Centrosinistra: le primarie più burocratiche della storia

Nel centro di Firenze tre soli uffici elettorali di coalizione a chilometri di distanza l'uno dall'altro: anziani, disabili e non vedenti come ci arrivanno?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2012 23:29
Centrosinistra: le primarie più burocratiche della storia

di Montecristo Il Segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, se andrà al governo, promette semplificazione amministrativa e digitalizzazione della società. Ma per vincere le elezioni organizza le primarie più burocratiche e cartacee della storia. Così nasce un regolamento che concepisce 1) l'ufficio elettorale comunale di coalizione, 2) il certificato personalizzato di elettore del Centrosinistra, 3) i seggi elettorali esclusivi, corrispondenti alle sezioni elettorali dello Stato, 4) l'obbligo di registrarsi entro il primo turno per poter partecipare anche al secondo.

E a confondere ulteriormente, una pre-registrazione on line che non serve a nulla, perché viene vanificata all'ufficio elettorale, dove chi si è preregistrato on line viene messo in coda come tutti gli altri, rifirma gli stessi moduli e si domanda a cosa diavolo servisse la procedura web. E non crediate che con la registrazione on line chi lavora eviti una mezza giornata di permesso per espletare il proprio diritto di elettore del centrosinistra, magari delegando ai timbri presso l'ufficio elettorale un familiare, munito del suo documento personale e del certificato elettorale (quello vero).

Non basterebbe una delega scritta (di quelle che accettano persino a Poste Italiane). Negli uffici elettorali del PD (allias le sezioni del partito) si pretende la presenza della persona fisica, che deve rifirmare di pugno l'appello degli elettori dell'Italia Bene comune, anche se lo aveva già sottoscritto digitalmente on line. Matteo Renzi, candidato al ballottaggio, sabato scorso dalla Stazione Leopolda si è rivolto agli elettori italiani, invitandoli, se davvero vogliono cambiare il paese nei prossimi cinque anni a spendere domenica 15 minuti del loro tempo per recarsi ai seggi della coalizione.

Ha ragione, però non si tratta solo di stare in coda. Bisognerebbe mettersi nei panni di tutti gli elettori, anche anziani ultra-settantenni, non vedenti, persone con ridotta mobilità. Prendete il caso del centro di Firenze. Gli uffici elettorali del PD sono quattro per una popolazione di 40 mila abitanti. Questo significa che per esprimere la loro opinione politica anche i disabili potrebbero trovarsi a percorrere alcuni chilometri andata e ritorno per tre volte in due settimane. Oggi poi ci si è messa Maria Grazia Pugliese, portavoce donne del Pd metropolitano di Firenze, che sul proprio profilo di Facebook ha scritto che agli uffici elettorali per l'iscrizione alle primarie del centrosinistra "arrivano persone che 'puzzano di fascisti''.

Si finisce così per sospettare che questo farraginoso sistema elettorale sia stato congegnato per demotivare i meno motivati, per disincentivare gli elettori d'opinione, contando sugli attivisti più fedeli, quelli che “contrordine compagni, l'Unità ha detto...”. E' certo che con i Ferrini, che non capiscono ma si adeguano, le elezioni politiche, quelle vere non si vinceranno. Ma forse per la segreteria del partito è più importante vincere subito le Primarie che le politiche a primavera.

Hai visto mai ci si dovesse trovare a governare?

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