L'Italia verso l'ingovernabilità, le reazioni dei rappresentanti politici locali

Testa a testa sia al Senato che alla Camera per il Pd e Pdl, M5Stelle in entrambe le camere conquista il 25%: Monti al 10%. I comuni toscani: gli scrutini sono terminati, i dati.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2013 20:23
L'Italia verso l'ingovernabilità, le reazioni dei rappresentanti politici locali

“Sono le elezioni dei fenomeni" commenta così il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini i risultati elettorali delle Politiche 2013 che via via vengono trasmessi dalle agenzie do voto e comunicare in interminabili dirette televisive. "C'è il fenomeno Grillo: per il Movimento 5 Stelle, prima partecipazione, nessun passaggio televisivo e circa un quarto degli elettori. Ha raccolto il forte malcontento che c'è nel Paese, soprattutto fra chi è più in difficoltà, al grido di 'tutti a casa', senza una visione globale capace di governare l'Italia in un contesto europeo e senza una classe dirigente sperimentata, recuperando parte dell'astensionismo che altrimenti sarebbe stato maggiore.

C'è poi il fenomeno Berlusconi. Non Pdl, ma Silvio Berlusconi. Il Pdl non ha una struttura: ha lui, il quale, quando si è accorto che il suo partito stava per sparire, è tornato in campo personalmente, [..]e recuperando una larga fetta di elettorato, grazie al suo individualismo, a promesse senza lungimiranza, a[..] Grande è la preoccupazione per quanto potrà accadere nel prossimo futuro, fortemente instabile, direi ingovernabile. Non vorrei essere nei panni del Presidente della Repubblica, chiamato a scelte difficili, un Napolitano che forse non a caso aveva già programmato per domani un viaggio in Germania.

L'altro dato, di fronte a un risultato che, per la Coalizione di Centrosinistra, avremmo auspicato e atteso migliore, è che spariscono ormai quasi del tutto le forze a sinistra del Partito Democratico: deludente il risultato della Lista Ingroia, che raccoglie consensi molto bassi. Ancora una volta la frammentazione ha portato alla dispersione di voti e risorse. [..] Abbiamo dunque un nuovo panorama politico. Dobbiamo prenderne atto per ripartire anche a livello nazionale, in un contesto, però, di sostanziale ingovernabilità.

Per quanto riguarda Bagno a Ripoli - conclude il sindaco - rispetto alle Regionali del 2010, il Partito Democratico mantiene la percentuale del 49/50%, con una flessione rispetto alle Politiche 2008, solo che pure in questo caso mancano all'appello le altre forze di Sinistra. Il Movimento 5 Stelle diventa il secondo partito di Bagno a Ripoli con il 15/16%, più del Pdl e un terzo del Partito Democratico. Anche a Bagno a Ripoli si amplia il confronto democratico con i nuovi soggetti politici”. I dati definitivi di alcuni comuni toscani A Firenze città l'emorragia di voti che ha colpito il Pd sembra meno forte che nel resto della Toscana, dove i Democratici nei voti del Senato (ancora parziali, ma con 3.689 sezioni su 3.971) perdono circa l'8% rispetto al 2008.

I candidati e militanti del Movimento 5 Stelle hanno festeggiato in pizzeria l'ottimo risultato delle elezioni 2013. Comune di Impruneta. A scrutinio concluso, il risultato definito del voto conferma il Pd come il primo partito a Impruneta con il 46,08% (4334 voti) alla Camera e il 48,3% (4201 voti) al Senato. “Pur mantenendo il Partito Democratico una solida maggioranza – dichiara il sindaco Ida Beneforti - è necessaria sia un’attenta riflessione sull’astensione, pur limitata nella nostra comunità, che sulla natura del voto di protesta.

Considerata anche la prossima scadenza elettorale ritengo doverosa un’attenta analisi dei risultati complessivi, analisi che il Pd sicuramente farà con il senso di responsabilità che lo contraddistingue. Consideriamo comunque questo un risultato importante perché affida chiaramente al Partito Democratico la responsabilità di governare il lavoro e i processi di elaborazione per il prossimo futuro”. I votanti per la Camera sono stati 9618 (di cui 9406 voti validi, 47 le schede bianche, 165 quelle nulle) mentre quelli per il Senato 8893 (di cui 8697 voti validi, 51 le schede bianche, 145 quelle nulle).

