Temporali sulla costa Toscana: l'Arcipelago è a rischio mareggiate

La Sala operativa avverte che la localizzazione e l’effettiva quantità delle precipitazioni, in particolare di quelle più intense, risulta “di difficile previsione”. Fondi europei originariamente destinati al terremoto ora per l'emergenza alluvione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2012 18:25
Temporali sulla costa Toscana: l'Arcipelago è a rischio mareggiate

FIRENZE – Ancora allerta meteo in Toscana, dove la Sala operativa unica della Protezione civile regionale prolunga l’avviso di criticità fino alla mezzanotte tra venerdì e sabato 1° dicembre. In particolare viene segnalato uno stato di allerta elevato per mareggiate per l’Arcipelago e la costa meridionale (in particolare la Val di Cornia e le valli dei fiumi Bruna e Albegna). Allerta moderato, invece, per il resto della costa, la Val di Cecina, la Val d’Orcia e la valle del Fiora. L’allerta emesso dalla Soup alle 13.49 è duplice.

Anzitutto conferma le previsioni di pioggia e forte vento valide fino alle 18 di questo pomeriggio. I fenomeni interesseranno soprattutto le isole dell’Arcipelago e la costa meridionale, con mare agitato e venti di burrasca provenienti da sud, con il rischio di forti mareggiate. Allo stesso tempo vengono annunciate nuove criticità in arrivo per domani. Dalle ore 8.00 di domani mattina, venerdì 30 novembre, sono infatti previsti pioggia e forti temporali, mare agitato e forte vento. L’avviso di criticià emesso dalla protezione civile parla di “precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, anche di forte intensità ed associati a colpi di vento”.

Saranno interessate le zone costiere centro-meridionali e l’Arcipelago (in particolare la foce dell’Arno, la Val di Cecina, la Val di Cornia, la Val d’Orcia e le valli dei fiumi Bruna, Albegna e Fiora oltre alle isole). Si prevedono precipitazioni capaci di cumulare 20-40 mm in 24 ore, con punte di 50-70 mm in occasione dei rovesci più intensi. Proseguirà inoltre sull’Arcipelago e la costa meridionale il vento di burrasca proveniente da sud, mentre la costa centro-settemntrionale sarà battuta da venti provenienti da est-nordest.

Previsto mare agitato con rischio di mareggiate. La Sala operativa avverte che la localizzazione e l’effettiva quantità delle precipitazioni, in particolare di quelle più intense, risulta “di difficile previsione”. La Protezione Civile della Regione Toscana raccomanda in caso di allerta meteo-come sempre segnalato anche sul sito della Regione Toscana di : - Tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni meteo; - Seguire le indicazioni dell’autorità di protezione civile locale (Comune) e i canali informativi della viabilità - Evitare di sostare nelle zone circostanti gli alvei dei corsi d’acqua; - Nelle zone soggette ad allagamento evitare di sostare in cantine e nei locali seminterrati - Mettersi in viaggio solo se necessario, procedendo a velocità ridotta e prestando comunque la massima attenzione alla presenza di detriti (sassi o fango) in strada, in particolare in aree montane esposte a frane e caduta massi.

Massima attenzione agli attraversamenti dei corsi d’acqua (ponti o guadi) e alle zone depresse (sottopassi, zone di bonifica). Mentre sul fronte metereologico la pioggia non sembra concedere tregue, su quello della poltica la messa in sicurezza del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico delle aree della Toscana colpite dalle alluvioni potrà contare su 7,5 milioni di risorse, provenienti dalle ultime due annualità del Fondo europeo di sviluppo regionale. Alla luce della grave emergenza in atto, l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha informato il Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), acquisendone il parere favorevole, della decisione della giunta di utilizzare a questo scopo le risorse originariamente destinate al fondo di solidarietà per il terremoto. La giunta, nella seduta di lunedì, approverà una delibera che consentirà la nuova destinazione delle risorse sulla linea del Programma dedicata agli interventi per la messa in sicurezza idraulica. Il Comitato di sorveglianza si è riunito oggi alla Fortezza da Basso, a Firenze, per fare il punto sullo stato di avanzamento del programma. “La possibilità di dare una nuova destinazione a queste risorse – spiega l’assessore Simoncini – è per noi vitale in questa gravissima fase congiunturale, per fare fronte ai problemi più acuti e far ripartire l’economia nelle zone colpite, ma anche per mettere in cantiere, il prima possibile, una serie di interventi di natura strutturale a fronte di danni che a una prima stima ammontano a circa 500 milioni di euro”. L’assessore ha colto l’occasione per ribadire come il Fesr, ancora una volta, si confermi una leva fondamentale per lo sviluppo della Toscana.

“Uno strumento che ci ha consentito, con successive rimodulazioni, di dare un sostegno forte al mondo produttivo investito dalla crisi economica peggiore degli ultimi decenni e a favorire, anche in tempi di restrizioni della spesa, i processi di innovazione, ricerca e sviluppo, il trasferimento tecnologico, l’ingegneria finanziaria per l’accesso al credito, tutti fattori determinanti per gettare le basi di una ripresa. A questi si affiancano, anch’essi frutto delle ultime modifiche che hanno consentito di spostare risorse là dove più servono, gli interventi per la messa in sicurezza del territorio, per le prevenzione del rischio idrogeologico e antisismico, la messa in sicurezza di scuole e edifici pubblici”. L’andamento del programma è buono, confermando la capacità della Toscana di spendere utilmente le ingenti risorse messe a disposizione dal Fesr che, come noto, sono per i sette anni del Por, 1.127 milioni di euro.

Di questi, al 31 ottobre 2012 ne erano stati impegnati 854,1 (pari al 76%) e spesi 434,3 (pari al 39%). La spesa pubblica certificata ammontava a 389,9 milioni, dei quali 121,1 provenienti dal Fesr. L’obiettivo fissato al 31 ottobre è stato pienamente conseguito, con oltre 40 milioni di euro certificati (rispetto ai 28,3 previsti), ai quali corrispondono circa 134 milioni di spesa pubblica aggiuntiva. Un focus è stato dedicato ai Piani integrati urbani di sviluppo (piuss), nell’ambito dei quali sono stati attivati 115 progetti.

A fronte di un costo totale ammissibile di 230,4 Meuro, gli impegni ammontano a 144,3 milioni di euro, (pari al 63%) mentre i pagamenti ammontano a 41,8 milioni (pari al 18%).

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