Pioggia, dopo lo stato di emergenza parte il censimento dei danni

Stato di emergenza per le province di Arezzo, Firenze, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2013 14:29
Pioggia, dopo lo stato di emergenza parte il censimento dei danni

La Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza per le province di Arezzo, Firenze, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Prato. Nelle Province parte quindi il censimento dei danni, che potranno essere dichiarati dai Comuni e dalle Unioni dei Comuni. “Abbiamo appena inviato la comunicazione e le schede da utilizzare per segnalare le diverse criticità ai Comuni – spiega l'assessore alla Difesa del suolo della Provincia Stefano Arrighini – Il termine stabilito dalla Regione è il 25 marzo.

La Provincia raccoglierà tutte le segnalazioni e le invierà entro questa data”. A livello regionale il censimento riguarda il periodo a partire dal 6 marzo 2013, visto che in alcune zone ci sono stati danni anche nelle scorse settimane. A Prato naturalmente le segnalazioni riguarderanno essenzialmente gli effetti della piena di lunedì 18 marzo. Le segnalazioni dovranno pervenire alla Regione su apposite schede e corredate di almeno una foto o un estratto cartografico. Fra gli interventi sono compresi quelli di somma urgenza, da eseguire, in corso o eseguiti, le spese di soccorso e la gestione della popolazione evacuata. “L’esondazione dell’Ombrone è la prova provata della pericolosità dell’impianto Repower in progetto alle porte di Pistoia”.

A dichiararlo è la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto), che ha sottoscritto, tra l’altro, l’esposto presentato in Procura da Italia Nostra, in merito alla centrale a gas naturale da 245 MW. “Il terreno è ad alto rischio idraulico – afferma Marina Staccioli insieme a Mariarita Signorini, consigliere nazionale di Italia Nostra – come è stato dimostrato proprio in questi giorni. Diversi vivai della zona sono finiti sott’acqua, con ingenti danni per gli agricoltori.

Non possiamo permetterci di insistere in una zona così delicata, costruendo un impianto invasivo e per di più di forte impatto sull’ambiente circostante”. “La centrale – aggiungono - emetterebbe infatti ingenti quantitativi di sostanze tossiche in una zona già ad alto tasso di inquinamento atmosferico. Il Presidente Rossi faccia marcia indietro – conclude la consigliera Staccioli – prima di ritrovarsi a una nuova inevitabile conta dei danni”. PRATO – Pioverà ancora nel pomeriggio, ma non c'è allarme per il reticolo idraulico tornato ormai quasi alla normalità.

L'assessore alla Difesa del suolo della Provincia Stefano Arrighini non nutre particolari preoccupazioni per le piogge di questo pomeriggio. “Si tratta di una precipitazione, stando alle previsioni, di moderata entità (30 mm circa nelle 24 ore) che il reticolo della provincia, ormai decongestionato, è in grado di smaltire - dice Arrighini – L'unica preoccupazione è per le condizioni del terreno, ormai saturo, e quindi per il rischio frane, soprattutto in Val di Bisenzio”. Il Bisenzio è infatti tornato alla sua portata normale, l'Ombrone è quasi alla normalità, le due casse di espansione di Case Carlesi e Ponte alle Vanne sono completamente svuotate.

La situazione è quindi definita di minima criticità. La pioggia dovrebbe manifestarsi nell'intervallo di tempo che va dalle 12 alle 20 di questa sera. Poi il tempo torna asciutto.

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