2 giugno: l'Italia sono Anch'io

Festa della Cittadinanza e incontro con Ministro Cécile Kyenge. Attestato simbolico di cittadinanza italiana a 244 bambini e ragazzi stranieri di Pontassieve. 45 al Comune di Pelago

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2013 22:14
2 giugno: l'Italia sono Anch'io

Firenze, mercoledì 29 maggio 2013- Oltre 20 adesioni. E una decina di cerimonie di consegna della cittadinanza onoraria precedute qualche giorno prima da un incontro con la Ministra per l'Integrazione Cécile Kyenge. Il prossimo 2 giugno, la Festa della Repubblica nell'area metropolitana fiorentina sarà una vera e propria festa in nome dello ius soli. Sono tantissime le risposte positive giunte dai Sindaci alla lettera inviata alcune settimane fa dal comitato locale della campagna 'L'Italia sono Anch'io' per mandare dai territori e dalla società un ulteriore messaggio alla politica e alle istituzioni affinché si proceda alla riforma della legge sulla cittadinanza.

E positiva è stata anche la risposta del Ministro per l'Integrazione Kyenge all'invito di Arci e Cgil a partecipare proprio ad una iniziativa pomeridiana con i Sindaci (dal titolo “2 giugno, Festa della Repubblica: L'Italia sono Anch'Io”) venerdì 31 maggio, alle ore 17.30, nella Camera del Lavoro Metropolitana fiorentina (Borgo dei Greci 3, Firenze). Tra i Comuni che si sono mobilitati per allestire cerimonie di consegna della cittadinanza onoraria ci sono innanzitutto i due Comuni 'pionieri', ovvero Campi Bisenzio, che ha già organizzato un evento in aprile scorso, e Scandicci, che ripeterà quanto già fatto nel 2012.

Ma questa volta ci sono anche San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle, Barberino Val d'Elsa, Pelago, Pontassieve, Bagno a Ripoli (con un evento in piazza alla presenza del Ministro Trigilia), Borgo San Lorenzo, Calenzano e il piccolo Comune di Londa (1800 abitanti in tutto, tra cui una ventina di bambini '2g'). A questi si aggiunge la lista delle adesioni: Firenze (che organizzerà un evento specifico nel prossimo futuro), Lastra a Signa e Signa (che hanno annunciato cerimonie di consegna della cittadinanza per il prossimo settembre), Fiesole, Marradi, San Piero a Sieve, Vicchio, Rufina, Dicomano, Scarperia, Sesto Fiorentino, Impruneta, Greve in Chianti.

Questo gruppo di Comuni si è impegnato a promuovere iniziative specifiche sul tema nei prossimi mesi o ha adottato atti all'interno dei propri organismi elettivi. “Crediamo – afferma il Comitato – che le numerose adesioni giunte dopo l'invio del nostro appello siano la conferma che pezzi sempre più grandi della società italiana siano già pronti per accogliere una nuova legge sulla cittadinanza, e che il Parlamento rischia di perdere una nuova occasione per rendere l'Italia un Paese più giusto”. Il Comune di Pontassieve ha deciso di riconoscere simbolicamente la cittadinanza italiana a tutti i bambini e le bambine straniere nate in Italia e residenti nel territorio.

Saranno 244 i bambini e i ragazzi che sono nati in Italia e che vivono a Pontassieve che sono stati invitati domenica 2 giugno alla ore 11 nella Sala del Consiglio per ricevere dal Sindaco Marco Mairaghi l’attestato simbolico di cittadinanza italiana. In Italia, infatti, più di un milione di bambini e ragazzi, figli di cittadini stranieri, nati e cresciuti nel nostro Paese, non hanno la cittadinanza a causa di una legge rimasta ferma al 1992. Sul nostro territorio ormai parlano la nostra lingua “condita” anche delle cadenze dialettali toscane, frequentano le nostre scuole e le loro famiglie fanno parte della nostra comunità, vivono e lavorano sul territorio.

