Feste abusive di Capodanno: per la Fipe “servono più controlli”

Confcommercio: la clientela tiene ma diminuisce la spesa media. Il 73,9% dei toscani che hanno manifestato l’intenzione di trascorrere gli appuntamenti festivi fuori casa sceglierà proprio la notte di fine anno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2012 15:46
Feste abusive di Capodanno: per la Fipe “servono più controlli”

Come ogni anno saranno numerose le feste nella notte del 31 dicembre organizzate senza l’assoluto rispetto delle regole. L’associazione Confcommercio chiede dunque alle forze di sicurezza di raddoppiare gli sforzi per la notte di San Silvestro intensificando i controlli in tutta la città e nella provincia di Firenze. “E’ giusto - affermano i rappresentati di Fipe Confcommercio Firenze – garantire il massimo rispetto delle regole che devono valere per tutti.

Ogni anno i nostri locali sono oggetto di continui controlli da parte delle forze dell’ordine con il rischio di sanzioni anche pesanti per i nostri esercenti. Queste regole, che vanno dalla capienza massima alla somministrazione di alcolici, non valgono ovviamente per chi, ogni anno, coglie l’occasione dei festeggiamenti di Capodanno e non solo, per organizzare ritrovi abusivi che non tengono conto dei regolamenti vigenti.". "E’ giusto - continuano - eseguire i controlli nei locali pubblici ma allo stesso tempo, anche nel rispetto del lavoro che viene svolto da chi svolge il proprio lavoro nel rispetto delle regole, è necessario fare il massimo per impedire lo svolgimento di raduni abusivi che rappresentato un rischio soprattutto per i più giovani e per chi vede la notte di San Silvestro soltanto come un invito allo sballo”. La notte di San Silvestro è la regina del fuori casa.

Il 73,9% dei toscani che hanno manifestato l’intenzione di trascorrere gli appuntamenti festivi fuori casa sceglierà proprio la notte di fine anno. Si tratta di 324.000 persone che spenderanno in media 80 euro tra cenoni e veglioni per complessivi 26 milioni di euro. Si va fuori anzitutto per evitare di dover cucinare, pulire, rassettare e organizzare (53,9%) e perché ci si diverte di più (34,9%). Al contrario, si resta in casa prevalentemente perché è una consuetudine (53,8%), per difficoltà famigliari di varia natura (14,7%) e quest’anno risulta in crescita la motivazione collegata a sopraggiunte difficoltà economiche (31,5%). I toscani che hanno scelto di stare fuori casa potranno contare su un’ampia ed articolata offerta di servizi di ristorazione e di intrattenimento in cui ogni consumatore può individuare la soluzione più adeguata alle proprie tasche a cominciare dai più giovani che con una spesa compresa tra 25 e 35 euro potranno consumare un buon apericena proseguendo la serata in piazza o in discoteca.

Forte l’attenzione al prezzo. Il 35,6% dei toscani che passerà le festività fuori casa spenderà come lo scorso anno, il 24,3% di meno e solo l’11,1% sarà disposto a pagare di più (13,2% saldo negativo rispetto al 2011/2012). Alta la percentuale (29%) di coloro che non si sono ancora posti il problema di quanto spendere. Infine una nota di colore. In nove esercizi su dieci si brinderà a spumante, in esclusiva nel 57% o in alternativa allo champagne nel 35%. “Il quadro economico di forte preoccupazione ed il salasso sulle tredicesime dovuto all’IMU mi faceva pensare – dichiara il Presidente di Fipe Toscana Aldo Cursano - che la situazione per le nostre attività in questo ultimo scorcio d’anno sarebbe stata ben peggiore.

Fortunatamente non è così e mi auguro che ciò sia di buon auspicio per l’anno che verrà non solo per le nostre attività ma per il Paese intero. Evidentemente il valore della convivialità è ancora alto tra la nostra gente. Vorrei fare, infine, un augurio particolare a quei 27 mila lavoratori della ristorazione che saranno impegnati l’ultimo dell’anno per farci stare bene.”

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