Via Pistoiese: il progetto di “Safety Review”

L’assessore Bonaccorsi: “Un intervento radicale per rendere la strada più sicura per automobilisti, ciclisti e pedoni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2013 20:02
Via Pistoiese: il progetto di “Safety Review”

Addio alle tre rotatorie, sostituite da incroci rialzati e colorati regolati da semafori; addio pure alle continue immissioni e svolte a sinistra per entrare e uscire dalle strade laterali. Benvenute alle corsie più strette e a tutti quegli accorgimenti, tra cui uno spartitraffico continuo a centro strada, mirati alla riduzione della velocità, una delle principali cause di incidenti. Ecco come cambierà via Pistoiese una volta che saranno realizzati interamente gli interventi per la sicurezza stradale “Safety Review” predisposti dall’Amministrazione comunale nell’ambito del Progetto “DAVID”.

Gli interventi sono stati illustrati oggi dall’assessore alla mobilità e infrastrutture Filippo Bonaccorsi e da Lorenzo Domenichini (professore ordinario di Strade, Ferrovie e Aeroporti presso l’Università di Firenze – Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale e coordinatore del LASIS, laboratorio per la sicurezza e l’infortunistica stradale) che ha materialmente sviluppato il progetto. Presente anche il direttore della direzione mobilità Vincenzo Tartaglia. “Questo è un intervento su cui stiamo lavorando da molto tempo ed è una triste fatalità doverlo presentare oggi, nel giorno dei funerali delle vittime del tragico incidente del pullman in Irpinia – ha dichiarato l’assessore Bonaccorsi – .

Ogni volta che accadono eventi drammatici sulle strade torna in primo piano il tema della sicurezza stradale. Adesso, anche alla luce dei dati che segnalano i numerosi incidenti avvenuti in passato adesso ‘mettiamo le mani’ su via Pistoiese. Anche grazie alle risorse messe a disposizione per i Mondiali di ciclismo, faremo un intervento radicale che renderà la seconda direttrice più incidentata di Firenze una strada finalmente sicura per automobilisti, ciclisti e pedoni”. “La sostituzione delle tre rotatorie con altrettanti impianti semaforici non provocherà un rallentamento della circolazione – ha precisato l’assessore – perché grazie agli accorgimenti messi a disposizione dalle tecnologia, come l’onda verde, siamo in grado di mantenere i flussi costanti per quanto riguarda la velocità e quindi si entrerà e si uscirà da Firenze nello stesso tempo ma con un grandissimo guadagno per quanto riguarda la sicurezza: incroci semaforizzati, incroci più stretti e rialzati con attraversamenti più sicuri per pedoni e ciclisti”.

Le premesse Quindi, prendendo spunto dalla necessità di intervenire su via Pistoiese per renderla idonea ad accogliere il passaggio dei ciclisti in occasione dei Mondiali, è stato deciso di avviare uno studio che portasse ad individuare gli interventi da effettuare per migliorare la sicurezza stradale dopo il passaggio delle corse ciclistiche. Prima di tutto è stato svolto uno studio sull’incidentalità che ha caratterizzato negli ultimi anni via Pistoiese. Lo studio ha evidenziato in particolare l’urgenza di risolvere il problema di sicurezza costituito dai frequenti urti fronto-laterali (connessi con le immissioni e le svolte a sinistra) nei quali si trovano spesso coinvolti i mezzi a due ruote, nonché dalla velocità inappropriata con cui i veicoli percorrono la strada.

Dalle analisi e dalle ispezioni effettuate in via Pistoiese sono emerse alcune criticità, come ha spiegato Domenichini. Prima di tutto la non chiara identificazione del ruolo gerarchico svolto dalla strada. “In via Pistoiese è presente una forte commistione tra due funzioni: quella di direttrice di ingresso/uscita dalla città e quella a servizio del traffico locale a servizio delle aree di residenza e commerciali fortemente presenti nelle aree limitrofe alla strada. Questo genera interazioni conflittuali difficilmente gestibili”.

Inoltre la presenza di un flusso prevalente che percorre in senso longitudinale via Pistoiese suggerisce di scegliere tipologie lineari di intersezioni piuttosto che soluzioni a rotatoria regolate da impianti semaforici. “Con una semaforizzazione coordinata e sincronizzata longitudinalmente è possibile offrire priorità al flusso prevalente migliorando la qualità della circolazione, a tutto beneficio della sicurezza e dell’ambiente” ha sottolineato Domenichini. Altro elemento di criticità evidenziato riguarda le velocità elevate di percorrenza della strada da parte dei veicoli in ingresso o in uscita da Firenze, soprattutto nei periodi di “morbida” (ovvero quando sulla strada ci sono meno veicoli) o di notte.

E il rischio diventa particolarmente elevato per chi si deve immettere o arriva in via Pistoiese dalle strade laterali. Infine la forte presenza di motocicli e ciclomotori che impone una riduzione delle svolte a sinistra da e per via Pistoiese dagli spazi laterali: l’obiettivo è limitare gli scontri fronto-laterali che costituiscono più del 60% della tipologia degli incidenti che accadono in via Pistoiese. Nel Piano Strutturale è stato deciso di privilegiare per via Pistoiese la funzione di penetrazione, individuando nella viabilità parallela di via Brozzi e nel “fuso longitudinale” di via delle Piagge (collegate tra loro da “aste trasversali”), gli assi in grado di sviluppare le funzioni di accesso necessarie per la riqualificazione urbana dell’area.