"L’anno scorso il comune di Pontassieve – spiega il Sindaco Marco Mairaghi - ha sostenuto la campagna di raccolta firme per la riforma della legge di cittadinanza, che ha portato all'adesione di oltre 200mila cittadini italiani. Adesso è necessario fare in modo che il Governo e il Parlamento italiano cambino la legge sulla cittadinanza perché chi nasce in Italia possa essere cittadino italiano. Per noi è un momento importante – conclude - è un gesto di cui siamo fieri, che abbiamo deciso di celebrare consegnando a tutti i bambini un attestato e invitando tutte le famiglie alla cerimonia, che si terrà il giorno della Festa della Repubblica". “Sarà un 2 Giugno intenso a Bagno a Ripoli – ha dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini -.

Festeggeremo la Repubblica nella piazza di Antella, con una manifestazione divisa in due momenti, entrambi significativi. Nella prima parte, non a caso nel giorno che ricorda la scelta repubblicana dell'Italia e il primo voto alle donne, consegneremo ai nostri residenti nati da genitori stranieri un attestato simbolico di cittadinanza italiana, per sollecitare Governo, Parlamento e Forze politiche a dare corso a quello che secondo noi è un diritto giusto, indicato dall'espressione latina 'ius soli' (diritto di terra).

Con la nostra iniziativa, non intendiamo entrare nel merito di come e a chi tale diritto dovrà essere riconosciuto, che è competenza del Parlamento, ma solo porre il problema e lo vogliamo fare con una grande festa, invitando tutte le famiglie straniere che rientrano in questa condizione e i nostri cittadini. Il 25 Aprile, a Ponte a Ema, mi ha fatto una grande impressione vedere anche i cittadini stranieri applaudire all'Inno di Mameli, partecipando alla nostra festa di Liberazione. È un segnale importante: queste persone che vivono in Italia ormai da tanti anni e si sono inserite nel tessuto sociale, culturale, economico e, in qualche caso, anche religioso, arricchiscono la Comunità.

Nella seconda parte della manifestazione, desideriamo continuare la Festa per Carlo Trigilia, grande studioso di livello internazionale dello sviluppo locale collegato alle Comunità, editorialista del Sole 24 Ore e Ministro della Coesione Territoriale nell'attuale Governo, nonché cittadino di Bagno a Ripoli. È dai tempi di Ubaldino Peruzzi che non c'è un ministro del nostro Comune, quindi ci sembrava giusto celebrare un evento tanto eccezionale”. Un'altra cerimonia che vedrà protagonisti 45 tra bambini e bambine si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Pelago (via Ponte Vecchio 1) sabato 8 giugno alle 11.

In Italia, più di un milione di bambini e ragazzi, figli di immigrati, nati e cresciuti nel nostro paese, si ritrovano cittadini a metà. Pur crescendo, studiando, giocando e vivendo nelle nostre città esattamente come i loro coetanei, non hanno la cittadinanza a causa di una legge rimasta ferma al 1992. Non si tratta di una battaglia per un diritto in astratto, ma di una battaglia di civiltà molto concreta e ispirata all’articolo 3 della nostra Costituzione che stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone, impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento.

Per questo il Comune di Pelago ha deciso di aderire alla campagna “L’Italia sono anch’io” e dunque di conferire la cittadinanza onoraria a tutti i bambini e bambine, ragazzi e ragazze, nate in Italia da genitori immigrati e residenti in questo comune. Purtroppo in Italia vige la legge dello “Ius Sanguinis” (italiani si è se quando si nasce da italiani), ed il processo verso il cosiddetto “Ius Soli”, ovvero la possibilità-diritto di diventare automaticamente cittadino italiano a tutti gli effetti per chiunque nasca nel nostro paese (con tutti i diritti che ne derivano), è solo all’inizio.

La cittadinanza onoraria che il Sindaco Zucchini consegnerà è dunque puramente simbolica purtroppo, ma costituisce un segno ed un messaggio alla società e alla politica affinché questa legge diventi presto realtà. Per informazioni è possibile rivolgersi allo 055 8327363 (Ufficio Segreteria del Sindaco aperto dal lunedì al sabato dalle 08:30 alle 12:30) o inviare una mail a info@comune.pelago.fi.it.

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