Valdarno jazz: si chiude con i ritmi africani e scandinavi

Il quartetto di Ivan Mazuze presenta VJ Ndzuti, lavoro appena uscito per Egea Distribution; il titolo significa ‘ombra’ in Xichangana, un’antica lingua del sud del Mozambico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2013 17:17
Valdarno jazz: si chiude con i ritmi africani e scandinavi

È un evento in cui i ritmi africani incontrano il jazz di impronta scandinava l’ultimo appuntamento, domenica 28 luglio, della 22° edizione del Valdarno Jazz Summer Festival. In collaborazione con Musicastrada, alle ore 21.30 presso piazza Varchi (Montevarchi), si terrà il concerto, a ingresso libero, del quartetto del sassofonista e compositore del Mozambico Ivan Mazuze; in formazione con lui, Isildo Novela al basso, Jacob Young alla chitarra, Marque Gilmore alla batteria.

L’evento chiude l’edizione estiva del festival, una rassegna internazionale che, diretta da Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia, ha visto esibirsi – in piazza, per tutti, a ingresso libero - artisti del calibro di Roberto Gatto, Perico Sambeat, Nir Felder, Reuben Rogers (sito internet http://valdarnojazzfestival.wordpress.com/). Mazuze presenterà Ndzuti, lavoro appena uscito per Egea Distribution; il titolo significa ‘ombra’ in Xichangana, un’antica lingua del sud del Mozambico, e riflette la figurazione di Mazuze della sua eredità culturale posta in una prospettiva moderna.

La musica del quartetto, nato in Norvegia nel 1999, mescola, infatti, la folk-music tradizionale del Mozambico con jazz africano ed elementi di jazz music scandinavo. Tutte le musiche sono composte da Mazuze, un mix di stili musicali, fraseggi vocali, groove, djembe e improvvisazioni. Il cd è impreziosito da collaborazioni importanti, come quelle con il panista Omar Sosa, la cantante della Costa d’Avorio Manou Gallo, il percussionista del Mali Sidiki Camara. Sara Chiarello

Notizie correlate
In evidenza