Tribunale di Firenze: sono 5.000 i cosiddetti CTU

Un settore dove è sempre più importante il ruolo delle perizie tecniche nell'ambito dei processi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 febbraio 2013 14:37
Tribunale di Firenze: sono 5.000 i cosiddetti CTU

Per i tribunali sono sempre più importanti le consulenze tecniche d’ufficio, basti pensare al ruolo delle perizie in processi come la strage di Viareggio, i crolli durante il terremoto all’Aquila e tanti altri. A Firenze secondo una stima attendibile, sono circa 5000 i professionisti iscritti negli albi dei consulenti presso le varie sezioni del Tribunale. Si tratta dei CTU ( consulenti tecnici d’ufficio), e il loro numero è in costante aumento perché le cause stanno diventando più complesse e sempre più spesso è necessario ricorrere agli esperti.

Si tratta di architetti, geometri, ingegneri, commercialisti, geologi, amministratori condominiali, agronomi esperti industriali, grafologi e altre categorie specialistiche di settori bancari, commerciali, industriali, sanitarie e quant’altro. “Una delle questioni più importanti - spiega Massimo Antoniucci del Collegio dei Geometri di Firenze ai margini di un convegno su questo tema organizzato nei giorni scorsi a Firenze - è quella della preparazione e del continuo aggiornamento professionali in ambito giuridico da parte di questi professionisti chiamati da parte dei magistrati a chiarire gli aspetti di un incidente stradale, il valore di un immobile, le contraffazioni di merci ed etichette e altre fattispecie sia per profili civilistici che amministrativi e penali.

Per questo motivo le varie categorie e ordini professionali organizzano sempre più spesso appuntamenti formativi e convegni per confrontarsi con avvocati e giudici”. In questo settore a Firenze da due anni esiste una associazione multidisciplinare, l’Ape ( Associazione dei Periti e degli Esperti della Toscana), che con i propri iscritti sta portando avanti incontri e attività formative per offrire la massima preparazione ai tecnici chiamati a dare risposte nei contenziosi civili e penali. “La preparazione e conseguentemente la formazione continua sono al primo posto – sottolinea il presidente di Ape Franco Pagani - perché l’aggiornamento, lo studio e la condivisione delle migliori pratiche utilizzabili sono la migliore garanzia per svolgere al meglio queste attività che ormai è fondamentale per la macchina della giustizia”.

“C’è un ricorso crescente alle perizie tecniche – conferma Roberto Monteverde giudice del Tribunale di Firenze - perché aumentano i casi specialistici, basti pensare all’informatica, alle cause nel settore dell’edilizia. Per questo motivo per il giudice è importante avere a disposizione informazioni tecniche precise per risolvere il contenzioso giudiziario. Con la crisi poi aumentano le opposizioni ai decreti ingiuntivi e anche i questo caso è sempre più necessario ricorrere ad una consulenza”.

“Il rapporto diretto tra il mondo della giustizia e i professionisti è fondamentale – aggiunge il giudice Alberto Cappelli presidente della III Sezione del Tribunale di Firenze – perché in questo modo si stabilisce un rapporto diretto tra noi e il consulente d’ufficio. Incontri dove può avere quelle risposte che sono fondamentali per lo svolgimento del suo incarico e nello stesso tempo aggiornarsi sulle continue modifiche del Codice di Procedura Civile. Oggi infatti – prosegue il magistrato - l’accertamento tecnico non è più limitato alla semplice descrizione dei fatti ma alla ricostruzione che guarda alle circostanze e alle cause che hanno determinato un dato episodio.

In base ai fatti spetta poi al giudice – conclude - determinare le responsabilità. E poi è importante anche l’accertamento tecnico preventivo del CTU che anticipando certe informazioni, può svolgere un ruolo di mediazione tra le parti che possono rinunciare alla causa”.

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