Nel Comune di Pontassieve, lo scrutinio del Senato è terminato alle ore 18,45 I risultati: Partito Democratico sopra il 55% (55,43%), Sel al 4,48%, Movimento cinque stelle al 15,49%, PDL 10,73%, Con Monti per l’Italia 7,67%, Rivoluzione Civile all’1,6%. Curiosità: al seggio 8 (Villini Pontassieve) la percentuale più alta del PD con il 63,75%. Grillo il più alto risultato a Colognole (seggio 23) con il 28,18%. PDL arriva come massima percentuale al 14,19% a Monteloro (seggio 19).

Al Senato ha votato l’84,87% degli aventi diritto, 12.923 elettori su 15.226. Lo Scrutinio della Camera invece è terminato alle ore 20,10: Pd al 53%, Movimento cinque stelle oltre il 16%, PDL al 10,46%. Concluse le operazioni di scrutinio della Camera. I risultati a Pontassieve:

Partito Democratico 53,19%, Sel 4,84%, Movimento cinque stelle al 16,63%, PDL 10,46%, Scelta civica Monti 6,47%, Rivoluzione Civile al 2,19 %. L’affluenza alla Camera è stata dell’84,87% hanno votato complessivamente 13862 su 16.306 aventi diritto. I risultati completi per Pontassieve sono visibili sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.pontassieve.fi.it
Nel Circondario Empolese Valdelsa Il Partito democratico ha raggiunto alla Camera dei Deputati il 45,18 %, pari a 47488 voti.

Al Senato della Repubblica conquista 45987 voti pari al 47,08%. La coalizione di centro sinistra alla Camera raggiunge il 48,85%, mentre al Senato registra un 50,81%. Alle elezioni politiche del 2008 il Partito democratico aveva ottenuto il 56% al Senato e il 55,35% alla Camera. Il Partito democratico nel Circondario Empolese Valdelsa ha raggiunto alla Camera dei Deputati il 45,18 %, pari a 47488 voti. Al Senato della Repubblica conquista 45987 voti pari al 47,08%. La coalizione di centro sinistra alla Camera raggiunge il 48,85%, mentre al Senato registra un 50,81%.

Alle elezioni politiche del 2008 il Partito democratico aveva ottenuto il 56% al Senato e il 55,35% alla Camera. «Risultati nazionali instabili ma con un preoccupante quadro di ingovernabilità- dichiara Brenda Barnini, segretario Pd Empolese Valdelsa- I risultati nel nostro territorio sono in linea con il quadro regionale e evidenziano la profondità della protesta e dello scontento verso i partiti. Chi come noi in queste settimane ha fatto una intensa campagna elettorale stando in mezzo alle persone aveva nettamente percepito il bisogno di rottura presente in tutte le fasce di elettorato.

In attesa dei risultati definitivi a livello nazionale il mandato che consegniamo ai nostri eletti nel futuro Parlamento è quello di lavorare fin da subito alle riforme istituzionali e della politica, senza le quali non potrà esserci nessun recupero di credibilità per le istituzioni democratiche». Con 66.929 voti alla Camera, pari al 41,05% e 65.833 voti al Senato, pari al 43,28%, il Partito democratico è la prima forza politica in provincia di Siena. Al Senato la coalizione di centrosinistra raggiunge il 47,55%, e alla Camera Pd, Sel e Centro democratico raggiungono il 45,56% delle preferenze.

In provincia di Siena si è recato alle urne nella giornata di ieri, domenica 24 febbraio e di oggi, lunedì 25 febbraio l’80,06% degli aventi diritto al voto. Nonostante il lieve calo, il dato sull'affluenza in provincia di Siena resta più alto rispetto alla media nazionale, che si attesta sul 75,16%. “Voglio ringraziare – commenta il segretario provinciale Pd Siena, Niccolò Guicciardini - tutti gli elettori della provincia di Siena che si sono recati alle urne in questi due giorni così importanti per il futuro dell’Italia.

Il maltempo che in questi giorni si è abbattuto sulla nostra regione e in buona parte del nostro Paese non ha certo contribuito ad aumentare l’affluenza alle urne, ma sono stati tantissimi coloro che hanno sentito il bisogno di esprimere il loro voto per il futuro del Paese. La nostra provincia si è contraddistinta, ancora una volta per l’alta partecipazione, superiore alla media nazionale. Nei prossimi giorni, alla luce anche dei dati nazionali, avremo la possibilità di analizzare più approfonditamente i risultati ottenuti dal Partito democratico e dall’intera coalizione di centrosinistra”.

