Carceri: anche a Firenze si aderisce allo sciopero della fame con Pannella

La richiesta che giunge da alcuni gruppi politici di sinistra: depenalizzare i reati lievi e rafforzare le pene alternative

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2012 19:24
Carceri: anche a Firenze si aderisce allo sciopero della fame con Pannella

“Indipendentemente dalle posizioni e dai programmi del Partito Radicale, che si possono condividere o non condividere, i motivi che ti hanno determinato a minacciare prima, e a intraprendere ora un nuovo digiuno, questa volta totale, non possono non essere condivisi’. E’ questo l’incipit dell’appello lanciato oggi dall’Associazione fiorentina per l’Iniziativa Radicale ‘Andrea Tamburi’, rivolto al leader radicale Marco Pannella in sciopero della fame e della sete da giorni, a cui i consiglieri regionali della Federazione della Sinistra - Verdi Monica Sgherri e Paolo Marini aderiscono, partecipando, a loro volta, in staffetta allo sciopero della fame. L’appello è stato sottoposto all’attenzione del mondo politico toscano in queste ore e il gruppo della Federazione della Sinistra lo sottoscrive con convinzione per sollecitare il Parlamento Italiano a concedere un provvedimento di amnistia e perché si attivi per porre rimedio alle numerose emergenze nelle carceri italiane. Monica Sgherri, capogruppo, sarà in sciopero della fame domani, giovedì 20 dicembre, Paolo Marini invece venerdì 21 dicembre. “Domani (giovedì 20 dicembre) sosterrò per una giornata lo sciopero della fame a sostegno delle richieste di Marco Pannella”, ha annunciato in aula il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli, invitando tutti i colleghi ad aderire a staffetta all’iniziativa e riponendo la richiesta di una seduta speciale del Consiglio Regionale della Toscana proprio sulla situazione carceraria. “Negli ultimi mesi ho visitato vari istituti penitenziari toscani e, in un quadro di luci e ombre, ho riscontrato situazioni di grandissima difficoltà, sia per i detenuti, sia per gli operatori, con strutture spesso sovraffollate, fatiscenti, ove è difficilissimo avviare qualsiasi percorso rieducativo e di reinserimento sociale. “Voglio ricordare, come sta facendo Pannella, - continua Romanelli - che negli ultimi venti anni in carcere si sono suicidati più di mille detenuti e decine di agenti di Polizia penitenziaria, caduti in un’assenza di diritto e legalità di uno Stato più volte condannato dalla Corte di giustizia europea per l’irragionevole durata dei processi". “La prossima Legislatura dovrà avere un sussulto di modernità ed efficienza, depenalizzando i reati lievi, rafforzando le pene alternative.

La maggioranza dei detenuti lo è per reati minori, connessi al piccolo spaccio e all’immigrazione: da questa situazione deve partire una seria riforma della giustizia italiana”. Auspico quindi - conclude il consigleire di Sel - che la maggior parte del mondo politico italiano assuma quest’impegno fondamentale, convincendo così anche il leader radicale a sospendere la sua azione non violenta”.

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