Monte dei Paschi, CDA approva risultati primo semestre

Miglioramento del profilo patrimoniale e finanziario a livello consolidato espresso in termini sia di aumento dei ratio di capitale2 e del livello di patrimonio, che della posizione di liquidità nonché della copertura dei crediti deteriorati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2013 18:02
Monte dei Paschi, CDA approva risultati primo semestre

Risultato Netto dei primi sei mesi 2013 pari a -380 milioni di euro rispetto a -1.552 milioni di euro relativo ai primi sei mesi 2012 Conto economico semestrale influenzato da contesto macro-economico particolarmente negativo parzialmente compensato dagli effetti positivi derivanti dalla realizzazione delle azioni di Piano Industriale: Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato oggi i risultati del primo semestre 2013. Il secondo trimestre del 2013 è stato caratterizzato da un andamento congiunturale di persistente recessione dell’Area Euro e dell'Italia dove la domanda domestica ancora debole, la scarsa fiducia degli operatori e la debolezza dei bilanci, hanno amplificato gli effetti depressivi delle manovre fiscali e acuito l’incertezza sui mercati.

Il Gruppo ha inoltre dovuto affrontare un clima non favorevole per l’effetto mediatico conseguente alle operazioni strutturate “Alexandria”, “Santorini” e “Nota Italia” e alle indagini giudiziarie legate all’acquisto di Banca Antonveneta, che sebbene sia progressivamente migliorato rispetto a fine gennaio, ha comunque continuato ad influenzare l’operatività del secondo trimestre. In tale contesto, il Management ha continuato a perseguire, con decisione, i target fissati dal Piano Industriale 2012-2015, realizzando nel secondo trimestre un miglioramento/consolidamento delle quote di mercato nei principali segmenti di business, un'espansione della Raccolta Diretta e un miglioramento dei profili di liquidità del Gruppo, che si è tradotto in un forte incremento della counterbalancing capacity, passata da 14 miliardi di euro di fine Marzo a 21 miliardi di euro a Giugno 2013. Allo stesso tempo è stato mantenuto un solido profilo di adeguatezza patrimoniale, con i ratios regolamentari che si sono rafforzati rispetto a valori di fine 2012 per effetto dell’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari (c.d.

Monti Bond) e della riduzione ulteriore delle attività ponderate per il rischio (RWA). I risultati di conto economico di Gruppo nel primo semestre 2013 Al 30 giugno 2013 il Margine della gestione finanziaria e assicurativa del Gruppo si è attestato a circa 2.189 milioni di euro, registrando una flessione del 13,2% sul 1° trimestre 2013 (circa 155 milioni di euro in meno) e del 22,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Più in dettaglio: Il Margine di interesse è risultato pari a circa 1.084 milioni di euro, in flessione del 35,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (-26,8% su basi omogenee3), con un contributo del 2° trimestre 2013 di circa 486 milioni di euro in calo del 18,5% sul 1° trimestre 2013.

L’evoluzione dell’aggregato nel 2° trimestre 2013 è da mettere principalmente in relazione agli effetti congiunti (i) della politica di sviluppo della raccolta diretta commerciale attuata in esecuzione del programma di miglioramento dei profili di liquidità e in risposta al clima mediatico non favorevole conseguente alle note vicende giudiziarie in cui è stato coinvolto il Gruppo; (ii) della riduzione degli impieghi fruttiferi in un contesto economico che permane recessivo; (iii) dei maggiori oneri (-30 milioni di euro circa) correlati all’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari avvenuta il 28 febbraio 20135.

Tali fenomeni hanno determinato una riduzione della forbice dei tassi, dovuta principalmente all’aumento del costo del funding e alla ricomposizione delle masse verso forme maggiormente onerose, a cui si è associato un effetto volumi negativo dovuto alla contrazione delle attività intermediate con la Clientela. Le Commissioni nette, sono risultate pari a circa 849 milioni di euro, in crescita dell’1,4% sull’anno precedente grazie all’aumento dei proventi relativi alla gestione del risparmio (in particolare, distribuzione di servizi di terzi e ricezione/trasmissione di ordini), che hanno più che compensato la flessione dei ricavi correlati all’intermediazione creditizia a fronte della contrazione dei volumi di attività.

Il contributo del 2° trimestre 2013, pari a circa 417 milioni di euro, evidenzia una leggera flessione rispetto al trimestre precedente (-3,3%), da mettere in relazione alle citate commissioni da crediti, mentre le altre componenti commissionali hanno registrato una dinamica sostanzialmente stazionaria. Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni pari a circa 66 milioni di euro (39 milioni di euro circa a Giugno 2012) con un contributo del 2° trimestre 2013 pari a circa 39 milioni di euro.

