Il sindaco Renzi inaugura la “Casa Domotica” per persone con gravi disabilità

Una casa “intelligente” per facilitare la vita di tutti i giorni per le persone con gravi disabilità motorie. È la “Casa Domotica” realizzata dall’Amministrazione comunale all’interno di un edificio che ospita alloggi popolari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2012 16:14
Il sindaco Renzi inaugura la “Casa Domotica” per persone con gravi disabilità

Una casa “intelligente” per facilitare la vita di tutti i giorni per le persone con gravi disabilità motorie. È la “Casa Domotica” realizzata dall’Amministrazione comunale all’interno di un edificio che ospita alloggi popolari e inaugurata questa mattina dal sindaco Matteo Renzi insieme all’assessore al welfare Stefania Saccardi. Erano presenti, tra gli altri, anche Valerio Del Ministro e Alessandro Sarti rispettivamente direttore e direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Careggi, Alessandro Bussotti direttore dell’Agenzia di continuità assistenziale di Careggi, Luciano Pieri vicepresidente della consulta handicap. “L’inaugurazione di oggi è un momento importante – ha sottolineato il sindaco Renzi – perché rappresenta un gesto di grande attenzione nei confronti di persone che si trovano ad affrontare un momento terribile: uomini e donne con lesioni definitive gravi.

Poter offrire loro un luogo dove continuare l’attività di cura, una volta dimessi dall’ospedale, rappresenta infatti una risposta di qualità ad un bisogno di assistenza che nel loro caso si presenta particolarmente forte. E al tempo stesso testimonia la nostra vicinanza all’Unità spinale di Careggi, assoluta eccellenza nel settore. Per questo ringrazio l’assessore Saccardi, le strutture del Comune e della Società della Salute che si sono impegnate per raggiungere questo risultato, la Regione Toscana, l’Unità Spinale di Careggi e la Misericordia di Rifredi che avrà il compito di gestire questo spazio”.

L’assessore Saccardi ha ricordato le difficoltà riscontrate nel far partire operativamente la struttura. “I lavori sono finiti da tempo, ma mancava un progetto di gestione. Per questo abbiamo coinvolto la Regione Toscana, che finanzia la sperimentazione, l’Unità spinale di Careggi che individuerà tra i suoi pazienti gli ospiti della ‘Casa Domotica’, e la Misericordia di Rifredi che, anche per la vicinanza fisica, gestirà la struttura garantendo assistenza anche medica 24 ore su 24.

Si tratta di un servizio importante di accoglienza temporanea destinato principalmente a persone con gravi disabilità che devono sottoporsi a cura in Day Hospital all’Unità spinale di Careggi, o che sono state dimesse dall’ospedale ma non possono rientrare ancora a proprio domicilio. E, nel caso che i posti non fossero interamente coperti, anche ad anziani non autosufficienti appena dimessi dall’ospedale e non ancora in condizioni da poter tornare a casa”. I primi ospiti arriveranno il 20 ottobre: l’Unità spinale di Careggi ha già iniziato l’analisi degli utenti potenzialmente interessati. La Casa domotica si trova al piano terra di un edificio Erp in piazza Leopoldo e può ospitare fino sei persone con gravi disabilità, ovvero quattro paraplegici e due tetraplegici e relativi accompagnatori.

È infatti composta da quattro camere doppie attrezzate per persone paraplegiche (dotate ciascuna di proprio bagno) e da due camere doppie attrezzate per persone tetraplegiche (sempre dotate ciascuna di proprio bagno). Ci sono anche la cucina, il soggiorno, una stanza-lavanderia e una camera per un operatore destinato all’assistenza degli ospiti (anch’essa dotata di proprio bagno). Si tratta di una casa “intelligente” perché permette una gestione semplificata delle operazioni della vita di tutti i giorni e una gestione più efficiente della struttura da parte del personale dedicato.

Questo avviene attraverso la tecnologia domotica che, utilizzando anche le automazioni dei vari componenti della struttura (porte, finestre, tapparelle e tende), permette di controllare e gestire i vari parametri di illuminazione e di clima, nonché i sistemi di allarme, telecamere e rivelazione incendi, attraverso un computer centrale locale e/o da remoto via Adsl. Questo è possibile attraverso una linea “bus”, ovvero un canale che permette alle varie componenti del sistema di "dialogare" tra loro. Le porte, le finestre, le tapparelle e le tende sono dotate di motorizzazione.

Le porte di accesso alle camere si aprono con un badge elettronico. La cucina è dotata di due zone di lavoro complete e i pensili sono dotati di meccanismo di movimentazione controllata elettricamente per l’avvicinamento, in modo da essere accessibili anche alle persone in sedia a ruote. Le camere per persone tetraplegiche sono attrezzate con sollevatore su binario ad azionamento elettrico. Per la realizzazione della Casa domotica l’Amministrazione comunale ha investito 665.000 euro. Per le sue caratteristiche strutturali (totale assenza di barriere architettoniche e piena accessibilità di ogni elemento dell’arredamento) e per la presenza di tecnologie domotiche, in accordo con l’Azienda Ospedaliera di Careggi si è deciso di avviare una sperimentazione gestionale che prevede l’ospitalità di persone con disabilità o anziane che hanno necessità di accoglienza abitativa temporanea.

In particolare, nel primo caso si tratta di persone paraplegiche o tetraplegiche dimesse dalla Unità Spinale dell’Ospedale di Careggi per le quali può essere necessario proseguire di attività cliniche in regime di day hospital da associare a una graduale ripresa del contatto con la quotidianità, propedeutica alla gestione domiciliare; oppure intraprendere cure e accertamenti diagnostici in ambiente nosocomiale, ma non in regime di ricovero. O anche per dare una risposta a un bisogno abitativo temporaneo per la necessità dei congiunti/conviventi o per l’indisponibilità della propria abitazione.

Per quanto riguarda invece gli anziani, la Casa Domotica è destinata a persone con polipatologie in dimissione dall’ospedale per problematiche acute, ma ancora non in grado di rientrare al domicilio abituale o presso altra sistemazione territoriale. La dotazione strumentale della struttura consentirà di prevedere anche la realizzazione di veri e propri “percorsi educativi” finalizzati ad aiutare le persone ospitate e le loro famiglie ad acquisire conoscenze, abilità e motivazioni nella gestione della malattia, sviluppando, anche in termini innovativi e sperimentali, gli strumenti necessari e valutando regolarmente i risultati in termini di efficacia e appropriatezza.

(mf)

Notizie correlate
In evidenza