Quattro giorni di mobilitazione per il diritto di voto

"Necessità di un’amnistia, abbinata a un provvedimento di indulto, per uscire subito dall’illegalità gravissima nella quale versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2012 16:10
Quattro giorni di mobilitazione per il diritto di voto

CARCERI, "DIRITTO DI VOTO PER I DETENUTI DI SOLLICCIANO E GOZZINI" Il consigliere provinciale Massimo Lensi: "Giovedì mattina di fronte al penitenziario per aderire alla mobilitazione dei reclusi: battitura dei ferri per un quarto d'ora e silenzio totale per i successivi 45 minuti" Carceri. Quattro giorni (da lunedì a giovedì) di mobilitazione nonviolenta dentro e fuori le carceri per il diritto di voto dei detenuti. "Obiettivo dell'iniziativa - spiega Massimo Lensi, radicale, consigliere provinciale nel Gruppo misto - è garantire la possibilità, ai tantissimi reclusi che ancora li conservano, di esercitare i propri diritti in vista delle prossime scadenze elettorali.

E ribadire con forza la necessità di un’amnistia, abbinata a un provvedimento di indulto, per uscire subito dall’illegalità gravissima nella quale versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria". "Mi rivolgo, quindi, al garante dei detenuti del Comune di Firenze, Franco Corleone - continua Lensi - perché si unisca a noi in questa iniziativa per garantire il diritto di voto ai detenuti reclusi a Sollicciano e al Gozzini". Giovedì mattina, i radicali fiorentini della associazione Andrea Tamburi si ritroveranno di fronte al carcere di Sollicciano per esprimere adesione piena alla mobilitazione dei detenuti che si compone nella “battitura dei ferri” per un quarto d’ora e nel silenzio totale per i successivi quarantacinque minuti.

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