Tali valori sono sostanzialmente riconducibili agli utili delle partecipazioni consolidate al patrimonio netto, al cui interno il contributo del comparto assicurativo di AXA-MPS è di circa 56 milioni di euro (+21 milioni di euro rispetto a Giugno 2012). Il Risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie a Giugno 2013 si è attestato a 196 milioni di euro circa, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2012 (-62 milioni di euro; -24%), con un contributo del 2° trimestre 2013 di 76 milioni di euro circa (contro 121 milioni di euro circa del 1° trimestre 2013), così composto: Risultato di negoziazione positivo per circa 122 milioni di euro, in crescita sull’analogo periodo dell’esercizio precedente (+11%), in relazione alle opportunità offerte dai mercati finanziari e nonostante gli effetti dell’adeguamento del Credit Value Adjustment a fronte della componente di rischio di controparte relativa al fair value dei derivati OTC non collateralizzati (importo negativo del semestre pari a circa 26,5 milioni di euro).

Il contributo del 2° trimestre 2013, pari a circa 59 milioni di euro, è sostanzialmente in linea con i valori del 1° trimestre 2013 (circa 64 milioni di euro); Risultato da cessione/riacquisto di crediti e passività/attività finanziarie disponibili per la vendita, pari a circa 52 milioni di euro (+18 milioni di euro circa su Giugno 2012), riconducibile prevalentemente alla programmata ottimizzazione del portafoglio titoli in AFS. Il risultato del 2° trimestre 2013 è stato pari a circa 28 milioni di euro (+3,5 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2013); Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value pari a 22,7 milioni di euro, contro +115 milioni di euro contabilizzati a Giugno 2012, quando il Gruppo aveva beneficiato della svalutazione di uno strumento di capitale nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Scambio effettuata lo scorso esercizio.

Nel 2° trimestre 2013 il risultato è negativo per 11 milioni di euro circa (+33 milioni di euro circa il dato del 1° trimestre 2013) per effetto della rivalutazione di tale passività. Risultato netto dell’attività di copertura: risulta negativo per 5 milioni di euro circa con un effetto del 2° trimestre 2013 pressoché nullo. Le Rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono pari a circa 1.029 milioni di euro (+22,7% su Giugno 2012), con un’incidenza del 2° trimestre 2013 pari a circa 545 milioni di euro (+12,5% sul trimestre precedente).

Tale valore è da ricondurre sia all’evoluzione dei crediti deteriorati lordi (+1 miliardo di euro nel 2° trimestre 2013 circa), sia all’incremento dei livelli di presidio del rischio. Il rapporto tra le rettifiche di periodo annualizzate e gli impieghi verso clientela, nel quadro di una politica sempre rigorosa in termini di accantonamenti, esprime un tasso di provisioning di 149 bps, che si confronta con 138 bps del 1° trimestre 2013 e di 188 bps del 2012. Le Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie risultano negative per 22 milioni di euro circa (-116 milioni di euro circa a Giugno 2012; -10 milioni di euro circa nel 1° trimestre 2013) soprattutto per effetto di svalutazioni di partecipazioni e OICR classificati nel portafoglio AFS. Conseguentemente, il Risultato della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a circa 1.138 milioni di euro (circa 1.856 milioni di euro a Giugno 2012; -38,7%), con un contributo del 2° trimestre 2013 di circa 460 milioni di euro (-32,1% sul trimestre precedente). Il totale degli Oneri operativi sono risultati pari a circa 1.467 milioni di euro, in calo del 10,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3,3% la variazione sul 1° trimestre 2013).

Nel dettaglio: Spese del personale, pari a circa 909 milioni di euro, in calo dell’11,8% su Giugno 2012 e del 6,5% sul trimestre precedente, grazie alla riduzione degli organici e agli accordi con le organizzazioni sindacali siglati a fine 2012 da cui sono attesi ulteriori benefici nel corso del 2013 principalmente per gli effetti degli esodi anticipati avvenuti nel corso del secondo trimestre. Il semestre ha registrato l’uscita di 61 Dirigenti, la cui incidenza sull’organico totale è passata all’1,4%, ben al di sotto della media di settore (2,1%); Altre spese amministrative (al netto dei recuperi spese da clientela), pari a circa 485 milioni di euro, in calo del 6,5% su Giugno 2012.

Il confronto trimestre su trimestre, invece, evidenzia una crescita dell’aggregato del 3,9% principalmente riconducibile all’accelerazione della realizzazione del piano progetti previsto dal Piano Industriale 2012-15 e alle maggiori spese legali legate alla dinamica del contenzioso; Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si attestano a circa 73,4 milioni di euro, in calo del 19,4% sull’analogo periodo dell’anno precedente, per effetto delle svalutazioni delle attività immateriali effettuate nel corso del 2012. Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto risulta negativo per circa 329 milioni di euro (era positivo per circa 215,7 milioni di euro a Giugno 2012 e negativo di 68 milioni di euro nel 1° trimestre 2013). L’indice di cost/income si attesta al 67% (65,9% a Dicembre 2012), per effetto della riduzione della base di ricavi, a fronte di una riduzione degli oneri operativi. Alla formazione del Risultato di esercizio concorrono inoltre: Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ed altri oneri/proventi di gestione, che risultano positivi per circa 14,6 milioni di euro, in aumento di circa 3 milioni di euro sul trimestre precedente.

