Maggio Musicale Fiorentino: ''Pensavo fosse una Ferrari invece era l'Ape''

"Che il Maggio potrebbe essere definitivamente travolto dalla gestione esclusiva del Nuovo Teatro è cosa che il Commissario Straordinario ha ben chiarito e che avevamo già posto in evidenza"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2013 14:07
Maggio Musicale Fiorentino: ''Pensavo fosse una Ferrari invece era l'Ape''

"Con un certo stupore abbiamo ascoltato le dichiarazioni del Sindaco di Firenze sul Nuovo Teatro del Maggio rilasciate il 25 marzo a Rtv38. O non ha informazioni corrette, oppure, come molto spesso accade, fa soltanto propaganda" a dirlo è Paolo Aglietti (Slc Cgil Firenze). "Che il Maggio potrebbe essere definitivamente travolto dalla gestione esclusiva del Nuovo Teatro è cosa che il Commissario Straordinario ha ben chiarito e che avevamo già posto in evidenza; che la Fondazione nella nuova struttura abbia necessità di chiarezza organizzativa, certezza e libertà nei propri spazi è altrettanto importante. Affrontare una discussione trasparente sul modello gestionale del Parco della Musica richiede la realizzazione di un bilancio energetico e dei costi generali, delle potenzialità commerciali connesse e delle loro entrate, delle attività possibili per saturare la struttura. Tutto ciò valorizzando al massimo le risorse umane e professionali dei dipendenti del teatro e tutte le sinergie possibili al fine di attuare flessibilità e risparmi possibili. E’ opportuno definire precisamente un piano delle necessità e fattibilità e quindi un piano industriale, economico e finanziario di gestione dell’intera struttura nelle sue connessioni con la Leopolda e con il Polo Fieristico e con le altre istituzioni culturali.

Anzi, sarebbe stato necessario che il bilancio energetico e dei costi di gestione fosse predisposto parallelamente al progetto architettonico ed in ogni caso non dovrebbe essere difficile dopo i periodi di utilizzo già realizzati. Non si deve però dimenticare che il Parco della Musica sarà una struttura incompleta e monca nelle sue potenzialità tecnico organizzative. La nuova struttura avrà una capienza di circa 1800 posti e non 2000 come dice Renzi; l’auditorium è soltanto una struttura al grezzo e non si sa se sarà mai completata; i palcoscenici mobili (per cui basterebbe pigiare un bottone…!!!) non saranno realizzati, ma si farà qualche accrocchio interno riutilizzando vecchi motori; sulla graticcia verranno realizzati soltanto una parte di tiri elettrici e di tiri puntuali e non saranno previsti i riavvolgicavi…. Con queste caratteristiche il personale, da un punto di vista numerico e professionale, sarà ancora una componente essenziale per la gestione; attenzione a non immaginare una Ferrari e poi ritrovarsi su un’Ape; la sorpresa potrebbe essere grama".

In evidenza