Via Nazionale: il bagno pubblico all'aperto

Si lava completamente nudo nella fontanella di piazza Libertà, denunciato dalla polizia municipale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2013 10:20
Via Nazionale: il bagno pubblico all'aperto

Completamente nudo, è stata sorpreso a ‘fare il bagno’ nella fontanella pubblica di piazza della Libertà a Firenze, ieri sera all’ora di cena, mentre turisti e fiorentini passavano a pochi metri. Per questo P. C. 28 anni, rom di nazionalità romena, è stato denunciato dalla polizia municipale per atti contrari alla pubblica decenza. I vigili da tempo controllano la zona di piazza della Libertà, dove i cittadini lamentano la presenza di rom sotto i portici o che usano la fontanella o la vasca come ‘bagno’.

Ieri sera una pattuglia si è appostata intorno alle 19.45 sotto le arcate della piazza dal lato di via San Gallo. Alle 20 circa gli agenti hanno notato un gruppo di nomadi che si avvicinava al prato al centro della piazza. Tra questi un uomo, P. C., ha cominciato a spogliarsi e a lavarsi nella fontanella rimanendo palesemente con gli organi genitali scoperti mentre nella piazza passavano altre persone. A quel punto gli agenti sono intervenuti e dopo aver fatto rivestire l’uomo lo hanno denunciato. "Chi può anche solo immaginare di possedere una stanza da bagno o una lavanderia realizzata da Girolamo e Giovanni Della Robbia? Nessuno...

Eppure il tabernacolo di Via Nazionale, le cosiddette "Fonticine" pare proprio abbiano assunto tali, svilenti, funzioni per alcuni Rom ed extracomunitari della zona". Questo è quanto denuncia il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli. "Alcuni commercianti e lavoratori della zona mi hanno segnalato il problema - spiega Torselli - ma ho stentato a crederci fino a quando non ho visto coi miei occhi alcune donne Rom avvicinarsi in pieno giorno alle "Fonticine" e con la massima disinvoltura, prima spogliarsi e lavarsi parti del corpo utilizzando addirittura bottiglie d'acqua (?) prese dalle loro borse, poi addirittura sciacquare nel tabernacolo del 1522 i propri abiti".

"La cosa grave è che - prosegue il consigliere di centrodestra - in risposta a chi faceva notare alle donne il cattivo gusto del loro gesto, abbiamo ricevuto solo offese e sfottò". "Ci dispiace - conclude Torselli - che la parola "degrado" urti la sensibilità del nostro sindaco, ma noi conosciamo pochi altri termini per definire simili comportamenti. Possiamo dire "scempio", "offesa" o "mancanza di rispetto verso Firenze, i fiorentini e la nostra storia", ma a prescindere dalle parole, pretendiamo una sola risposta: che si ponga fine a questi deplorevoli comportamenti veramente disgustosi nel pieno centro di Firenze, di fronte agli occhi di tutto il mondo".

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