Fiorentina vs Napoli: Migliaia di Cuori Viola per l’Ospedale Pediatrico Meyer

Domenica 20 gennaio, durante la partita Fiorentina-Napoli, la Fondazione Meyer offre 15.000 Cuori per sostenere G.A.I.A. (Gruppo contro l’Abuso all’Infanzia e Adolescenza)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2013 14:08
Fiorentina vs Napoli: Migliaia di Cuori Viola per l’Ospedale Pediatrico Meyer

Firenze – Migliaia di Cuori Viola sono pronti a battere per l’Ospedale Pediatrico Meyer. Sono i 15.000 Cuori che la Fondazione Meyer offrirà ai tifosi domenica 20 gennaio Fiorentina-Napoli. I Cuori sosterranno il progetto G.A.I.A., Gruppo contro l’Abuso all’Infanzia e Adolescenza del Meyer. Dopo l’iniziativa dei “nasi viola” e degli “occhiali viola”, l’attenzione verso i bambini e gli adolescenti che si rivolgono all’Ospedale Pediatrico di Firenze torna protagonista nello stadio Artemio Franchi di Firenze, con il doppio obiettivo di incitare i Viola ma soprattutto di aderire all’iniziativa di solidarietà per sostenere un progetto rilevante del Meyer.

Il Cuore Viola non vuole essere un semplice gadget, ma intende assumere un significato molto importante: aiutare concretamente il Gruppo contro l’Abuso all’Infanzia e Adolescenza del Meyer, che con un approccio multidisciplinare, è un punto di riferimento rilevante per proteggere le vittime di sospetto abuso e maltrattamento. Il Gruppo, composto da pediatri, psicoterapeuta, psicologo, ginecologa pediatrica, chirurgo, assistente sociale, non è una realtà solo ospedaliera, ma può essere attivata anche dalle scuole e dalle famiglie dei bambini. I Cuori Viola che i volontari della Fondazione Meyer distribuiranno domenica 20 gennaio, dietro offerta a tutti gli ingressi dello stadio, consentiranno di far crescere questo importante servizio.

I volontari saranno a disposizione dei tifosi prima del fischio dell’arbitro della partita di campionato Fiorentina-Napoli. Ecco come trovare i Cuori Viola a favore di Gaia All’ingresso dello Stadio Franchi, il giorno della partita dall’apertura dei cancelli all’interno dei punti di accesso della Tribuna, della curva Maratona, della curva Fiesole e della curva Ferrovia i volontari della Fondazione Meyer sono a disposizione di quanti vorranno devolvere una donazione per i Cuori Viola. Cosa è Progetto G.A.I.A., Gruppo Abuso Infanzia e Adolescenza Cosa fa il Gruppo Abuso Infanzia e Adolescenza (G.A.I.A.)? Il Gruppo Abuso Infanzia e Adolescenza dell’Ospedale pediatrico Meyer nasce nel 2005 allo scopo di prendersi cura, attraverso un approccio multidisciplinare, dei minori vittime di sospetto abuso e maltrattamento.

All’interno di G.A.I.A. operano diverse professionalità chiamate ad agire in modo sinergico, a mettere a fattore comune le diverse competenze, per la gestione più appropriata del caso di abuso. In particolare il Gruppo garantisce un’accoglienza efficace e l’inquadramento diagnostico del minore che si sospetta vittima di abuso e maltrattamenti. Al contempo svolge attività di prevenzione, al fine di valutare precocemente i segnali di disagio e rischio collegabili ad un possibile abuso. G.A.I.A.

si preoccupa inoltre di attivare i necessari percorsi assistenziali e di natura giudiziaria, raccordando il proprio lavoro con quello delle istituzioni competenti. Prevenzione, assistenza psico-sociale, medico-chirurgica. G.A.I.A. riunisce le competenze di diversi professionisti allo scopo di proteggere il minore da abusi e maltrattamenti. Quando si attiva G.A.I.A Negli anni il Gruppo, si è rafforzato nelle competenze, ma anche nella messa a punto di una prassi metodologica. Quando al Pronto Soccorso accede un bambino che si sospetta possa essere vittima di abusi o maltrattamenti, viene attivata la consulenza del G.A.I.A.

che provvede alla presa in carico del minore e alla definizione del percorso assistenziale, instaurando rapporti con le autorità giudiziarie e con i servizi territoriali. Il G.A.I.A. può essere attivato anche dagli altri Servizi e Reparti dell’Ospedale pediatrico, così come direttamente dalle autorità giudiziarie, dagli altri ospedali, da servizi esterni all'ospedale, da pediatri e medici di libera scelta, dalle scuole. Anche la famiglia del bambino può ricorrere direttamente al servizio.

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