Spending review: Toscana in difficoltà

Tagli del Governo: cosa cambia per Province, ospedali, scuole e tribunali. Nencini: la Regione perderà 150-200 mln nel 2013. L’assessore Marroni: “Il Governo ci chiede di allinearci ai migliori, ma in molti campi i migliori siamo noi.”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2012 17:41
Spending review: Toscana in difficoltà

FIRENZE– La spending review del Governo Monti e i tagli a province, ospedali e tribunali potrebbero cambiare in maniera epocale la geografia amministrativa e una sanità pubblica con ospedali a rischio chiusura. Nel 2013 la Regione Toscana, come singolo ente, perderà 150-200 milioni di euro se le misure del Governo saranno approvate. La mazzata più grossa forse sarà proprio in Toscana e in Emilia Romagna. “Nel 2013 la Regione Toscana, come singolo ente, perderà 150-200 milioni di euro se le misure del Governo resteranno quelle ad ora annunciate”, a dirlo è l’assessore regionale al bilancio, Riccardo Nencini, che, conti alla mano, spiega come questa ulteriore riduzione di risorse statali, sommata a quella di oltre un miliardo di euro cumulata negli anni 2011 e 2012, sarebbe devastante per il bilancio regionale.

“I provvedimenti annunciati incidono su sanità, sociale, trasporto pubblico, economia ed istruzione” continua l’assessore, che aggiunge: “Il Governo sta compiendo due errori: il primo è mettere sullo stesso piano sprechi e tagli a settori importanti come la sanità e il sociale. Il secondo è non riconoscere alcuna forma di premialità per quelle Regioni che, come la Toscana, hanno rispettato pienamente i canoni fissati fino ad oggi”. “La Toscana ha il bilancio in ordine – ricorda Nencini – ha i conti della sanità in ordine, rispetta il patto di stabilità, è stata la prima regione italiana a riorganizzare le pubblica amministrazione dotandosi di una legge che cancella le Comunità montane e incentiva le unioni dei Comuni ed ha già assunto provvedimenti per il tagli dei consiglieri e degli assessori.

Però il Governo non prevede nessuna premialità per questa condizione di eccellenza”. “A qualcuno – conclude l’assessore – potrebbe venire il sospetto che sia più conveniente essere cicale e non formiche”. “Il punto su cui ci troviamo in grande difficoltà è che” su molti dei capitoli di spesa indicati dal governo per attuare i risparmi decisi nell’ambito della spending review, “il lavoro lo abbiamo già fatto e quindi abbiamo le armi spuntate.” Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, intervenendo al Meeting delle Misericordie della Toscana e dei Gruppi donatori di sangue ‘Fratres’, di cui ha ricordato di essere stato in passato donatore, in corso nel Triangolo Verde di Legoli, nel comune di Peccioli (Pisa), all’interno dell’impianto di smaltimento rifiuti.

E’ stato il responsabile delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi, a stimolare l’assessore sugli effetti per la Toscana della spending review del governo, alla luce del “balletto di notizie che indubbiamente –ha detto- preoccupa anche i volontari che si domandano quanto e se il servizio sanitario regionale sarà costretto ad arretrare e quanto sarà l’impegno ulteriore richiesto al volontariato.” “Già nel 2012 –ha spiegato Marroni- c’erano minori trasferimenti dallo Stato alle regioni.

Da oggi a fine anno ci sarà un ulteriore miliardo di tagli, che per la Toscana significa 60-70 milioni di euro da recuperare nei prossimi 6 mesi. E per il prossimo anno ci sono altri 2 miliardi di tagli. Il Governo ci indica dove cercare questi risparmi, ma il punto su cui ci troviamo in grande difficoltà è che su molte di queste partite il lavoro lo abbiamo già fatto e quindi abbiamo le armi spuntate, mentre i soldi sono meno. Se ci dicono di allineare il prezzo per i servizi di lavanderia al migliore italiano o i costi dei pasti al più basso non abbiamo margini, perché siamo noi i migliori con i prezzi più bassi.

