Aziende in Toscana: in due giorni quasi 200 esuberi, la metà a Campi Bisenzio

Gli ultimissimi casi: Selex Es e Gkn

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2013 19:24
Aziende in Toscana: in due giorni quasi 200 esuberi, la metà a Campi Bisenzio

La direzione di Selex ES ha presentato ieri il piano esuberi per smaltire le eccedenze già precedentemente dichiarate. Queste le ricadute del piano in Toscana: 70 lavoratori sono già usciti con un accordo di mobilità precedentemente firmato. Oltre a questi sono stati dichiarati 68 ulteriori esuberi per i lavoratori di Campi Bisenzio, 54 per quelli di Via Barsanti, oltre a 4 per il dipartimento di Pisa e 14 per lo stabilimento di Siena. In totale sono previste 126 ulteriori eccedenze, da gestire con Cassa Integrazione a 0 ore.

Per il resto dell'organico non interessato dal piano è comunque prevista una Cassa Integrazione Ordinaria di 4 ore a settimana. Lo stabilimento di Via Barsanti è destinato a chiudere tra il 2013 e il 2014. La FIOM CGIL nazionale, tramite il coordinatore nazionale Massimo Masat, ha chiesto di ritirare il piano e di rivedere la strumentazione proposta per gestire gli esuberi. In particolare ha contestato l'utilizzo della Cassa Integrazione, proponendo di sostituirla con dei Contratti di Solidarietà, oltre ad una ridefinizione degli esuberi, che si ritengono eccessivi ed inaccettabili. Daniele Calosi, Segretario Generale FIOM CGIL Firenze, ha così commentato: "Il piano è pesantissimo per Firenze e la Toscana, considerando che già molti lavoratori sono usciti con la mobilità.

Condivido la linea della FIOM nazionale: non è pensabile gestire un piano di ristrutturazione di queste dimensioni, che vanno comunque ridotte, con strumenti come la Cassa Integrazione. I contratti di Solidarietà sono più congrui per questo compito, mantenendo un legame tra i lavoratori tutti e il singolo lavoratore rispetto al posto di lavoro molto più forti rispetto alla Cassa, pertanto chiediamo alla direzione di ritirare momentaneamente il piano per riflettere sulle indicazioni date dalle parti sindacali." La FIOM CGIL e la UILM UIL hanno indetto, per Martedì prossimo, 4 ore di sciopero.

A Firenze Lunedì si terrà un'assemblea alla presenza delle Istituzioni presso lo stabilimento di Via Barsanti. Anche esponenti politici dell'una e dell'altra parte sono intervenuti sulla decisione aziendale: “Il Governo batta un colpo sul futuro della Selex Es. Parlare di piani di riorganizzazione e non di rilancio è completamente sbagliato, visto che ad essere coinvolta non è un’azienda decotta ma una società che rappresenta un’eccellenza nel panorama industriale toscano ed italiano”. Così Nicola Nascosti, consigliere regionale PdL e vicepresidente della commissione Attività produttive.

“Impensabile giocare di rimessa di fronte ad un’occasione di rilancio quale quella offerta dal progetto ‘Tetra’: il Popolo della Libertà solleciti il Governo a cogliere quest’opportunità per dare un segnale positivo in direzione di una nuova politica economica. Auspichiamo contestualmente che anche la questione ‘Ansaldo Breda’ venga affrontata con determinazione: il comparto ferroviario – anch’esso con baricentro in Toscana - rappresenta infatti un asset importante per Finmccanica e un interesse strategico per il sistema Paese”, conclude Nascosti.

Valeria Fedeli del Pd, Vicepresidente del Senato: "L'annuncio dei 140 esuberi della società Selex che interessa la Toscana, giunto ieri durante l'incontro per la presentazione del Piano di riorganizzazione tra l'azienda e i sindacati, è un fatto gravissimo. Per questi lavoratori si prospetta una cassa integrazione a zero ore, mentre per il resto dell'organico non interessato dal Piano è prevista una cassa integrazione non ordinaria di due giorni al mese. Una soluzione del tutto irricevibile che non tiene conto della possibilità che gli esuberi vengano gestiti con contratti di solidarietà.

Due mesi fa ho presentato come prima firmataria al Senato un'interrogazione d'urgenza ai ministri Zanonato e Saccomanni e un'analoga interrogazione è stata presentata alla Camera con primo firmatario Dario Nardella. Ci ha risposto il viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda riferendo di aver deciso di non aprire un tavolo nazionale presso il Ministero "lasciando all'autonomia delle parti la ricerca di una soluzione condivisa".

Tuttavia il Ministero si è messo a disposizione nel caso in cui la vicenda non pervenisse ad una soluzione positiva e condivisa . Alla luce dell'annuncio di 140 esuberi dato ieri dalla società, chiediamo ora un ruolo più attivo al Ministero per favorire la ricerca di una soluzione a tutela dell'occupazione e della competitività di un'azienda che rappresenta un'importantissima risorsa strategica per il nostro Paese dando lavoro e fiducia a territori già piegati dalla crisi. Per il consigliere regionale Pd e responsabile lavoro Pd Toscana Ivan Ferrucci sarebbe "sbagliata la scelta di accorpare i siti produttivi, rispetto al potenziamento di quelli attuali; mancano inoltre, ancora, garanzie per il progetto Tetra, progetto strategico e all’ avanguardia".

Ma una nuova tegola sta per abbattersi sull'occupazione in Toscana; Gkn annuncia 28 licenziamenti nello stabilimento di Campi Bisenzio. “Contrasteremo con ogni mezzo la sorprendente decisione di GKN di licenziare unilateralmente 28 persone nello stabilimento di Campi Bisenzio.” E' la reazione del segretario toscano della Fim-Cisl, Marco Tesi, alla comunicazione, fatta dalla multinazionale della componentistica auto alla Rsu, di voler procedere all'apertura della procedura di mobilità per 28 lavoratori 'indiretti', non impegnati cioè direttamente nella produzione. I sindacati sono stati convocati dall'azienda per lunedì prossimo, 10 giugno, alle ore 13, nella sede dell'Associazione Industriali, a Firenze. “Ascolteremo come giustificheranno questo annuncio, ma è chiaro che noi siamo contrari a qualsiasi licenziamento” dice Tesi.

“Chiederemo piuttosto per quale ragione hanno deciso i licenziamenti senza aver prima tentato di trovare con noi soluzioni alternative. E' inusuale e inaccettabile che l'azienda pensi di potersi limitare ad informarci su una decisione già presa. Lunedì ascolteremo, valuteremo e decideremo il da farsi insieme alle Rsu.”  

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