L’aggregato al 30 giugno 2013 risulta composto da: Accantonamenti al fondo rischi e oneri pari a circa -45 milioni di euro, concentrati prevalentemente su cause legali/revocatorie; Altri oneri/proventi di gestione per +60 milioni di euro circa, sui quali incidono, oltre ai proventi relativi alla “commissione di istruttoria veloce”, anche gli oneri per transazioni su cause passive e gli ammortamenti per migliorie beni di terzi. Utile (Perdite) da partecipazioni, si registra un saldo netto negativo per circa 31 milioni di euro per lo più imputabile a riduzioni di patrimonio netto di partecipazioni collegate. Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum, pari a circa 18 milioni di euro relativi alla revisione della stima degli incentivi collegati agli esodi del personale in esubero già effettuati in base all’accordo del 19 dicembre 2012 con le organizzazioni sindacali. Utili da cessione investimenti pari a -1,7 milioni di euro circa. Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, nel primo semestre 2013 il Risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte risulta essere in perdita per circa 364 milioni di euro (rispetto all’utile lordo di 99,6 milioni di euro di Giugno 2012 e alla perdita di 60,5 milioni di euro di Marzo 2013). Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono state positive per circa 6 milioni di euro (negative per circa 56 milioni di euro a Giugno 2012). Il Risultato d’esercizio consolidato ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA), impairment avviamenti, intangibili e svalutazione della partecipazione AM Holding registra una perdita pari a 358,5 milioni di euro (50,5 milioni di euro l’utile di Giugno 2012 e -92,3 la perdita al 31 Marzo 2013). Dall’impairment test degli avviamenti del Gruppo, effettuato al 30 Giugno 2013 non sono emerse svalutazioni sugli avviamenti. Considerando anche gli effetti della PPA, degli impairment e delle svalutazioni il risultato di periodo del Gruppo segna una perdita di 380 milioni di euro (-1.552 milioni di euro a Giugno 2012, -100,7 milioni a Marzo 2013). Gli aggregati patrimoniali di Gruppo nel primo semestre 2013 Al 30 giugno 2013 i volumi di Raccolta complessiva del Gruppo si sono attestati a circa 242 miliardi di euro, in calo dell’1,8% sul saldo di fine marzo 2013, per l’effetto combinato della crescita della raccolta diretta (+1,3%) e della riduzione della raccolta indiretta (-5,5%).

Rispetto a Giugno 2012 la raccolta complessiva si pone in flessione del 7,6%. La Raccolta diretta del Gruppo, pari a circa 137 miliardi di euro, ha registrato un aumento dell’1,3% rispetto al 31/03/2013 e del 3,3% rispetto a Giugno 2012, con una quota di mercato che è salita al 7,2% (dato a maggio 2013, ultimo disponibile), in crescita di 30 bps rispetto a fine 2012. Nel 2° trimestre 2013, la dinamica dell’aggregato ha beneficiato del forte sviluppo dei conti correnti (+8,8% su 31/03/13) e depositi vincolati (+5,3%), grazie soprattutto al prodotto denominato “Conto Italiano di Deposito”, mentre le obbligazioni hanno registrato un trend in flessione (-4,5%).

In calo anche i Pronti Contro Termine passivi (-9,8%), che rappresentano, per la quasi totalità, una forma di raccolta garantita sul mercato istituzionale. La voce “Altre forme di Raccolta Diretta” include per circa 4 miliardi di euro, i Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) emessi a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze6. La Raccolta indiretta del Gruppo, pari a circa 104 miliardi di euro, ha registrato una riduzione del 5,5% sul 31/03/2013 e del 18,9% su Giugno 2012. Più in dettaglio: il Risparmio gestito ha chiuso il semestre con volumi pari a circa 43 miliardi di euro, in calo del 2,3% su fine marzo 2013 e del 3,3% su Giugno 2012, principalmente per effetto dei deflussi netti che hanno interessato il comparto connessi al clima mediatico non favorevole conseguente alle note vicende giudiziarie in cui è stato coinvolto il Gruppo.

All’interno dell’aggregato: la componente assicurativa, pari a 21 miliardi di euro (-3,5% rispetto al trimestre precedente; -7,1% su Giugno 2012), pur beneficiando nel semestre di una raccolta premi pari a circa 2,5 miliardi di euro, sostenuta dai prodotti Unit Linked; i Fondi Comuni di Investimento e Sicav, pari a 16 miliardi di euro circa, risultano sostanzialmente in linea al trimestre precedente (-0,4%) e in crescita del 2,2% su Giugno 2012; le Gestioni Patrimoniali, sono risultate pari a circa 6 miliardi di euro (-2,5% su Marzo 2013 e -3% su Giugno 2012). Le consistenze del Risparmio amministrato, pari a circa 62 miliardi di euro, presentano un calo del 7,6% su Marzo 2013 (-27,1% sull'analogo periodo dell’anno precedente) da ricondurre, prevalentemente, a movimenti delle custodie azionarie di grandi clienti del Gruppo ai quali, peraltro, sono associati impatti economici non significativi. I crediti verso la clientela del Gruppo si sono attestati a circa 138 miliardi di euro, in flessione dell’1,7% sul trimestre precedente e del 4,4% sull’analogo periodo del 2012.

