Per Rossi Protezione Civile all’altezza: problema ora uscire da Patto Stabilità

“Risposta tempestiva, capacità di accoglienza volutamente sovradimensionata. Riporteremo Piano di messa in sicurezza edifici pubblici in Consiglio, ma Gorveno deve capire le priorità: questi interventi devono uscire dal patto di stabilità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2013 18:48
Per Rossi Protezione Civile all’altezza: problema ora uscire da Patto Stabilità

Firenze – Il sistema della protezione civile ha offerto “un quadro di risposta complessivamente alto, quanto a capacità di intervento, rapidità, prosecuzione dell’azione di soccorso. La capacità di risposta alla domanda di ospitalità è attualmente sovradimensionata, domani mi auguro venga accolta la nostra richiesta presentata al Governo per la dichiarazione dello stato di emergenza e vengano stanziati i primi 5 milioni di euro per gli interventi nelle zone colpite. È arrivato il momento, però, di far uscire queste spese dal patto di stabilità, il Governo lo dovrà capire”.

Il presidente Enrico Rossi esprime con chiarezza la posizione della Regione Toscana nel corso dell’informativa in Consiglio regionale. “Non si può, per l’Europa, morire sotto le macerie o sotto l’acqua, ci sono priorità che devono essere riconosciute, altrimenti anche i nostri cittadini comincerebbero a non capire più”. Il presidente illustra il quadro aggiornato della situazione di emergenza nelle zone colpite dal terremoto, “le due aree della Lunigiana e della Garfagnana: l’accoglienza delle strutture di sicurezza permette di ospitare 5mila sfollati, sono state individuate aree per il ricovero di altre 5mila persone nella malaugurata eventualità di nuovi eventi.

Le verifiche sono tuttora in corso e possono essere adesso intensificate, sono stati già visti sei-settecento edifici, di questi sessanta-settanta sono risultati inagibili. Entro sabato credo si possa censire tutti gli edifici e avere le risposte attese. Parallelamente, faremo le verifiche degli edifici pubblici e le verifiche sulle condizioni delle Chiese, per sapere se domenica le funzioni religiose potranno essere celebrate all’interno”. Il presidente raccoglie le valutazioni positive espresse in aula dai consiglieri provenienti dalle zone colpite e ricorda come “domenica, quando nuove scosse hanno rigettato nel panico la popolazione si è saputo sopperire al momento di criticità intensificando le presenze”.

Quindi, rilancia la richiesta già avanzata per gli eventi alluvionali: “Bisogna portare questi interventi fuori dal patto di stabilità” e prende l’impegno di “ripresentare in Consiglio il Piano della prevenzione per gli edifici pubblici, e rilanciarlo, aumentando anche le risorse impegnate dalla Regione. Però – attacca – il Governo deve capire. A causa del patto di stabilità e del blocco degli investimenti, i piani di intervento risultano affievoliti e finiscono per azzerarsi”.

Se per la messa in sicurezza degli edifici pubblici “servono 400milioni, siamo nell’ordine del possibile, a patto di programmare seriamente gli interventi in un arco di tempo compatibile, certo non in un solo anno, con le risorse disponibili dello Stato, della Regione, dei Comuni, tenendo il passo giusto ci si può fare. Il Governo prenda le responsabilità forti, ne va della credibilità dello Stato”. Vicinanza ai cittadini di Lunigiana e Garfagnana, zone in questi giorni ripetutamente colpite da scosse di terremoto e alle istituzioni impegnate sul territorio e l’invito ad un minuto di silenzio per esprimere cordoglio alle famiglie De Anna e Cioni.

Si è aperta così la seduta del Consiglio regionale di questo pomeriggio. Il presidente dell’assemblea legislativa toscana Alberto Monaci ha voluto esprimere la vicinanza dell’assemblea alle persone colpite dal sisma in Lunigiana e Garfagnana e alle istituzioni, impegnate sul territorio negli interventi di tutela delle persone e di messa in sicurezza dei luoghi. L’invito al raccoglimento dal presidente Monaci, a nome dell’assemblea, per esprimere il sentimento di sincero cordoglio alla famiglia De Anna per la scomparsa di Barbara, la funzionaria fiorentina che era stata ferita a fine maggio in un attacco dei talebani a Kabul.

De Anna lavorava per l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Condoglianze, sempre a nome del Consiglio, alla famiglia di Vittorio Cioni, scomparso quest’oggi, già consigliere regionale dal 1990 al 2000, capogruppo Pds nella sesta legislatura Parole di elogio e di soddisfazione nei confronti della complessa macchina della protezione civile e di tutte le forze “che sono intervenute in questi giorni” e che il presidente ha tenuto a ringraziare. Valutazioni condivise dal consigliere Loris Rossetti (Pd), che ha voluto “dare atto” a Rossi “che la sua presenza domenica, nel momento critico, ha garantito un più rapido riordino di idee da parte di tutte le forze in campo”.

Manutenzione, prevenzione e presidio del territorio, le vie da seguire “per continuare a vivere serenamente nella nostra terrà così bella”. Anche secondo Paolo Marini (FdS-Verdi), c’è stata una “grande risposta da parte di tutti”, il consigliere ha ricordato i tempi di intervento “venerdì, dopo la seconda forte scossa delle 15: intorno alle 18-18.30 erano pronti i primi campi, alle 21 c’erano brande e tende disponibili”. Questa capacità “ha consentito un rapporto diverso con la popolazione”.

Nel prendere atto delle valutazioni positive, il consigliere Giuseppe Del Carlo (capogruppo Udc) ha ricordato che “anche la Regione deve intensificare gli investimenti per la sicurezza e inserirli nel bilancio regionale come priorità assoluta, così come dovrebbe fare lo Stato”. D continuare la programmazione degli interventi di messa in sicurezza degli edifici e di potenziamento delle infrastrutture ha parlato anche Ardelio Pellegrinotti (Pd), che ha fatto a sua volta riferimento ai soldi da spendere: “La Provincia ha da tempo i soldi per la strada di Minucciano, è necessario che li spenda”. “Si è svolta oggi in commissione Ambiente l’audizione del sottosegretario Giovanni Legnini sul sisma che ha colpito in particolare i territori di Massa e Lucca.

Abbiamo apprezzato le parole di Legnini per ciò che riguarda la disponibilità del governo alla dichiarazione dello stato di emergenza per queste zone e l’impegno preso per il reperimento dei fondi per affrontare l’emergenza, cosa realizzabile già nel consiglio dei ministri di domani. Positivo anche l’impegno a valutare un allentamento del patto di stabilità interno e la possibilità di esenzione fiscale per la messa in sicurezza sismica dei fabbricati privati. E’ stato inoltre riconosciuto il merito avuto dall’azione di prevenzione per i fabbricati pubblici, attività che ha permesso una sensibile riduzione dei costi nella fase di emergenza” lo dichiara Raffaella Mariani, della commissione Ambiente del gruppo Pd.

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