Cinese ucciso a coltellate nel capannone industriale

Milone: "Necessaria una stretta contro il sistema organizzato di illegalità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2012 19:06
Cinese ucciso a coltellate nel capannone industriale

E’ stato ucciso con diversi colpi di arma da taglio, forse nella giornata di ieri. Non sembrano esserci molti dubbi sulle cause della morte di un cinese di 53 anni che è stato trovato all’esterno di alcuni capannoni industriali alla periferia di Prato. Sul corpo del giovane orientale sono stati trovati fendenti sia sull'addome che sul collo. In merito a ciò, l'assessore alla Sicurezza, Aldo Milone, dichiara quanto segue: "Purtroppo le cronache rigistrano l'ennesimo omicidio di un cittadino cinese in un capannone.

E come ripeto da mesi ciò di cui veniamo a conoscenza è solo una minima parte di quanto accade all'interno di questa comunità, soprattutto negli ambienti di lavoro. Ma mentre la sinistra pratese continua a criticare i controlli nei capannoni, la giunta Cenni, con il prezioso contributo del gruppo interforze stoicamente va avanti proprio per cercare di porre fine a questo "sottobosco" composto dalle più svariate forme di illegalità. E su questo fronte è necessaria una stretta. Non mi sorprende che alla fine il movente che ha portato anche a questo omicidio sia sempre lo stesso: il denaro.

A questo punto voglio chiedere al consigliere dell'Idv Aurelio Donzella, che qualche giorno fa mi invitava a smettere di "prendermela con i cinesi", cosa ha da dire su questa vicenda. E il consigliere Donzella non è il solo a pensarla così, anzi credo che sia in buona compagnia. Basta ricordarsi la proposta dell'ex presidente della provincia Massimo Logli, responsabile immigrazione del Pd, il quale ritiene inutili i controlli e ha affermato che per risolvere il problema sarebbe stato sufficiente aprire un ufficio del consolato cinese in città. Devo constatare purtroppo che invece di un'unità di intenti tra maggioranza e opposizione per combattere questo fenomeno, come avviene in altri paesi del mondo, persistono divisioni e prese di posizione del tutto ideologiche e questo non può che favorire chi ha interesse a continuare ad alimentare questo sistema organizzato di illegalità, costituito da soggetti che per il "dio denaro" sono disposti a sacrificare vite umane.

A tal proposito basta ricordare l'ultimo episodio avvenuto in un pronto moda del macrolotto Uno, dove è stato trovato il cadavere di un operaio cinese che ha attirato l'attenzione sulla sua presenza solo perchè era già in avanzato stato di decomposizione".

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