Quando l’austerità uccide: Lorenzo Bini Smaghi presenta il suo libro

Gli effetti drammatici della crisi raccontati dall’ex banchiere centrale europeo. Lunedì 27 maggio 2013, alle ore 17,00 a Palazzo Incontri. Il 28 maggio anche alla Fondazione Banca del Monte di Lucca

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2013 14:08
Quando l’austerità uccide: Lorenzo Bini Smaghi presenta il suo libro

Quando l’austerità uccide: Lorenzo Bini Smaghi presenta il suo libro “Morire d’austerità. Democrazie europee con le spalle al muro” (Ed. Il Mulino) a Firenze lunedì 27 maggio 2013, alle ore 17,00 a Palazzo Incontri. Martedì 28 maggio, alle 17,30, sarà poi all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca che organizza la presentazione in collaborazione con Assindustria Lucca e la Consulta delle Fondazioni Toscane. Si tratta dell’ultima pubblicazione di Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Snam Rete Gas e della Fondazione Palazzo Strozzi.

Lorenzo Bini Smaghi membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea dal 2005 al 2011, è visiting scholar all’Università di Harvard e all’Istituto Affari Internazionali. Con il Mulino ha pubblicato «L’euro» (2009), «Chi ci salva dalla prossima crisi finanziaria?» (2000); con Rizzoli «Il paradosso dell’euro. Luci e ombre dieci anni dopo» (2008). La crisi ha prodotto effetti drammatici sul tessuto economico e sociale dei paesi europei. L’aspetto economico, pur rilevante, è solo il sintomo di un problema più ampio.

La crisi è soprattutto politica. Riflette l’incapacità delle democrazie occidentali di risolvere problemi accumulati da oltre un ventennio. Chi è eletto democraticamente fa fatica a prendere decisioni impopolari che possono comprometterne la rielezione. L’emergenza diventa così il motore dell’azione politica e il modo per giustificare le manovre correttive di fronte agli elettori, con la conseguenza che la cura - tardiva e varata sotto la pressione dei mercati - diventa ancor più dolorosa e impopolare.

“L’austerità, decisa nell’emergenza, è frutto dell’incapacità dei sistemi democratici di affrontare tempestivamente, e con misure adeguate, i problemi che stanno attanagliando i paesi avanzati. – scrive l’autore nel libro ‒ La cura non è però efficace. Genera malcontento e alimenta forze disgreganti all’interno della società, favorendo la nascita di movimenti populistici e mettendo a rischio la democrazia stessa”.

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