E anche per il numero dei posti letto siamo vicinissimi al parametro dato.” La Toscana, ha detto Marroni si impegnerà comunque, “con l’obiettivo di riorganizzarsi internamente ancora una volta per non tornare indietro dal livello a cui siamo arrivati.” A proposito della riforma del sistema dell’emergenza sanitaria e delle centrali operative, Marroni ha detto di aver chiesto agli uffici di lavorare ad un progetto che preveda “tre centrali, integrate ancora meglio con l’elisoccorso”, con una “forte spinta sulla tecnologia” e che presto conta di avere a diposizione un progetto definito su cui “partirà subito un confronto con tutto il volontariato”.

L’assessore ha preannunciato anche “l’idea di creare una struttura regionale per la gestione delle maxiemergenze, come terremoti e alluvioni” sul fronte sanitario. Corsinovi ha detto che “le Misericordie chiedono, sulla riforma delle centrali operative, un confronto fin dalle prime battute. Siamo sempre stati pronti a confrontarci col nuovo e lo faremo anche questa volta. Siamo disponibili a mettere mano ad una riorganizzazione per dare maggiore appropriatezza anche sul trasporto ordinario, che copre l’80% del nostro intervento a fronte del 20% dell’emergenza.

Sempre nell’ottica di servire le nostre comunità.” Ieri, 6 luglio 2012, il sindacato Uil Trasporti ha scioperato da solo contro la Regione Toscana. I risultati dello sciopero che ha fermato tutto il trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano nella nostra regione sono eccellenti con una media di adesione del 50%. Obiettivo mobilitazione e protesta contro la politica della Regione Toscana che effettuerà le prossime gare del trasporto pubblico locale a partire dal 2013 con un taglio delle risorse destinate al servizio di 30 milioni di euro medie all'anno in meno per i prossimi nove anni rispetto ad oggi.

Tutto ciò provocherà meno servizio, esuberi di lavoratori senza strumenti di gestione od ammortizzatori sociali specifici. “Pensare che il servizio psichiatrico diagnosi e cura del Policlinico Le Scotte possa essere tagliato in nome dello spending review è assurdo e inconcepibile. C’è bisogno, semmai, di implementare i servizi legati alla tutela dei diritti delle persone con disturbi mentali e delle loro famiglie. Questi temi ci stanno molto a cuore, come tutti quelli legati al sistema sanitario, e il Partito democratico continuerà ad impegnarsi attivamente per garantire interventi concreti sul fronte della salute mentale”.

Con queste parole Anna Ferretti, membro dell’esecutivo comunale del Partito democratico di Siena, con delega alla Sanità, interviene sulla possibilità che i tagli del governo, previsti dal decreto dello spending review, possano mettere a rischio l’operatività, e l’esistenza stessa, del servizio psichiatrico diagnosi e cura de Le Scotte. “Il Servizio psichiatrico delle Scotte – continua Ferretti – è una struttura fondamentale per l’ospedale senese che, non solo va mantenuta, ma sviluppata per l’insostituibile contributo che offre nella cura dei disturbi psichici e nel sostegno alle famiglie.

Il Pd, dunque, non si limiterà solo a difendere in ogni sede e con ogni mezzo gli otto posti letto a rischio, ma continuerà a lavorare per promuovere sempre più la tutela della salute mentale e la cura dei disturbi psichici, che, per altro studi europei e regionali danno in crescita. In questo senso, accogliamo positivamente l’accordo stipulato nei giorni scorsi tra la Regione Toscana e il Coordinamento toscano delle associazioni per la salute mentale, che punta ad attivare e sviluppare forme di cooperazione e integrazione al fine di assicurare una più ampia azione di promozione e tutela della salute mentale della popolazione della Toscana.

Il Pd di Siena è pronto a continuare la sua battaglia, collaborando con i medici di base, i servizi psichiatrici, le famiglie per intercettare il prima possibile i problemi legati al disagio psichico e avanzare proposte per interventi sempre più mirati ed efficaci”.

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