La dinamica dell’aggregato è da mettere in relazione sia alla ridotta domanda di credito connessa al ciclo congiunturale recessivo, che ha penalizzato soprattutto le forme tecniche in conto corrente e i mutui, sia alla particolare selettività usata dal Gruppo nell’erogazione dei finanziamenti. La quota di mercato del Gruppo sui prestiti complessivi (al netto dei PCT) si è confermata attorno al 7,3% (dato a maggio, ultimo disponibile). Relativamente al credito specializzato nel primo semestre 2013: MPS Capital Services ha erogato nuovi finanziamenti per circa 386 milioni di euro, in flessione rispetto all’anno precedente (-42,1%), con un contributo del 2° trimestre di circa 265 milioni di euro; il flusso dello stipulato Leasing è risultato pari a circa 291 milioni di euro (-40,4% rispetto a Giugno 2012) con un gettito del 2° trimestre di circa 156 milioni di euro in crescita del 15,4% rispetto al 1° trimestre 2013.

Il Turnover Factoring, pari a circa 3,2 miliardi di euro, è risultato in flessione del 23,9% rispetto all’anno precedente (1,6 miliardi di euro il contributo del 2° trimestre 2013; -2,3% trim/trim); sul fronte del credito al consumo, veicolato tramite la controllata Consum.it, nel semestre 2013 sono stati erogati finanziamenti per circa 976 milioni di euro (-19,1% su anno precedente), con un’incidenza del 2° trimestre di circa 423 milioni di euro, in calo rispetto al trimestre precedente (-23,5%) da ricondurre al rallentamento dei prestiti personali. A fine Giugno 2013 il Gruppo ha registrato un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati pari a circa 19 miliardi di euro, corrispondente al 13,8% degli impieghi complessivi verso clientela.

Nel secondo trimestre i volumi dell’aggregato sono aumentati di 358 milioni di euro, mostrando una dinamica in decelerazione (l’aumento del 1°trimestre 2013 era stato pari a 1.284 milioni di euro). In particolare, si evidenzia una crescita delle sofferenze (+331 milioni di euro, vs. +357 milioni di euro del 1° trimestre 2013) e degli incagli (+333 milioni di euro, vs +576 milioni di euro del 1° trimestre 2013), parzialmente compensati dalla riduzione delle esposizioni scadute (-254 milioni di euro, che, invece, lo scorso trimestre erano cresciuti di 376 milioni di euro).

In lieve riduzione anche i crediti ristrutturati (-52 milioni di euro, vs. -25 milioni di euro del 1° trimestre 2013). Al 30 Giugno 2013 la percentuale di copertura del totale crediti deteriorati si è attestata al 41,1%, portandosi al di sopra dei valori di fine 2012 (+70 bps rispetto al Marzo 2013), anche per effetto dell’adeguamento dei fondi rettificativi di alcune posizioni in sofferenza, con conseguente coverage delle sofferenze passato da 57,9% a 58,1% (+20 bps rispetto a Marzo 2013).

In lieve riduzione il coverage delle posizioni a incaglio che si attesta a 20,4% (-50 bps rispetto a Marzo 2013). Per incrementare i livelli di presidio sul credito ordinario con elevato grado di rischiosità e sul credito a Rischio Anomalo, nel Piano Industriale è previsto l’accentramento della gestione di queste posizioni presso le Aree Territoriali con l’obiettivo di seguire con maggiore puntualità e in modo più diretto tali posizioni. Il portafoglio titoli e derivati del Gruppo è risultato pari a circa 40,5 miliardi di euro, in aumento di circa 2,5 miliardi di euro rispetto a Marzo 2013.

La dinamica del secondo trimestre è da riconnettere principalmente ad acquisti temporanei di titoli di Stato sul portafoglio HFT della controllata MPS Capital Services in relazione alla sua attività di primary dealer nel comparto dei bond governativi. Tali acquisti, effettuati in concomitanza con il regolamento delle aste di fine giugno, sono stati quasi totalmente ricollocati sul mercato già nella prima parte del mese di luglio. Il portafoglio titoli ha inoltre beneficiato della ripresa di valore dei titoli valutati al fair value, in relazione alla riduzione dello spread Italia, che ha impattato prevalentemente sul portafoglio Titoli di Stato classificati AFS, mentre sul comparto L&R il calo è riconducibile al sopraggiungere della scadenza naturale dei titoli in esso classificati. Nel semestre è proseguita l’attività di ottimizzazione del portafoglio mediante l’alienazione con realizzo di plusvalenze di attività finanziarie e il contestuale riacquisto di titoli senza copertura del rischio tasso.

