A Orsigna chiude i battenti un altro ufficio postale di montagna

Giurlani: “Poste spa va per la sua strada. Intervenga il ministro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2012 22:13
A Orsigna chiude i battenti un altro ufficio postale di montagna

Un nuovo ufficio postale di montagna chiude i battenti. Da ieri lo sportello di Orsigna (Pistoia) non è più in funzione per motivazioni già note, relative alla poca utenza e al poco traffico. Adesso tutto il lavoro si sposta a Pracchia, aperto tre giorni la settimana, o altri uffici di località più vicine come Campo Tizzoro e Pontepetri. Ci risulta che, anche in questo caso, la decisione è stata comunicata al sindaco di Pistoia, pochi giorni prima di entrare in vigore. L’allarme è stato lanciato dal sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli che nonostante, solo pochi giorni avesse ricevuto rassicurazioni da Poste su eventuali soluzioni alternative, ha ricevuto la notizia della chiusura dell’ufficio postale di Orsigna senza alcun preavviso.

Da parte del sindaco è stata espressa la volontà di salvaguardare un servizio essenziale per gli abitanti della piccola frazione, e per questo esporrà al Ministero dello sviluppo economico il problema dei criteri di distribuzione della rete postale pubblica e del loro impatto sull’organizzazione dei servizi nelle comunità locali. “Poste italiane spa continua senza batter ciglio con la chiusura degli uffici piccoli e decentrati – è il commento di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, da tempo alle prese con simili problemi per diverse località montane – Pochi giorni fa ho scritto al ministro Corrado Passera chiedendo un suo intervento, sottolineando come la cosiddetta ‘razionalizzazione’ degli uffici postali messa in atto da tempo, a livello nazionale, sta creando gravi disagi ai cittadini utenti.

Chiudere gli sportelli o ridurne al massimo la funzionalità, soprattutto nelle aree territorialmente più decentrate, molto spesso situate in montagna, mette in seria difficoltà le popolazioni che vivono in queste realtà. Poste Italiane spa dovrebbe poi tener in dovuto conto l’opinione delle amministrazioni locali che ben conoscono caratteristiche e problematiche dei loro territori – conclude Giurlani – e invece mette in atto le chiusure di alcuni uffici, senza alcun accordo con i comuni interessati e senza una sufficiente comunicazione preventiva”.

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