È in questa visione strategica che si inserisce il progetto mirato ad attenuare se non risolvere i problemi di sicurezza che affliggono di via Pistoiese. Il progetto Il progetto si basa su tre principi basilari: ovvero moderare la velocità; eliminare le svolte a sinistra in ingresso/uscita da via Pistoiese provenendo da accessi laterali o intersezioni; regolamentare il parcheggio lungo la strada. Per quanto riguarda la riduzione della velocità dei veicoli in transito su via Pistoiese sarà ottenuta attraverso interventi mirati come il restringimento delle corsie di marcia da 5,50 a 3,50 metri in modo da ridurre la dispersione delle traiettorie dei veicoli in transito.

E ancora il disallineamento planimetrico dell’asse di via Pistoiese mediante inserimento di una terza corsia al centro della carreggiata (della larghezza di 3,00 metri) a disposizione, alternativamente, della direzione verso centro città e verso Campi Bisenzio. La terza corsia assume, in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate, la funzione di corsia di accumulo per la svolta a sinistra. I punti in cui l’asse devia dall’andamento rettilineo sono sottolineati dalla realizzazione di una isola divisionale sopraelevata nel margine interno e dall’inserimento nello spartitraffico di delineatori di margine.

Gli incroci saranno quindi rialzati e colorati, in modo da poter essere un elemento visivo forte per richiamare l’attenzione degli automobilisti. Venendo alla questione dell’eliminazione delle svolte in sinistra in uscita da via Pistoiese e in immissione sulla stessa provenendo da accessi laterali o intersezioni, le manovre di svolta a sinistra sono concentrate e consentite nelle 3 intersezioni semaforizzate di via Campania, via Umbria e via Golubovich (dove saranno rimosse le attuali rotatorie), così da poter gestire la conflittualità dei flussi trasversali con il traffico longitudinale su via Pistoiese.

In concreto verrà realizzato uno spartitraffico sormontabile lungo tutto il tracciato di Via Pistoiese. Le svolte in sinistra in uscita da via Pistoiese vengono modificate in svolte a destra, immettendo il traffico nella viabilità locale parallela del quartiere (via Brozzi o il “fuso longitudinale” di Le Piagge) attraverso la quale si giunge alla più vicina intersezione regolata da semaforo. “Questa operazione necessiterà di una revisione parziale dei sensi di marcia sulle “aste trasversali” , ma si tratta di modifiche limitate” ha assicurato Domenichini.

La realizzazione del cordolo longitudinale continuo (attualmente è presente a tratti) consentirà di scoraggiare l’abitudine dei mezzi a due ruote di invadere la corsia di marcia opposta, viaggiando contromano per superare eventuali accodamenti di veicoli in una delle due direzioni di marcia, e dovrebbe azzerare la grande quantità di incidenti per svio di veicoli isolati che attualmente si accumulano nei tratti ove è presente la sezione di avvio di un cordolo centrale o di isole divisionali isolati. Infine il tema dei parcheggi Attualmente la sosta sugli spazi laterali è praticamente vietata lungo quasi tutta la direttrice.

Con il progetto di messa in sicurezza invece si procederà alla regolamentazione del parcheggio con l’obiettivo di ridurre il disturbo che le manovre di immissione/uscita dal parcheggio producono sul traffico in transito. I posti auto “regolari” dovrebbero essere un centinaio. L’attuazione del progetto L’attuazione completa di questo progetto richiede necessariamente la disponibilità continua lungo tutto il tracciato di via Pistoiese di una viabilità parallela utilizzabile (locale) mediante la quale realizzare i percorsi necessari per ripristinare le possibilità di svolta a sinistra non consentite lungo via Pistoiese.

Lo studio svolto ha però evidenziato che, in questo momento, il “fuso longitudinale” di via le Piagge non è completamente realizzato. Per questo l’intervento è stato articolato in due fasi successive. La prima fase consiste nella riorganizzazione della sezione trasversale di via Pistoiese dalla rotatoria in prossimità del sovrappasso dell’Autostrada A1 fino a via del Pesciolino. Si tratta di un tratto di oltre 2,2 chilometri dove si è verificato il 70% circa degli incidenti. La seconda riguarda la realizzazione preliminare dei tratti mancanti del “fuso longitudinale” di via delle Piagge e successivo completamento della riorganizzazione della sezione trasversale di via Pistoiese.

La prima fase è in corso di realizzazione: sono già stati effettuati infatti i lavori, per oltre un milione di euro, nell’ambito dei Mondiali di ciclismo, mentre ulteriori interventi (per un investimento di circa 800mila euro) saranno realizzati dopo lo svolgimento dei Mondiali, quindi tra ottobre e dicembre. Per quanto riguarda gli interventi previsti nella seconda fase, l’assessore Bonaccorsi ha precisato che sono già previsti nel Piano degli Investimenti 2013-2015. (mf)

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