Boxe: stage di Petrosyan a Firenze

Alla vigilia l’organizzatore dell’evento Marceddu ci racconta il fuoriclasse armeno naturalizzato italiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2013 18:42
Boxe: stage di Petrosyan a Firenze

di Massimo Capitani Ci sono uomini e fuoriclasse che vanno oltre la singola preferenza sportiva. Campioni che pur non avendo l’appeal oceanico dei colleghi del calcio, hanno un ascendente particolare su chi ha la fortuna “d’incontrarli”, magari a tarda notte sui canali di sport, ricavandone la sensazione di essere davanti ad un autentico fuoriclasse. Ecco perché, degli appassionati di Boxe come noi, appena saputo di Giorgio Petrosyan a Firenze, hanno voluto prima incontrare chi poteva confermare le loro impressioni, quel Gianpietro Marceddu tre volte campione mondiale di Kick Boxing, per poi andare a vedere il fuoriclasse armeno naturalizzato italiano di persona il 10 Febbraio al PalaValenti dalle 10,30. Vedendo Petrosyan si ha la sensazione di essere di fronte ad un fuoriclasse, puoi confermarci questa sensazione? Assolutamente, ha vinto contro tutti in tutto il mondo, a novembre del 2012 ha trionfato al “Glory 3” riconfermandosi campione del mondo dei pesi medi delle Glory World Series, in finale ha battuto l’olandese Van Roosmalen in un match bellissimo. Ha un modo di combattere anomalo che finisce per far fare brutta figura all’avversario. Non ha uno stile spettacolare, per capirsi è uno che prende pochissimi colpi e non sta a scambiare a centro ring per tutto il match.

Pensa che in Giappone al torneo K1 max, torneo che poi ha vinto per ben due volte, inizialmente non volevano invitarlo. Petrosyan riesce sempre a tenere basso il ritmo del match per poi rientrare - Marceddu mima l’azione di schivata con il corpo e rientro con il calcio basso - e far prevalere tempismo e precisione, non a caso lo chiamano “il dottore”. Spesso il suo avversario non riesce ad esprimere le sue doti e si ha l’impressione che per lui sia tutto difficile, mentre per Petrosyan sembra tutto facile. In che specialità della Kick Boxing combatte prevalentemente Petrosyan? Nel K1, specialità che incontra i favori del momento, i colpi per questa disciplina sono calci, pugni e ginocchia, non sono ammessi i gomiti come nella Thai Boxe.

Petrosyan viene, come la maggior parte di noi, dalla Thai. Ma ha grandissime doti di pugilato, il suo Maestro ha affermato, in una recente intervista, che il suo pupillo poteva benissimo eccellere a livello olimpionico anche nella pratica del pugilato stesso. Pensi che il 27enne Petrosyan dopo aver vinto tutto stia pensando a nuovi stimoli? È un po’ quello che ci chiediamo tutti noi, lui ha problemi con le mani, si è infortunato ed è stato operato e di questo dovrà tenere conto; ma a parte questo godiamoci questo fuoriclasse, le sue vittorie, i suoi stage. A proposito dello stage del prossimo 10 Febbraio puoi darci le ultime? Al momento siamo in 210 iscritti, contiamo di arrivare a 230 - 240 partecipanti, che in questo momento di crisi è un bel risultato.

Lo stage è orientato su 2 sessioni tecniche della durata di due ore e mezza: una la mattina, una nel pomeriggio. Dunque un bel successo anche per il tuo Team portare Petrosyan a Firenze in una cornice così numerosa? È un bell’evento per Firenze, siamo molto orgogliosi. Come procede la tua attività di Maestro? Bene, insegno in 2 Palestre, al Centro Sport da Combattimento e al Ki Dojo, per un totale di circa 180 allievi, un bel movimento. E quelle di atleta? - Ricordiamo che oltre ad essere campione mondiale di Kick Boxing, Marceddu è pugile professionista - Nel Pugilato ho incassato la sconfitta per k.o.t.

con il georgiano Gachechladze nel dicembre del 2012. Una sconfitta in cui probabilmente abbiamo sbagliato ad accettare un avversario di categoria di peso così superiore - Gachechladze è un super gallo mentre Marceddu un mosca - ma dove comunque ho commesso un errore tecnico: lo spostamento sul gancio destro che mi ha messo al tappeto. E dove la mia preparazione mentale era stata minata da un grave lutto familiare. Almeno queste sono le considerazioni che ho fatto ascoltando la mia testa, un’attività che ho sviluppato nel tempo e che mi deriva dall’esperienza di tanti match anche combattuti come autodidatta. Alla luce di questa sconfitta quali sono i tuoi programmi per la Boxe? Allenarmi e combattere per il titolo nazionale di categoria, avevo un match fissato per il 2 Marzo ma è saltato, spero di combattere presto. E per quanto riguarda la Kick Boxing? Anche qui avrei dovuto combattere a fine Gennaio in Scozia, ma anche lì non se n’è fatto di nulla, ad ogni modo la federazione mi tiene informato per i nuovi programmi. Allora non ci resta che augurarti in bocca al lupo per i tuoi tanti impegni? Crepi. Lasciamo Marceddu così, dove l’abbiamo trovato, in palestra.

E dove volete trovarlo uno che allena e si allena con questa determinazione e passione?

Notizie correlate
In evidenza