Inoltre, nell’ambito dell’indirizzo strategico generale di riduzione degli attivi finanziari e correlata riduzione rischi, si è proseguito anche nella riduzione delle posizioni investite in obbligazioni societarie, nel deleverage del portafoglio Hedge Fund e nella riduzione del portafoglio investito in azioni nelle componenti appartenenti alla categoria contabile AFS. I criteri guida che hanno accompagnato il processo di cessione sono consistiti nell’indirizzo di dismettere le posizioni con un basso grado di liquidabilità e stanziabilità in BCE e il cui costo di finanziamento marginale appariva maggiore rispetto al rendimento atteso in termini di flusso cedolare o di dividendi. A Giugno 2013 il Patrimonio di Vigilanza del Gruppo si è attestato a 14.387 milioni di euro, le Attività Ponderate per il Rischio (RWA) sono risultate pari a circa 87.800 milioni di euro.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 Ratio (comprensivo dei 4.071 milioni di Nuovi Strumenti Finanziari c.d. Monti Bond) è risultato pari all’11% (8,9% al 31 dicembre 2012); il Tier 1 Ratio all’11,7% (9,5% al 31 dicembre 20127) e il Total Capital Ratio al 16,4% (13,7% al 31 dicembre 20127). Con riferimento ai segmenti operativi di natura commerciale del Gruppo Montepaschi, individuati sulla base del principio contabile IFRS 8, riportiamo i risultati della Direzione Commerciale, che al suo interno è articolata nei comparti Retail Banking e Corporate Banking: Totale Direzione Commerciale • Ricavi: 2.955,6 milioni di euro (+4,9% a/a). • Raccolta Diretta: 95.364 milioni di euro (+2,3% a/a). • Crediti “vivi” verso clientela: 117.380 milioni di euro(-7,9% a/a). Al suo interno: Direzione commerciale/Retail Banking • Ricavi: 2.031,4 milioni di euro (+18,5% a/a). • Raccolta Diretta: 70.072 milioni di euro (-3,5% a/a). • Crediti “vivi” verso clientela: 57.876 milioni di euro (-5,3% a/a). Direzione commerciale/Corporate Banking • Ricavi: 924,2 milioni di euro (-16,4% a/a). • Raccolta Diretta: 25.293 milioni di euro (+23,2% a/a). • Crediti “vivi” verso clientela: 59.504 milioni di euro (-10,3% a/a). Eventi Societari di rilievo del Primo Semestre 2013 Gennaio Attribuzione al CdA, da parte dell’Assemblea straordinaria, delle deleghe per aumentare il capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione, fino a un massimo di 4,5 miliardi di euro, al servizio esclusivo dell’esercizio della facoltà, da parte della Banca, di convertire i Nuovi Strumenti Finanziari governativi e/o per aumentare il capitale sociale, sempre con esclusione del diritto di opzione, mediante emissione di azioni ordinarie per un controvalore massimo di 2 miliardi di euro, al servizio esclusivo del pagamento in azioni degli interessi da corrispondersi ai sensi della normativa relativa ai Nuovi Strumenti Finanziari. Depositati i progetti di fusione per incorporazione nella Capogruppo di Banca Antonveneta e Mps Gestione Crediti Banca. L’agenzia di rating Dominion Bond Rating Service (DBRS) ha avviato la copertura su BMPS.

La valutazione è iniziata con rating investment grade a lungo termine a ‘BBB’ con outlook negativo e rating a breve termine (‘R-2(mid)’ con outlook stabile. Tale giudizio è stato confermato in data 8 febbraio 2013. Febbraio Completata l’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari governativi per un ammontare complessivo di 4.071 milioni di euro ed effettuato il rimborso dei Tremonti Bond per 1.900 milioni di euro Banca MPS ha reso noto che, in virtù delle disposizioni di cui al Decreto Legge 95/2012 e degli impegni previsti nell’ambito dell’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari, non saranno corrisposti interessi su strumenti finanziari subordinati il cui contratto preveda la facoltà per la banca emittente di non corrispondere la remunerazione in caso in cui, tra l’altro, non vi siano profitti distribuibili sulla base dell’ultimo bilancio approvato, ovvero di andamenti negativi della gestione, ad esclusione dei casi ove sussista un obbligo legale di procedere al pagamento anche in assenza di utili distribuibili o vi sia solo la possibilità di differire il pagamento. Marzo Completato il processo di accoglimento integrale delle richieste dei dipendenti di aderire al Fondo di Solidarietà, al termine del quale le uscite anticipate dal Gruppo avranno riguardato circa 1.660 dipendenti. Avvio da parte del CdA di azioni di responsabilità e risarcitorie in relazione ad alcune operazioni strutturate effettuate in esercizi precedenti. Approvata la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (redatta in conformità alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate emanato da Borsa Italiana, è disponibile nella sezione Investors & Ricerca del sito www.mps.it). Aprile Sottoscrizione dell’atto di fusione per incorporazione di Banca Antonveneta. L’Assemblea ordinaria della Banca del 29 aprile 2013 ha approvato: il Bilancio d’esercizio al 31.12.2012; l’elezione quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione del Dott.

