“Bed time”

Una storia di ordinaria follia in un thriller d'autore del maestro catalano Jaume Balaguerò

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2012 13:00
“Bed time”

L'orrore in un condominio di Barcellona. Non un orrore “splatter”, quanto l'orrore che può provocare una mente disturbata come quella di César il portiere di un palazzo della città catalana. Un uomo senza nessuno scopo nella vita e geneticamente incapace di essere felice, che prova piacere a far soffrire le persone che lo circondano. E' il protagonista del film “Bed Time”(insulsa traduzione del più efficace “mientras duermes”), che nel palazzo dove lavora , sotto l'aspetto di persona affidabile, costruisce una sorta di gioco al massacro psicologico che ha come oggetto principale Clara, una giovane di cui invidia l' atteggiamento gioioso verso la vita.

Lo scopo di César che confessa nella prima scena la sua incapacità di essere felice, è quella di distruggere la felicità di Clara. Ogni sera, penetra nell'appartamento della donna e, dopo essersi assicurato una maggiore profondità del suo sonno col cloroformio, mette in atto il più spietato dei piani. Il titolo originale, “Mientras Duermes”, è lo stesso del programma televisivo con cui finiva col coincidere il film di Balaguerò “Rec” , che dopo Namelles e Darkness, ha imposto definitivamente il regista catalano come un piccolo maestro del genere horror . Come in Rec la trama del film è tutta giocata in un condominio ,un microcosmo claustrofobico, con poche eccezioni quali le periodiche visite di César alla madre La macchina da presa narra con straordinaria sobrietà , una storia di ordinaria lucida follia.

Un thriller d'autore in cui il regista pone alcuni quesiti morali che riguardano la possibilità di scegliere tra il bene e il male, si interroga sulla fallibilità della giustizia e sottolinea l'impossibilità alla felicità del protagonista. Film inquietante e ben costruito su una trama drammaturgica dove si impone l'ottima interpretazione di Luis Tosar, in grado di mostrare sia l'oscena abiezione che la disperazione del personaggio. Un film su una paura largamente condivisa, quale l'invasione della vita privata durante l'oblio del sonno, che procede senza sbavature verso un finale dove l'orrore non può avere fine. Alessandro Lazzeri Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=EY2cX9Hwb5A

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