“È stata una campagna elettorale difficile ed intensa, per la quale ringrazio elettori e volontari – commenta Susanna Cenni – fatta di tanti chilometri percorsi e tanti incontri. Un viaggio nei problemi della nostra provincia, complicato e senza rete, ma che ci ha fatto bene perché servirà ad aggiornare le cose da fare per le nostre Terre di Siena, terre che hanno bisogno di reagire e di aprire una nuova pagina. Gli elettori hanno sempre ragione, anche quando i dati non sono quelli che avremmo voluto.

Dobbiamo prendere atto e riflettere attentamente sul quadro che ci viene consegnato. Si prefigura un cambiamento profondo e niente sarà più come prima. La prima sfida sarà dare un governo al Paese. Torno in Parlamento per rappresentare comunque prima di tutto gli interessi del territorio senese e toscano, a partire da imprese e lavoro, dai giovani che ci hanno chiesto di costruire opportunità, dalle donne che chiedono democrazia paritaria e un Paese che rimetta al centro le persone, da un capoluogo che vuole investire sulle sue straordinarie peculiarità, scommesse in cui credere.

Saranno tante le cose su cui lavorare, dal credito alle piccole e medie imprese, agli incentivi per chi assume e investe, fino alla ricerca. Penso alle rinnovabili, alla difesa del suolo e al pacchetto che guarda all’efficienza energetica, che potrebbe far ripartire l’edilizia, molte imprese artigiane e il lavoro. Ci sarà da intervenire immediatamente sull'ordinamento dello Stato, riallocando in maniera efficiente ed efficace competenze e risorse. Poi si apriranno passaggi democratici ancora più importanti che vanno dall’insediamento delle Camere all’elezione del Presidente della Repubblica.

Intanto l'auspicio primo è la governabilità di questo Paese." "È stata – aggiunge Luigi Dallai – una campagna elettorale molto intensa, partecipata e costruita a partire dai problemi veri dei cittadini. Sono convinto che sia giusto spendersi sempre e senza stare necessariamente in prima fila. Si può entrare in politica in punta di piedi, senza pensare che siano le nostre idee e i nostri progetti in secondo piano. Stare in politica, invece, significa servire la comunità e rappresentare gli interessi e le istanze di chi ti accorda fiducia.

Le priorità dovranno essere comunque il lavoro e quindi favorire gli investimenti da parte degli enti locali, la ricerca e la tutela dello stato sociale. Abbiamo davanti sfide importanti, anche nella nostra provincia, credo che il centrosinistra possa rappresentare adeguatamente le esigenze dei cittadini toscani”. Si è concluso lo scrutinio dei voti del Senato nelle 172 sezioni della città di Livorno I voti validi sono stati 92.740; le schede bianche sono state 491; quelle nulle 1.131; le schede contese sono 4.

Complessivamente i voti non validi rappresentano l’1,72% del totale. Qui di seguito riportiamo le liste dei partiti con la relativa votazione e percentuale per il Senato:

LISTA- VOTI- % MOVIMENTO 5 STELLE -23901- 25,77 % CENTRO DEMOCRATICO -282- 0,3 % PARTITO DEMOCRATICO- 38430- 41,44 % SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'- 4138- 4,46 % CON MONTI PER L'ITALIA- 6215- 6,7 % CASAPOUND ITALIA- 89- 0,1 % FORZA NUOVA- 178 - 0,19 % PARTITO COMUNISTA LAVORATORI- 719- 0,78 % LISTA AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA' 190- 0,2 % RIVOLUZIONE CIVILE - INGROIA- 3586- 3,87 % LA DESTRA - STORACE - 376- 0,41 % MODERATI ITALIANI IN RIVOLUZIONE- 89- 0,1 % LEGA NORD- 438- 0,47 % FRATELLI D'ITALIA- 1192- 1,29 % POPOLO DELLA LIBERTA'- 12267- 13,23 % FARE PER FERMARE IL DECLINO -650- 0,7 % TOTALI GENERALI: 92740
Due le cose certe: niente di ciò che era stato previsto si è realizzato, ovvero il successo schiacciante del centrosinistra non si è verificato; Grillo e il Movimento 5 stelle si attesta come primo partito del Paese raggiungendo in entrambe le camere il 25%.

Anche nella rossa Toscana il movimento di Grillo diventa la seconda forza politica, dopo aver eroso voti non solo, come si pensava, al centrodestra, ma anzi soprattutto alla coalizione di centrosinistra. Al Senato e alla Camera Pd e Pdl si rincorrono senza che l'una si affermi sull'altra in modo decisivo, nessuna forza oltrepssa il 30%. Tutto il mondo in questo momento guarda con curiosità e stupore all'Italia che inevitabilmente tornerà alle urne molto presto.

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