Il cardinale Betori verso San Pietro. Mal d'Africa prevedono i bookmaker

L'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, parteciperà al conclave che avrà luogo nella Cappella Sistina affrescata da Michelangelo Buonarroti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2013 12:32
Il cardinale Betori verso San Pietro. Mal d'Africa prevedono i bookmaker

L'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, parteciperà al conclave che avrà luogo nella Cappella Sistina affrescata da Michelangelo Buonarroti. Giuseppe Betori è nato a Foligno il 25 febbraio 1947, segretario generale della CEI dal 5 aprile 2001 al 20 ottobre 2008, dall'8 settembre 2008 è arcivescovo di Firenze. Il 4 novembre 2011, subisce un attentato all'interno dell'Arcivescovado in piazza dell'Olio a due passi dal Battistero, rimane ferito il suo segretario raggiunto da un colpo di pistola.

Papa Benedetto XVI lo crea cardinale nel concistoro del 18 febbraio 2012, assegnandogli il titolo di San Marcello ed è attualmente il più giovane cardinale italiano vivente. Il giglio di Firenze, dunque, che oggi fa parte dello stemma araldico di Sua eminenza il cardinale potrebbe tornare ad affacciarsi dalla finestra più importante del mondo. Ma questa è una storia bella da leggere, la giovane età, infatti, seguendo l'iter di pensiero che ha accompagnato la dipartita di Giovanni Paolo II, sarebbe elemento di difficile superamento.

Un pontificato troppo lungo non sarebbe visto di buon occhio perché troppo "potente". C'era anche l'arcivescovo di Firenze al concistoro che ha rivelato al mondo intero le volontà di Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI di voler abbandonare il pontificato per ritirarsi a vita privata. Betori nelle prossime ore si organizzerà per raggiungere Roma dal momento della convocazione del Conclave che si concluderà con la fumata bianca. C'è chi ha scomodato il profeta Malachia, e chi Nanni Moretti per via del suo "Habemus papam" incentrato sulle riflessioni del successore di Pietro, troppo piccolo come uomo, per assumersi una così grande responsabilità.

Che il 'mestiere' di Papa sia uno dei ruoli più gravosi sul corpo e sullo spirito di un essere umano è riconosciuto anche dalla stessa Chiesa di Roma, non a caso in Vaticano vi è una stanza deputata alla preghiera per il nominato Papa che sfoga l'emozione prima di manifestarsi ai fedeli riuniti nella splendida cornice Berniniana di piazza San Pietro per l'annuncio solenne. Il cardinale nigeriano Francis Arinze supera nel totonomine il ghanese Peter Turkson, il canadese Oullet e il cardinale di Milano Angelo Scola sono leggermente attardati. I bookmaker si sono messi immediatamente all'opera appena appresa la notizia, i possibili successori di Benedetto XVI sono già stati messi nero su bianco e già 'giocati'.

"In un momento difficile per il mondo intero" che sia arrivata la volta del 'Papa nero'? Dall'Africa oppure dall'Italia, queste le previsioni che aleggiano attorno a piazza San Pietro. Sarà in ogni caso un evento di portata storica visto che da secoli la nomina del successore dell'apostolo Pietro avviene a seguito delle esquie del precedente pontefice dopo i nove giorni di lutto e la tumulazione del corpo nelle cappelle di San Pietro, mentre in questo caso per colui che sarà l'ex pontefice è prevista una permanenza in Castel Gandolfo per poi spostarsi nuovamnente sul colle vaticano in quello che adesso è il monastero delle suore di clausura.

C'è già chi si interroga su quelli che potranno essere gli incontri e scambi culturali tra i due papi in vita e se questa convivenza non possa suscitare ancor più difficoltà per il mondo religioso che potrebbe tornare a scindersi tra due differenti logiche di pensiero (da qui l'idea che persino in conclave possa nascere un indirizzo di nomina). Ma la volontà è una ed unica per il popolo cattolico, così come la guida pastorale che spetta al solo pontefice in carica, il 'momento difficile' però lascia aperte tutte le domande. AntLen

Notizie correlate
In evidenza