La Bozza pratese preparata con grani antichi a basso contenuto di glutine

Sul tema un convegno nel Salone Consiliare del Palazzo Comunale sabato 8 giugno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2013 14:37
La Bozza pratese preparata con grani antichi a basso contenuto di glutine

Sono 135.000 secondo l’Associazione Italiana Celiachia i soggetti diagnosticati intolleranti al glutine in Italia. Un fenomeno in costante aumento, che si è raddoppiato nel giro di pochi anni, e che continua a crescere al ritmo del 10% ogni anno. Ciò premesso non poteva mancare, in apertura della prima edizione del Festival del Pane di Prato - promosso e organizzato dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune in collaborazione con le associazioni di categoria per il fine settimana dell’8 e 9 giugno - un momento di riflessione sul fenomeno dell’intolleranza al glutine, con un convegno che riunirà mondo civile, scientifico e accademico, nel Salone Consiliare di Palazzo Comunale sabato 8 giugno alle ore 10.00. “Quello della celiachia e delle intolleranze al glutine è un tema assai attuale e molto dibattuto nella comunità medico-scientifica – commenta l’Assessore alla Salute e Politiche Sociali del Comune di Prato Dante Mondanelli – anche perché, come dimostrano i dati diagnostici, si tratta di un fenomeno che va espandendosi sempre di più.

E’ il risultato di una predisposizione genetica combinata con determinati fattori scatenanti quale appunto il glutine, e si può manifestare nei diversi soggetti con intensità e tempistiche diverse. Ecco perché ritengo fondamentale fare corretta informazione su questo fenomeno e inserire un incontro di questo tipo all’interno del Festival del Pane di Prato credo sia un segnale importante di sensibilità verso il problema da parte degli operatori del settore. Come rappresentante dell’Amministrazione Comunale organizzatrice della prima edizione del Festival sono dunque ben lieto di includere nel calendario delle varie iniziative anche un appuntamento come questo”. Padrone di casa sarà dunque l’Assessore alla Salute e Politiche Sociali Dante Mondanelli, che porterà i saluti dell’Amministrazione e introdurrà il tema partendo dalle strategie di informazione per i cittadini.

Moderati dal giornalista Piero Ceccatelli, caposervizio della redazione pratese del quotidiano La Nazione, interverranno il consigliere dell’Associazione Italiana Celiachia Onlus Toscana Isidoro Martino che presenterà l’Associazione, la responsabile del presidio di allergologia e intolleranze alimentari presso l’Ospedale di San Giovanni di Dio di Firenze e membro del Comitato Scientifico Regionale dell’AIC Toscana Donatella Macchia, il responsabile Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASL4 di Prato e membro del Comitato Scientifico Regionale dell’AIC Toscana Giuseppe Vannucchi che parlerà di cereali e panificazione, il farmacista Ottavio Carbone della Farmacia Carbone, l’esperta in cerealicoltura del progetto celiaci del CRA – Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura afferente al Ministero delle Politiche Agricole Laura Gazza che condurrà un intervento dal titolo “Monococco: frumento per celiaci?”, il direttore del Consorzio Pane Toscano Roberto Pardini che si esprimerà in merito al contributo che il prodotto Pane Toscano intende esercitare in termini di salubrità in ordine alle intolleranze alimentari, il docente alla Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze Stefano Benedettelli che presenterà un esempio concreto sviluppato con l’Ospedalino Meyer e il giornalista Carlo Cambi, docente di comunicazione all'Università di Macerata e volto noto e 'narratore' dei prodotti tipici alla Prova del Cuoco di Rai Uno. Tra i presenti anche Fulvio Ponzuoli, presidente dell’Associazione Culturale La Piazzoletta, che ha dato in custodia al Comune di Prato sementi antiche provenienti dalla Maremma, da coltivare alle Cascine di Tavola nell’ambito del progetto “La memoria dei semi”.

Peculiarità del pane di Prato prodotto con farine di grano antico è il contenuto di glutine particolarmente basso, che lo rende tollerabile anche dai soggetti con leggere intolleranze.

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