La materia della città: il disegno pavimentale nelle strade del centro storico

Nel volume a cura di Francesco Gurrieri della Collana Quaderni della Fototeca DIRES, edito da Polistampa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 dicembre 2012 19:56
La materia della città: il disegno pavimentale nelle strade del centro storico

Firenze, la materia della città: il disegno pavimentale nelle strade del centro storico” è il titolo del volume curato dall'architetto Francesco Gurrieri, per la Collana Quaderni della Fototeca DIRES, edito recentemente da Polistampa. Il docente universitario orchestra un libro corale, con al centro la pietra, raccontata come protagonista dell'architettura fiorentina, fin dalle origini della città. Da sempre il paesaggio toscano è noto al mondo per la sua armonia naturale, frutto tuttavia di un intervento umano costante e pervasivo.

Naturale e allo stesso tempo completamente artificiale e per questo armoniosamente consonante alle esigenze umane. Dal medioevo questo senso delle proporzioni, dell'equilibrio delle forme e della scelta dei materiali naturali si manifesta in un'epoca straordinaria dell'architettura e dell'urbanistica, nota con il nome di Rinascimento fiorentino. Al centro di questa irripetibile impresa umana ci sono le materie prime estratte dal territorio per ricostruire l'artificio urbano con la stessa armoniosità dell'ambiente naturale.

L'elemento costitutivo è la pietra, presente in mura e torri, strade e palazzi, una componente organica dell'immagine di Firenze. La pietra, forte, o serena che sia, arenaria, o calcarea, viene estratta dalle cave circostanti la città, dalle colline del Chianti, o dalle montagne del Mugello, per essere trasportata in blocchi in città e lì usata per ri-costruire altre montagne dell'ingegno umano, che sono i nostri monumenti più celebri. Pensate alla fabbrica del duomo, 120 metri di pietra issata un blocco sopra l'altro, senza le tecnologie moderne, con la passione di una comunità unita da un sogno di gloria: mostrare la propria grandezza con una montagna di pietra visibile ai viandanti a decine di chilometri di distanza da Firenze. A partire dall'importanza di questo materiale, il volume di Francesco Gurrieri affronta i temi relativi alla manutenzione e alla conservazione dello spazio urbano, concentrandosi in modo particolare sulle pavimentazioni e sul "lastrico stradale", che va considerato parte del volto della città storica, la cui tutela richiede preparazione professionale, concetto che abbraccia la cultura dei dotti e l'esperienza degli scalpellini. Ancora una volta la Collana del Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università degli Studi di Firenze, si giova delle immagini dell’Archivio del Laboratorio fotografico del Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, un fondo “storico” di circa 3.000 negativi in bianco e nero, che documenta l’attività di Sanpaolesi soprintendente, durante gli anni a cavallo dell’ultima guerra mondiale, utilizzato a supporto del volume per documentare le diverse tipologie di materiali e di disegni pavimentali, oltre che gli assetti delle strade fiorentine, dall'antichità ai giorni nostri. di Nicola Novelli

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