domande pervenute comprese quelle in attesa di approvazione per mancato finanziamento, superano al 31 Luglio 14,7 milioni, con 20.500 lavoratori in attesa di risposte solo nella nostra regione, circa 300.000 in ambito nazionale. Ecco quindi che l’aumento effettivo della cassa nei primi 7 mesi in Toscana, si assesta poco sotto un + 20% con 35.624.727 ore richieste. Oltre alla deroga cresce l’ordinaria, 8.253.085 ore contro le 6.631.769 del 2012 (+24%) e la straordinaria per aziende di maggiori dimensioni e in crisi non congiunturale, 12.871.642 contro le 11.919.065 del 2012 (+14,8%).

Si conferma quindi un quadro assai precario della nostra economia già messo in evidenza nel rapporto congiunturale presentato a Luglio insieme ad IRES, accentuato dalla carenza di risorse per gli ammortizzatori, dall’esaurimento di questi per molte imprese, dalle politiche di taglio ai bilanci di molte amministrazioni che si traducono in riduzioni di orario e part time involontari per molti lavoratori e lavoratrici delle aziende degli appalti, dall’aggravarsi della crisi di settori strategici quali l’edilizia o la siderurgia, che anche sul nostro territorio stanno avendo un impatto molto pesante.

Il tutto in un quadro di riduzione ulteriore dei finanziamenti ad imprese e famiglie da parte del sistema bancario come certificato dalla stessa Bankitalia e da un’impennata dei fallimenti e dei concordati dai quali, quando va bene riparte un’attività ridotta come dimensione di impresa e lavoratori. E’ molto rilevante infatti anche l’aumento dei lavoratori in mobilità o in disoccupazione. Secondo Daniele Quiriconi, responsabile del mercato del lavoro per la segreteria della CGIL Toscana, “servono interventi non ordinari a favore del lavoro e della redistribuzione del reddito che favoriscano i consumi che continuano a decrescere, più che misure simboliche da campagna elettorale, l’immediato rifinanziamento degli ammortizzatori, magari attraverso la riduzione di programmi militari in questo momento velleitari, lo sblocco della contrattazione anche nel pubblico impiego verso il quale invece si profilano nuovi tagli salariali e agli organici.

Difficile che questa sia la strada della ripresa annunciata. I fatti, al di là della propaganda, hanno la testa dura.”

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