Pietro Giovanni Corsa; il nuovo Regolamento assembleare; la Relazione sulla Remunerazione (redatta ai sensi dell’articolo 123-ter del Testo Unico della Finanza, è disponibile nella sezione Investors & Ricerca del sito www.mps.it). L’Assemblea, inoltre, ha deliberato l’esercizio dell’azione di responsabilità, proposta dal CdA e avviata avanti il Tribunale di Firenze, nei confronti dell’ex Presidente del CdA, Avv. Giuseppe Mussari, e dell’ex Direttore Generale, Dott. Antonio Vigni per tutti i danni subiti e subendi dalla Banca in relazione all’operazione realizzata con Nomura Int.

Plc, e nei confronti dell’ex Direttore Generale, Dott. Antonio Vigni, per tutti i danni subiti e subendi dalla Banca in relazione all’operazione realizzata con Deutsche Bank AG. Maggio Moody’s ha abbassato il rating a lungo termine della Banca da ‘Ba2’ a ‘B2’, con outlook negativo; confermato il rating a breve termine a ‘NP’. Sottoscrizione dell’atto di fusione per incorporazione di MPS Gestione Crediti Banca. Il CdA ha deciso di sospendere dalla carica di consigliere della Banca l’avvocato Michele Briamonte a seguito dell’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena con cui è stato interdetto dall’ufficio direttivo del CdA della Banca per il reato di “abuso di informazioni privilegiate”. Giugno Il CdA ha approvato il Piano di Ristrutturazione della Banca, successivamente trasmesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Commissione Europea nell’ambito della procedura di approvazione degli aiuti di Stato. Fitch ha confermato i rating della Banca (in particolare il rating a lungo termine a ‘BBB’, quello a breve termine a ’F3’ e il Support Rating Floor a ‘BBB’), confermandone l’importanza sistemica.

L’outlook è negativo e riflette la valutazione sul rating IDR (Issuer Default Rating) a lungo termine dell’Italia. In data 14 giugno 2013, dietro richiesta di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A,, l’Agenzia di Rating Standard & Poor’s ha comunicato il ritiro del rating. Al momento della chiusura del rapporto il rating a lungo termine è stato portato a ‘B’, con outlook negativo; il rating a breve è stato confermato a ‘B’. Fatti di rilievo successivi al 30.06.2013 5 Luglio Scioglimento dell’accordo parasociale con Spoleto-Credito e Servizi Società Cooperativa avente ad oggetto un totale complessivo di n.

22.972.924 azioni ordinarie di Banca Popolare di Spoleto SpA.. 18 Luglio L’Assemblea straordinaria e ordinaria della Capogruppo ha approvato le seguenti modifiche dello Statuto sociale: eliminato il limite al possesso azionario del 4%; inserito il limite massimo di due mandati consecutivi successivi al primo per i consiglieri di amministrazione ad eccezione dell’Amministratore Delegato uscente; recepita la nuova disciplina sulle “quote di genere”; introdotto il limite di età per i membri del Consiglio di Amministrazione, Presidente e Amministratore Delegato; deliberata la revoca dalla carica di consigliere di amministrazione dell’Avv.

Michele Briamonte; eletto sindaco supplente il dott. Franco Michelotti. 30 Luglio La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, con avviso datato 30 luglio 2013, ha comunicato di aver concluso le indagini preliminari relative a procedimento penale connesso all’acquisizione di Banca Antonveneta. Manipolazione di mercato, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, falso in prospetto, false comunicazioni sociali, abuso di informazioni privilegiate sono i principali reati contestati dalla Procura al precedente management.

In qualità di persone giuridiche sottoposte alle indagini ai sensi del D.Lgs 8 giugno 2001 n°231, sono state avvisate della conclusione delle indagini preliminari anche Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. e JP Morgan Securities Ltd Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Arturo Betunio, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili I prospetti riclassificati gestionali I criteri gestionali di riclassificazione del Gruppo Montepaschi criteri gestionali di riclassificazione dei dati economico-patrimoniali Nei prospetti che seguono vengono riportati gli schemi di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati secondo criteri gestionali. Si evidenziano di seguito gli interventi di riclassificazione che hanno interessato il conto economico consolidato al 30 giugno 2013: La voce del conto economico riclassificato “Risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie” ricomprende i valori delle voci di bilancio 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, 100 “Utile/perdita da cessione o riacquisto di crediti, attività finanziarie disponibili per la vendita e detenute sino alla scadenza e passività finanziarie” e 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

Tale voce incorpora i valori afferenti i dividendi percepiti su titoli azionari relativi al portafoglio Titoli di proprietà (9,6 milioni di euro). La voce del conto economico riclassificato “Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni” comprende la voce di bilancio 70 “Dividendi e proventi simili” e la quota parte della voce di bilancio 240 “Utili (Perdite) delle partecipazioni” (valore di circa 62 milioni di euro per il contributo al conto economico della quota di pertinenza dell’utile delle partecipazioni collegate in AXA, Intermonte Sim e Asset Management Holding, consolidate con il criterio del patrimonio netto).

