Marco Lodola illumina il rinascimento fiorentino

Plastiche, opere luminose, colori e trasparenze danno una rilettura dei simboli del Quattrocento. Le opere esposte dal 19 giugno al 29 luglio 2012 nelle Sale Fabiani di Palazzo Medici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 giugno 2012 13:44
Marco Lodola illumina il rinascimento fiorentino

I grandi personaggi dell’epoca d’oro della storia dell’arte diventano installazioni luminose, simbolo dei miti d’oggi, nelle opere dell’artista pavese Marco Lodola, esposte nelle Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi. Titolo della mostra, visibile dal 19 giugno al 29 luglio, “Lodola alla corte de’Medici”. Quasi fosse riuscito a portare indietro la macchina del tempo, Marco Lodola – artista che negli anni '80 ha capitanato il gruppo dei Nuovi Futuristi e ospite nel 2009 del Padiglione Italia della la Biennale di Venezia – arriva alla corte dei Medici con un nuovo progetto di contaminazione tra passato e presente: quello che fu il Rinascimento fiorentino ed italiano diventa oggi un “techno-Rinascimento”. Come un Bronzino del terzo millennio, Lodola si diverte a “citare” tanti personaggi e simboli della società fiorentina, da Leonardo a Michelangelo.

Le figure dei loro dipinti si animano per diventare forma e icona contemporanea nelle grandi sculture luminose raffiguranti Lorenzo Il Magnifico, Monna Lisa, il David di Michelangelo, il volto di Leonardo da Vinci, la Venere del Botticelli, l’Arcimboldo, Cosimo de’Medici a cavallo e una scena della Battaglia di Anghiari. Plastiche, luci, colori e trasparenze ispirate al mondo quattrocentesco, di cui Palazzo Medici Riccardi è erede e testimone, ma che di quel mondo danno un’interpretazione molto diversa.

Scrive Luca Beatrice nell’introduzione al catalogo: “Lodola immagina per Firenze un TechnoRinascimento sinestetico di impatto sensoriale che ne segna il ritorno nella città dei Medici, a lui molto cara. Le cronache danno il giovane Lodola studente all’Accademia di Belle Arti di via Ricasoli e assiduo visitatore al Museo di San Marco che contiene il corpo d’opera più importante del Beato Angelico. Lo dice e lo ribadisce Lodola, al giovane artista aspirante concettuale: prima impara a dipingere a fresco, poi potrai usare la mente.

[…] Il TechnoRinascimento lodoliano rintraccia illustri personaggi della storia quattrocentesca, li illumina, li butta nella mischia e nel caos dell’arte contemporanea, trasformandoli in sempiterne icone pop colorate e di sicuro impatto mediatico. Così il David di Michelangelo diventa un super-eroe palestrato dalla inequivocabile gay attitude come un disegno di Tom of Finland, mentre la Venere botticelliana nella versione terzo millennio ci appare un clone plastico di Lady Gaga. Mix e remix di sacro e profano, facendo attenzione che questi artisti del Quattrocento non erano proprio dei santi…”. In questa selezione non poteva mancare Leonardo da Vinci con la sua Monna Lisa, l’enigma per eccellenza dell’arte di ogni tempo, già rimessa in gioco nell’arte del ‘900 da Marcel Duchamp e Salvador Dalì.

I personaggi di Lodola sono intuibili nei contorni, sono sagome ritagliate nello spazio dell’opera, non hanno un’individualità somatica, ma è lo spettatore che è chiamato ad attribuire un’identità basata sulla conoscenza del verosimile. Alla famiglia Medici è reso omaggio con la rappresentazione dei due fratelli Cosimo a cavallo come nella statua del Giambologna che sorge maestosa in piazza della Signoria, Lorenzo, detto il Magnifico, ritratto dallo specialista del genere, Agnolo Bronzino. Completano il divertissement alcune teste-composte luminose tratte dall’Arcimboldo, poco collegato filologicamente col Rinascimento fiorentino, dal momento che è nato a Milano nel 1526 ed attraversa piuttosto la controversa stagione manierista.

Lodola lo sceglie proprio come alter ego nel passato, amando lui la bizzarria, l’estro, la fantasia e il grottesco. Le opere caratterizzanti di “Lodola alla corte de’Medici” sono sculture luminose, di grandezza compresa tra i 100x80 e i 160x130. Si tratta di lastre acriliche con decorazioni in pellicola vinilica adesiva. A queste si affiancano altre sculture di luci come il “Pegaso” (300x150x30) e “l’Uomo luminoso” (300x95x30). “Firenze, il suo territorio, le sue meraviglie panoramiche e i suoi splendori architettonici e culturali attraggono da sempre artisti, pittori e personaggi del mondo delle arti.

Che negli angoli della città come negli spazi morbidi delle colline e dei borghi, trovano tempo per pensare, riflettere, dare corpo alle proprie idee e ai propri progetti – afferma Carla Fracci, Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze - Così è stato, forse, anche per Marco Lodola, che a Firenze si è formato in giovane età frequentando l’Accademia di Belle Arti, quando ancora il proprio stile non era ancora così netto e riconoscibile come oggi. E a Firenze l’artista torna con un grande patrimonio di idee, forte di una carriera espositiva e creativa ormai decennale.

Con questa esposizione ci regala una prospettiva di arte viva e vitale. Arte non frivola o passeggera, che anzi con la sua apparente leggerezza porta il visitatore a riflettere sui miti d’oggi e di ieri”. Con la mostra “Lodola alla corte dei Medici” Palazzo Medici Riccardi ripete la bella esperienza che ha portato l’opera “Natalino 25” di Marco Lodola nel Cortile di Michelozzo in occasione delle festività natalizie 2011. Un albero di Natale che, con le sue sfere colorate e luminose, rappresentava una serie di spaccati sociali molto attuali, senza dimenticare tanti valori che ci hanno portato fino a qui. L’esposizione, organizzata da Provincia di Firenze e Mirabili Arte d'Abitare, con il sostegno di Fondazione Tommasino Bacciotti, Formitalia, Tonino Lamborghini Casa, Miami Swing, Aston Martin Interiors, Mercedes-Benz Style e Gherardini Home, ha anche uno scopo benefico.

Il ricavato della vendita del catalogo del poster e della litografia donata e dedicata a Tommasino dal Maestro Marco Lodola sarà utilizzato per le “Case Accoglienza Tommasino”, che la Fondazione mette a disposizione delle famiglie dei bambini ricoverati all’ospedale Meyer. Si tratta di sei appartamenti che la Fondazione rende disponibili gratuitamente alle famiglie. Scheda tecnica Lodola alla corte de’Medici a cura di Luca Beatrice 19 giugno - 29 luglio 2012 Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 3 - Firenze Orario: tutti i giorni 10 - 18, chiusa il mercoledì Ingresso: da 4 a 7 euro (comprende anche l’accesso al percorso museale del Palazzo, inclusa la “Cavalcata dei Magi” di Benozzo Gozzoli) Inaugurazione: 19 giugno 2012 ore 18.30

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