Il nuovo Piano regionale entro luglio: il futuro dellla discarica Toscana

Rossi: ''Obbiettivo il 65% di differenziata". L’assessore Salvadori ha anche risposto a un’interrogazione presentata da Nicola Nascosti, Alberto Magnolfi, Andrea Agresti e Stefania Fuscagni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2013 13:42
Il nuovo Piano regionale entro luglio: il futuro dellla discarica Toscana

Firenze – La Giunta dovrà predisporre e presentare al Consiglio regionale entro il mese di luglio un nuovo piano regionale dei rifiuti, a cui i subordinati atti di pianificazione e di programmazione delle Autorità servizio rifiuti dovranno conformarsi. Inoltre dovrà predisporre una revisione della normativa che individui un riassetto delle competenze “così da consentire la fattiva operatività delle suddette politiche e strategie in tema di rifiuti”. E’ quanto prevede una mozione, presentata da consiglieri di vari gruppi, che è stata approvata questa mattina in aula all’unanimità. La Toscana si pone l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2020 e di recuperare maggiori quantità di materiali, diminuendo anche la produzione di rifiuti.

Ad annunciare questi traguardi possibili è stato il presidente della Regione, Enrico Rossi, nel corso della conferenza stampa che ha tenuto insieme al sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, per presentare il convegno che si terrà sabato 18 nel comune della piana lucchese dal titolo “Capannori in Toscana. La gestione dei rifiuti”. “Entro l’estate – ha aggiunto Rossi – presenteremo con l’assessore all’ambiente Bramerini il Piano regionale rifiuti e bonifiche. In vista di quell’appuntamento inizieremo sabato un tour tra i Comuni toscani più virtuosi per capire come hanno fatto.

Tra i 21 Comuni toscani che hanno già superato il 65% di differenziata il più popoloso è Capannori e sabato saremo lì per parlare della loro esperienza che ha comportato anche una riduzione della produzione. In Toscana si è passati dai 663 kg pro capite del 2009, ai 630 del 2011 ed occorre proseguire su questa strada”. Il presidente ha detto poi che, alla luce degli obiettivi che la Toscana si pone (riduzione della produzione dei rifiuti, aumento della raccolta differenziata e del riciclo) occorre capire il reale fabbisogno impiantistico e tra gli esempi virtuosi di riuso ha citato il caso della Piaggio che utilizza profilati di plastica riciclata per la carenatura dei suoi mezzi.

“Non abbiamo segreti – ha detto poi il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro – ma da anni facciamo cose normali e se la Toscana vuole guardare a noi con attenzione questo non può che farci piacere. Grazie al porta a porta e alla nostra strategia “Rifiuti zero” alla quale abbiamo aderito fin dal 2007 siamo all’82% di differenziata, abbiamo un bilancio del settore in equilibrio e conferiamo in discarica il 18% di una produzione che è diminuita anche grazie ai 3.000 composter utilizzati dai nostri cittadini che sono i veri protagonisti dei nostri buoni risultati”.Al convegno che si terrà a partire dalle 9.30 di sabato 18 presso l’auditorium del distretto sanitario di Capannori interverranno il sindaco Giorgio del Ghingaro, l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini, il vicesindaco di Napoli (Comune che aderisce al progetto “Rifiuti zero”) Tommaso Sodano, e il coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero a Capannori, Rossano Ercolini, che è stato di recente insignito a San Francisco del prestigioso Goldman Environmental Prize 2013, una sorta di premio Nobel per l’ambiente. Un’interrogazione, presentata dai consiglieri regionale del Pdl Nicola Nascosti, Alberto Magnolfi, Andrea Agresti e Stefania Fuscagni sul piano regionale dei rifiuti, a cui ha risposto l’assessore regionale Gianni Salvadori in sostituzione dell’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini, assente. L’assessore ha spiegato che, per quanto riguarda il piano interprovinciale dei rifiuti dell’Ato Toscana Costa, la discarica di Legoli viene considerata un impianto strategico a livello regionale e che, per l’ampliamento, è stata seguita la procedura prevista dalla legge con pareri ambientali tutti favorevoli. Per quanto riguarda invece lo stato ambientale nel comune di Chianni, dove l’Arpat ha rilevato grandi criticità sulla conservazione della discarica, Salvadori ha spiegato che è emersa la necessità “di stabilire le procedure per la definitiva chiusura della discarica e per la sua gestione post-operativa in condizioni di sostenibilità ambientale ed economica”.

L’assessore ha inoltre rassicurato sull’intenzione di approvare un nuovo piano regionale dei rifiuti e ha ricordato che, nei piani straordinari vigenti, è già prevista la realizzazione di alcuni impianti strategici, tra cui i termovalorizzatori, per il raggiungimento dell’autosufficienza a livello di Ato. Nicola Nascosti si è dichiarato insoddisfatto su alcuni punti della risposta dell’assessore. “Non siamo rassicurati su quello che sta succedendo – ha detto Nascosti – in particolare a Chianni, dove si dimostra che la gestione della discarica post-mortem di fatto non c’è stata”.

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