L’aggregato è stato inoltre depurato dei dividendi percepiti su titoli azionari relativi al portafoglio titoli di proprietà, come descritto al punto precedente. La voce del conto economico riclassificato “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie” comprende le voci di bilancio 130b “attività finanziarie disponibili per la vendita”, 130c “attività finanziarie detenute sino alla scadenza” e 130d ”altre operazioni finanziarie”. La voce del conto economico “Spese per il Personale” è stata ridotta degli oneri di ristrutturazione, per circa 18 milioni di euro, relativi alla revisione della stima degli incentivi collegati agli esodi del personale in esubero già effettuati in base all’accordo del 19 dicembre 2012 con le organizzazioni sindacali.

L’importo è stato riclassificato nella voce “Oneri di ristrutturazione / Oneri una tantum”. La voce del conto economico riclassificato “Altre Spese Amministrative” è stata nettata della quota relativa al recupero delle imposte di bollo e dei recuperi di spesa su clientela (circa 132,5 milioni di euro) contabilizzata in bilancio nella voce 220 “Altri oneri/proventi di gestione”. La voce del conto economico riclassificato “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e Altri proventi/oneri di gestione”, che accoglie le voci di bilancio 190 “Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri” e 220 “Altri oneri/proventi di gestione”, esclude i recuperi delle imposte di bollo e di spesa su clientela riclassificate nella voce “Altre Spese Amministrative” di cui si è detto al punto e). La voce del conto economico “Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum” accoglie gli oneri una tantum, pari a circa 18 milioni di euro, relativi alla revisione della stima degli incentivi collegati agli esodi del personale in esubero già effettuati in base all’accordo del 19 dicembre 2012 con le organizzazioni sindacali, scorporati dalle Spese per il Personale (vedi punto d)). La voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni” è stata depurata delle componenti riclassificate nella voce “Dividendi e proventi simili” (vedi punto b)). Gli effetti del Purchase Price Allocation (PPA) sono stati ricondotti alla specifica voce scorporandoli dalle voci economiche interessate (in particolare “Margine di interesse” per 18,3 milioni di euro e Ammortamenti per 13,8 milioni di euro, al netto della componente fiscale teorica per -10,6 milioni di euro che integra la relativa voce). Relativamente al Conto Economico si precisa che i valori esposti del 2012 sono quelli pubblicati nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31/03/2013 e tengono conto dei seguenti aspetti: rettifica dei saldi dell’esercizio precedente in conformità alle disposizioni dello IAS 8 (principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori), che hanno riguardato la correzione retrospettiva di errori nella rappresentazione contabile in bilancio: delle operazioni “Alexandria”, “Santorini” e “Nota Italia” che hanno avuto riflessi sulle seguenti voci riclassificate: Margine di Interesse; Risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie; in conseguenza degli esiti delle attività di controllo dei disallineamenti tra le risultanze gestionali e quelle amministrativo-contabili, con riguardo alla gestione amministrativa del personale.

Ciò ha avuto riflessi sulle seguenti voci riclassificate: Spese di Personale; Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e Altri proventi/oneri di gestione. rettifica dei saldi dell’esercizio precedente in conformità alle disposizioni dello IAS 19 “Employee benefits”. rettifica dei valori di tutti i trimestri del 2012 in conformità alle sole disposizioni dello IAS 19 “Employee benefits”, con effetti sulla voce economica riclassificata “Spese per il Personale”. Con decreto dell’8 febbraio 2013 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto lo scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e controllo di Banca Popolare di Spoleto ed è venuta meno l’influenza notevole sulla società; al 31/03/2013 la partecipazione è stata classificata come Available For Sale.

