Legge regionale sull'editoria: per garantire qualità e rapporti di lavoro

Una notizia per la quale dichiara la sua soddisfazione Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana, che da capogruppo del Pd fu il primo firmatario del provvedimento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2013 17:52
Legge regionale sull'editoria: per garantire qualità e rapporti di lavoro

FIRENZE – La Toscana ha da oggi una legge regionale per sostenere le imprese di informazione locale, promuovendo il diritto al pluralismo e la qualità e la professionalità dell’occupazione. Una notizia per la quale dichiara la sua soddisfazione Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana, che da capogruppo del Pd fu il primo firmatario del provvedimento. “E’ una legge – ha detto Bugli questa mattina commentando l’approvazione da parte dell’aula – che può cambiare lo scenario in cui si trovano molte emittenti della nostra regione che sono da tempo alle prese da una parte con massicci investimenti per il passaggio al digitale terrestre e dall’altra con una contrazione delle risorse necessarie per sopravvivere.

Una situazione che ha portato molte di queste alla chiusura o a ridimensionare drasticamente le redazioni, con conseguenze negative sulla qualità dell’informazione”. “Questa legge – prosegue – è un primo passo, ma indispensabile. Per la prima volta, infatti, il nostro ordinamento riconosce e definisce il sistema dell’informazione locale come un elemento importante della nostra identità regionale; ne scatta una fotografia che permetterà di intervenire laddove ce ne siano i presupposti e le esigenze.

Puntando principalmente su due aspetti: la qualità del prodotto finale, che viene incentivata dalla legge stessa, e la qualità del rapporto di lavoro dentro queste emittenti. Una condizione, quest’ultima, che costituirà un requisito fondamentale per accedere alle risorse che la Regione metterà a disposizione”. A questo proposito Bugli ha reso noto che a breve la Giunta approverà la seconda variazione di bilancio nella quale, spiega, “sarà destinato a sostegno della legge un milione per il 2013 e due milioni per il 2014”.

“Auspico – ha concluso – che queste risorse consentano di mettere in campo dei buoni progetti che contribuiscano a rafforzare l’informazione locale”. “Una buona notizia l'approvazione della legge regionale a sostegno dell'informazione locale. Negli ultimi anni il settore editoriale in Toscana è stato segnato da una crisi profonda con chiusure di giornali regionali e conseguenti perdite di posti di lavoro giornalistico e non. Non è stato da meno il settore radiotelevisivo segnato anch'esso da licenziamenti e cassa integrazione.

E' non è finita qui, purtroppo. Una buona notizia l'approvazione di questa legge che Assostampa ha fortemente voluto e alla quale, nella fase delle audizioni in commissione, ha cercato di portare il proprio contributo di idee e di esperienza. E' un aiuto reale ad una ripartenza necessaria e non rinviabile a salvaguardia di un bene comune, il pluralismo dell'informazione. Una legge necessaria per dare un po' di ossigeno ad un settore che da lavoro a decine e decine di uomini e donne, giornalisti e non.

Una buona notizia anche perché la legge pone fra i requisiti per accedere al sostegno il rispetto del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti e la regolarità dei versamenti contributivi. Non c'è informazione di qualità senza regole rispettate e senza un equo compenso, tutti lo affermano, ma non è pratica di tutti, non guasta una legge che rende il tutto cogente almeno quando si ricevono contributi che escono dalla tasche dei cittadini” così commenta Nazzareno Bisogni, vicepresidente AST

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