Architetti: "Collegare via Pisana e tram con percorso pedonale"

L'Ordine ipotizza anche una piazza rialzata su viale Nenni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2013 23:06
Architetti:

Firenze, venerdì 29 marzo 2013- Ricucire la vecchia via Pisana con la stazione della tramvia attraverso un percorso pedonale in via del Caravaggio, da dotare di aree verdi e spazi per la sosta fatti realizzare direttamente dagli abitanti; connettere i due lati di viale Nenni con una piazza sopraelevata sul modello di Siviglia. Sono le proposte lanciate dall'Ordine degli architetti di Firenze durante "Firenze che sarà", ciclo di assemblee pubbliche organizzate insieme alla Fondazione Professione Architetto e Image per discutere del futuro urbanistico della città, che ieri hanno fatto tappa a Ponte a Greve.

L'incontro – il secondo, dopo l'inaugurazione del 28 febbraio scorso a Novoli – si è svolto al circolo Arci di via Pisana. Presenti alcuni consiglieri del Quartiere 4, Antonio Ardiccioni del coworking Multiverso e tanti cittadini residenti. Dal dibattito sulle trasformazioni urbane della città, che come sempre ha preso spunto dalla proiezione di filmati di architettura contemporanea selezionati da Image ARCHIVE, è emersa la necessità di dotare Ponte a Greve di un sistema di infrastrutture leggere e sostenibili, in grado di dare vita a un'area spesso avvertita come "quartiere – dormitorio". "Ciò che è maggiormente carente nella zona – spiegano gli architetti - sono i collegamenti tra i due lati di viale Nenni, e tra la vecchia via Pisana e la stazione della tramvia".

Nel primo caso, "si potrebbe ricorrere a un passaggio sopraelevato, una sorta di piazza rialzata sul modello del Metropol Parasol di Siviglia", propongono gli architetti. Nel secondo caso, si potrebbe "invece creare un percorso pedonale in via del Caravaggio che raccolga al suo interno tutte le funzioni necessarie per la vita pubblica del quartiere come sedute, percorsi e aree di sosta, orti urbani e spazi gioco per i bambini". Interventi del genere potrebbero consentire a questa ampia porzione di città di essere ''liberata'' dalle auto, pedonalizzata e munita di percorsi verdi funzionali alla socialità.

I costi di simili operazioni, spiegano gli architetti, "potrebbero essere contenuti, se fossero il risultato di un processo di costruzione partecipativa condiviso direttamente tra gli abitanti del quartiere". Si ricorda che gli incontri di "Firenze che sarà" torneranno giovedì 18 aprile. Prossima tappa Gavinana.

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