Considerato che tale elemento di discontinuità non determina distorsioni significative nella lettura dei dati gestionali del Gruppo, non sono stati modificati i periodi precedenti; quando necessario, ne è stato indicato l’effetto nel commento. Si riportano a seguire i principali interventi di riclassificazione apportati allo Stato Patrimoniale consolidato: La voce dell’attivo dello stato patrimoniale riclassificato “Attività finanziarie negoziabili” ricomprende le voci di bilancio 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. La voce dell’attivo dello stato patrimoniale riclassificato “Altre attività” ricomprende le voci di bilancio 80 “Derivati di copertura”, 90 “Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”, 140 “Attività fiscali”, 150 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 160 “Altre attività”. La voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato “Debiti verso clientela e titoli” ricomprende le voci di bilancio 20 “Debiti verso clientela”, 30 “Titoli in circolazione” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”. La voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato “Altre voci del passivo” ricomprende le voci di bilancio 60 “Derivati di copertura”, 70 “Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”, 80 “Passività fiscali”, 90 “Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione” e 100 “Altre passività”. Relativamente allo Stato Patrimoniale riclassificato, si precisa che i valori esposti del 2012 sono quelli pubblicati nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31/03/2013 e tengono conto degli effetti conseguenti alla correzione retrospettiva di errori nella rappresentazione contabile nei bilanci della Capogruppo delle operazioni “Alexandria”, “Santorini” e “Nota Italia”; nonché degli errori emersi dalle verifiche condotte dalla Capogruppo sui disallineamenti tra le risultanze gestionali e quelle amministrativo-contabili con riguardo alla gestione amministrativa del personale.

Ciò ha avuto riflesso sulle seguenti voci patrimoniali riclassificate: Crediti/Debiti verso clientela, Altre Attività/Voci del Passivo, Debiti verso banche, Passività finanziare di negoziazione. Inoltre, sono stati rettificati i valori di tutti i trimestri del 2012 in conformità alle sole disposizioni dello IAS 19 “Employee benefits”, con effetti sui seguenti aggregati patrimoniali riclassificati: Altre Attività/Altre voci del passivo, Fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato, Fondi di quiescenza, Patrimonio netto di Gruppo. Con riferimento a Banca Popolare di Spoleto, come sopra detto, al 31/03/2013 la società è stata classificata come Available For Sale.

Considerato che tale elemento di discontinuità non determina distorsioni significative nella lettura dei dati gestionali del Gruppo, non sono stati modificati i periodi precedenti; quando necessario, è stato indicando l’effetto di tale modifica nel commento. 1 I valori al 30/06/2012 sono stati riesposti considerando, in analogia a quanto effettuato sul Bilancio Consolidato al 31/12/2012, le variazioni effettuate in conformità alle disposizioni dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori).

Inoltre, tali valori tengono conto dell'applicazione del principio IAS 19 "Employee benefits" effettuata in sede di Resoconto Intermedio di Gestione al 31/03/2013. 2 Il confronto si riferisce ai dati di Dicembre 2012. 3 Per una corretta analisi dell’evoluzione dell’aggregato rispetto all’anno precedente è necessario ricordare che nel 4°trim12 sono sopraggiunti alcuni elementi di discontinuità di competenza economica anche dei trimestri precedenti, tra i quali si evidenziano: a) la contabilizzazione degli interessi sui c.d.

Tremonti Bond per l’intera quota di competenza 2012, b) l’eliminazione della commissione di istruttoria urgente e la modifica della modalità di calcolo degli interessi in caso di sconfinamento, c) i mutati criteri di consolidamento di Banca Popolare di Spoleto a seguito del venir meno dell’“influenza notevole”. 4 Quota di mercato a Maggio 2013, ultimo dato disponibile. 5 Si ricorda che l’emissione dei NSF ha comportato un aumento dell’outstanding degli strumenti sottoscritti dal Tesoro, da 1,9 mld di euro a 4,071 mld di euro ed un costo per interessi passivi al 30 giugno 2013 per circa 152 mln di euro, di cui circa 60 mln euro a partire dal 1° marzo 2013. 6Il 28 febbraio 2013 Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.

ha completato l’emissione dei nuovi strumenti finanziari ai sensi dell’art. 23-sexies, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n. 135 come successivamente modificato (i “Nuovi Strumenti Finanziari”). In particolare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sottoscritto Nuovi Strumenti Finanziari (NSF) emessi dalla Banca per un ammontare complessivo 4,071 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi di euro ai fini dell'integrale sostituzione dei cd.

Tremonti Bond già emessi dalla Banca nel 2009 (ed inclusi, da fine dicembre 2012, nelle “Altre Forme di Raccolta Diretta”), e 0,171 miliardi, con data di godimento 1 luglio 2013, a titolo di pagamento anticipato degli interessi maturati sino al 31 dicembre 2012 sui Tremonti Bond, in considerazione del fatto che il risultato di esercizio della Banca al 31 dicembre 2012 è stato negativo. Nonostante i NSF siano inclusi nella Raccolta Diretta, dal punto di vista dell’Adeguatezza Patrimoniale, essi sono computati nel Core Tier 1, in quanto caratterizzati da un grado di subordinazione pari passu con le azioni ordinarie, sia in caso di liquidazione volontaria o procedura concorsuale, sia in continuità d’impresa. 7 I dati comparativi relativi al 31 dicembre 2012 sono stati riesposti e differiscono quindi dai valori pubblicati nella Relazione di Gestione alla data, in quanto, in data 07/05/2013, l’Autorità di Vigilanza ha richiesto che la Banca operasse una variazione retrospettiva del Patrimonio di Base che ne riduce la consistenza di 76 mln di euro.

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